Il Mio Son Goku 1, recensione: Il Viaggio In Occidente raccontato dal Dio del Manga

Il Mio Son Goku di Tezuka rappresenta l'incarnazione del romanzo che sapientemente mescola l'avventura con una sagace ironia. 

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a cura di Angelo Clementi

Il Dio del MangaOsamu Tezuka, ha realizzato un’enorme quantità di titoli che hanno fornito delle solide basi al fumetto nipponico ispirando gran parte dei mangaka a venire. Le opere di Tezuka hanno spaziato tra i più svariati generi narrativi. Con Il Mio Son Goku il sensei ci propone una rivisitazione in chiave comica ed avventurosa del classico della letteratura orientale Viaggio In Occidente. J-Pop ci porta nella sua collana Osamushi CollectionIl Mio Son Goku in 3 volumi continuando così ad arricchire la già vasta collana dedicata alle opere del Dio del Manga.

Il Viaggio In Occidente raccontato dal Dio del Manga

La storia ripercorre abbastanza fedelmente il classico della letteratura cinese da cui è tratto. Il protagonista Son Goku, re delle scimmie nato da una roccia, desideroso di accrescere la sua sapienza intraprende un viaggio verso occidente in un viaggio dell'eroe che ha plasmato e dato vita ad un immaginario florido per tutta la letteratura manga e non solo di Giappone e Cina.

In questo primo volume ci vengono presentati alcuni personaggi che accompagneranno e incontreranno Son Goku nel suo viaggio verso Occidente. Narrando ad esempio come abbia ottenuto la sua nuvola volante o il bastone magico capace di allungarsi. I capitoli sono quasi autoconclusivi narrando brevi vicende antologiche con solo una leggera trama orizzontale a fare da collante alle vicende.

Il primo dei tre volumi si incentra quindi nel presentare ai lettori il personaggio di Son Goku e tutto lo stravagante mondo che piano piano andrà ad esplorare. Il Viaggio verso Occidente raccontato da Tezuka rappresenta una delle più divertenti e peculiari incarnazioni del romanzo che sapientemente mescola l'avventura nuda e cruda con una sagace ironia.

L'adattamento più godibile della storia di Son Goku

Son Goku è un personaggio dinamico e fresco che, grazie alla sua irruenza e caparbietà, si imprime molto bene nella mente dei lettori. Un po' derivante dal design del ben più famoso Astroboy si adatta alla perfezione di un mondo unico e irriverente come quello descritto dal manga di Tezuka e dal romanzo classico cinese.

Il mondo de Il Mio Son Goku è ricco di elementi magici, animali antropomorfizzati, interventi divini e creature leggendarie. L'immaginario che trasuda dai disegni di Tezuka è travolgente e ben riesce a mescolare una classicità di tratto e narrazione alla sua modernità portano un classico della letteratura alla portata dei ragazzi dello scorso secolo.

Non siamo sicuramente davanti ad un manga con delle grandi pretese di profondità narrativa o intreccio ma questo suo non prendersi troppo sul serio è proprio una delle caratteristiche che più riescono a renderlo peculiare rispetto alla vastissima produzione, ben più profonda, a cui ci ha sempre abituati Tezuka.

personaggi, seppur non spicchino per una caratterizzazione particolarmente approfondita, assurgono egregiamente alle proprie maschere portando avanti la trama e cosa ben più importante riuscendo ad essere un degno contraltare ad un Goku così dinamico e carismatico. Il loro design seppur semplice riesce ad essere semplice ma allo stesso tempo caratterizzante tanto da rendere ogni personaggio, anche quelli secondari, unici e memorabili.

I dialoghi seppur realizzata con cura e una freschezza tipica dello stile di Tezuka non brillano di certo per realismo. Spesso le battute tra i personaggi sono caricaturali e grottesche ma allo stesso tempo capaci di strappare una risata con battute e giochi di parole che ben incarnano la natura comica del manga.

disegni rientrano perfettamente nello stile di Tezuka, una perfetta sintesi tra realismo e cartoonesco, che tuttavia mostra il fianco su alcune ingenuità grafiche che risulterebbero vintage ad un lettore moderno non abituato allo stile del maestro. Quasi totalmente assenti sono le splashpage che lasciano il posto ad una struttura della tavola particolarmente ricca di vignette. Con delle scelte registiche tipiche da action Il Mio Son Goku non lascia al lettore nemmeno un attimo per prendere fiato e subito lo catapulta nel prossimo combattimento o nella prossima scena comica.

Lo stile di disegno strizza anche l'occhio alle stampe cinesi che ben prima di Tezuka avevano messo sotto forma di disegno il Viaggio in Occidente. Ci sono piccoli rimandi ed alcuni elementi floristici e faunistici che subito rimandano alla mente quel peculiarissimo stile pittorico. Gli sfondi, molto più che in altre opere del sensei, assumono una importanza primaria nella narrazione e vengono valorizzati molto di più dei personaggi che li animano.

Nelle tavole saltano subito all'occhio del lettore le esageratissime linee cinetiche che contribuiscono ad ottenere una dinamicità e velocità quasi unica nella produzione di Tezuka, rendendo la lettura scorrevole e allo stesso tempo piacevole. Tuttavia, per quanto riguarda il character design siamo ben lontani rispetto alla cura e l'attenzione che Tezuka ha saputo dimostrare in altre sue produzioni, fatta eccezione per alcuni dei personaggi principali gli altri saranno macchiettistici e di contorno anche e soprattutto a causa del loro design.

Il Volume

J-Pop ha pubblicato Il Mio Son Goku in un formato kanzenban 15x21cm con sovraccoperta con alette. Il fronte del volume presenta la copertina in scala di grigio mentre la sovraccoperta ci mostra il primo piano del protagonista, Son Goku. Il prezzo di copertina è di € 12 che ben rispecchia le caratteristiche del prodotto attestandosi nella media della sua tipologia.

La carta utilizzata è la usomano scura con una elevata grammatura, non siamo difronte ad una carta pregevolissima ma sicuramente adatta al suo scopo e permette un’agevole lettura. Dal punto di vista editoriale il volume presenta un piccolo inserto sull’autore e un comparto di note riguardati la contestualizzazione di alcuni termini tecnici o religiosi presenti nella narrazione. Non sono presenti pagine a colori mentre sono molto scorrevoli sia la traduzione che l’adattamento.