Il Marvel Cinematic Universe ha bisogno dei Celestiali

Dimenticati nella Fase Quattro, i Celestiali sono una risorsa essenziale del Marvel Cinematic Universe

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a cura di Manuel Enrico

Con la conclusione della Fase Quattro del Marvel Cinematic Universe, coincisa con l’uscita di Black Panther: Wakanda Forever, e l’imminente inizio del quinto blocco narrativo del franchise, che si avvierà con Ant-Man and the Wasp: Quantumania, l’attenzione dei fan è giustamente concentrare sul multiverso, elemento narrativo a lungo spinto dagli sceneggiatori ma che apparentemente solo ora sta per esser realmente valorizzato. Non si può tuttavia ignorare che ci siano altri interrogativi rimasti in sospeso dalla Fase Quattro, alcuni dei quali potrebbero rivelarsi degli spunti fondamentali per il futuro del franchise, un’eredità tutt’altro che lieve, soprattutto ripensando a un capitolo poco amato della precedente Fase, Eternals, che ha portato alla ribalta i Celestiali, figure cosmiche del Marvel Universe fumettisitco, misteriosamente scomparse dopo questo capitolo della saga. Eppure, il futuro del Marvel Cinematic Universe ha bisogno dei Celestiali.

Per comprendere l’importanza che i Celestiali hanno all’interno del pantheon marveliano, basterebbe ricordare che la loro creazione è da tributarsi a Jack Kirby, nume tutelare del fumetto supereroico che ha sempre mostrato una certa propensione alla creazione di personaggi semidivini.

Dimenticati nella Fase Quattro, i Celestiali sono una risorsa essenziale del Marvel Cinematic Universe

All’interno del Marvel Universe fumettistico i Celestiali sono profondamente legati agli Eterni, ma non sono mancate occasioni in cui la loro presenza si è palesata anche in relazione ad altri personaggi della Casa delle Idee, dai Fantastici Quattro agli Avengers, arrivando persino a rivestire un ruolo di rilievo nel recente Judgment Day.  La carature di queste figure semidivine si connette alla dimensione cosmica del Marvel Universe, aspetto che è stato mantenuto all’interno del Marvel Cinematic Univese, ma che apparentemente all’interno della Fase Quattro è stato rapidamente dagli sceneggiatori, nonostante i Celestiali abbiano una traccia evidente sul mondo.

Difficile infatti dimenticare come, nella parte finale del film diretto da Chloe Zao, abbiamo visto un nascente Celestiale emergere in mezzo all’oceano. Durante Eternals, viene raccontato come una razza di esseri cosmici, i Celestiali, abbia posto uno dei propri simili, Tiamata, al centro della Terra, in attesa che il nostro mondo fosse sufficientemente vitale per poter dare vita alla sua Emersione, che accidentalmente coincide con la fine stesse della specie umana. Incaricati di servire i Celestiali, gli Eterni, creature sintetiche incaricate di proteggere e guidare l’umanità nel suo sviluppo, una volta scoperta la vera natura di Tiamat, si sono ribellati al loro incarico, fermando l’Emersione e lasciando quindi in mezzo all’Oceano Indiano parte del corpo di Tiamat, liberatosi dalla crosta terreste.

Pur non avendo una collocazione ufficiale all’interno della cronologia del Marvel Cinematic Universe, Eternals menziona in modo chiaro il Blip, ponendolo quindi dopo Avengers: Endgame. Se a questo aggiungiamo che è stato indicativamente collocato tra Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli e Doctor Strange nel Multiverso della Follia, possiamo immaginare un posizionamento nell’estate del 2024. Risulta quindi difficile credere che in successive produzioni, come Hawkeye, non si sia mai fatta una menzione a questo essere sconosciuto.

Per quanto il mondo sia oramai abituato ad eventi incredibili, sembra impossibile che nei successivi capitoli del Marvel Cinematic Universe la presenza di questo Celestiale non sia stata minimamente ricordata. Dopo eventi capaci di colpire in modo devastante la popolazione mondiale come il Blip, viene lecito pensare che una minaccia di livello estinzione come quella vista in Eternals avrebbe dovuto quantomeno allertare gli altri eroi del Marvel Cinematic Universe. Invece, in nessun capitolo della Fase Quattro viene minimamente menzionata la presenza di Tiamat, nemmeno in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, nonostante il ruolo di protettore della Terra di Strange. Va anche riconosciuto ai Marvel Studios di aver gestito l’intera Fase Quattro nella non semplice congiuntura dell’emergenza pandemia, che ha più volte costretto gli studios a cambiare piani di uscita o riscrivere parti di sceneggiatura, il che può anche fornire un alibi per questa mancanza.

Sul piano narrativo, questa assenza di riferimenti a Tiamat potrebbe indurre a pensare che non ci sia un futuro per i Celestiali nel Marvel Cinematic Universe, eppure abbiamo avuto diversi segnali che sembrano condurre in una direzione differente. La dimensione cosmica del franchise ha avuto modo di mostrare diversi componenti di questa comunità galattica e semidivina tipica del Marvel Universe fumettistico, se consideriamo che in Thor: Love and Thunder abbiamo visto ben due celestiali e addirittura Eternità, mentre in Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha fatto una rapidissima apparizione il Tribunale Vivente. Soprattutto ora che si avvicina una maggior importanza del multiverso e l’annunciato arrivo dei Fantastici Quattro, che hanno una notevole esperienza in fatto di entità cosmiche, risulta difficile credere che i Celestiali non abbiano un futuro nel Marvel Cinematic Universe.

Se da un lato il non entusiasmante risultato di Eternals può esser visto come un segnale che i fan del franchise non apprezzano questa visione cosmica della saga, dall’altro non si può negare che i futuri sviluppi del Marvel Cinematic Universe non possono ignorare la presenza di Tiamat nell’Oceano Indiano. Grazie ai Guardiani della Galassia, la presenza dei Celestiali è giù un elemento consolidato del Marvel Cinematic Universe, (Knowhere è costruita nel cranio di un Celestiale morto e il padre di Peter Quill, Ego, viene presentato come un Celestiale) e l’annunciato arrivo di Fantastici Quattro nel franchise non può che confermare l’importanza di queste creature. Sarebbe un peccato se un evento sconvolgente come l’Emersione di Tiamat rimanesse una parentesi circoscritta a Eternals, considerato come questo dettaglio di Eternals potrebbe rivelarsi al contrario uno dei pilastri dello sviluppo della dimensione cosmica del Marvel Cinematic Universe.

Considerata la necessità del franchise di trovare nuove idee con cui dare agli appassionati una nuova dimensione narrativa, necessaria per mantenere viva una struttura narrativa che perdura dal 2008, l’idea di affidarsi anche a produzione fumettistiche Marvel più particolari, come quelle legate al comparto cosmico, potrebbe rivelarsi una potenzialità interessante. Sfruttando anche una piattaforma proprietaria come Disney+, il futuro dei Celestiali nel Marvel Cinematic Universe potrebbe esser declinato sotto diverse forme, da una Special Presentation a una serie, live action o animata sullo stile di Marvel’s What if…? La dimensione cinematografica degli eroi marveliani non pecca certo di scelte o possibilità, l’unico limite, come detto anche recentemente dal presidente dei Marvel Studios Kevin Feige è trovare la giusta chiave narrativa affinché quanto proposto agli spettatori sia al contempo rispettoso del materiale originario e sappia offrire un intrattenimento di alto livello.

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