L'attesa annuale per Game of Thrones (in italiano Il Trono di Spade) quest'anno è stata particolarmente pressante per i milioni di appassionati dello show. Dopo averci lasciato con un finale di stagione esplosivo (in tutti i sensi) e l'annuncio dai due showrunner David Benioff e D.B. Weiss che mancano solo due stagioni nelle terre di Westeros, tutti erano più impazienti che mai di vedere le avventure delle loro casate preferite.
A buttare altra legna sul fuoco dell'hype sono stati i ritardi sulle riprese, dovuti al cambio stagionale della storia, e la durata ridotta di questa settima stagione, che si attesterà su soli sette episodi invece che sui normali dieci. I trailer si sono concentrati sul mostrare battaglie su larga scala con la partecipazione straordinaria dei draghi, roba che sicuramente supererà in impatto visivo la spettacolare Battaglia dei Bastardi dello scorso anno. Ma prima di arrivare al climax serve pur sempre un'introduzione: quest'anno l'episodio introduttivo Dragonstone riesce a introdurre egregiamente la nuova realtà dei Sette Regni, senza lasciarsi nessuna sottotrama dietro.
Ah, ovviamente ci saranno spoiler, siete avvisati.
Il focus di questa prima ora televisiva è riprendere tutte le sotto trame costruite negli anni, definendo i tre fronti di guerra possibili nella resa dei conti finale: da una parte abbiamo Jon Snow, insignito del titolo di Re del Nord, mentre raduna e ricostruisce le alleanze con le casate del Nord in attesa dell'invasione dei pericolosissimi Estranei dal Nord. Dal mare invece la regina Daenerys è pronta a sbarcare sul continente occidentale con la sua imponente flotta. Gli unici veramente messi con le spalle al muro sono i Lannister, che dopo le scelte scellerate di Cersei si sono ritrovati accerchiati da nemici da ogni parte. Per sopravvivere all'imminente conflitto dovranno trovare nuovi alleati.
Dagli avvenimenti mostrati, si può già immaginare che le tre grandi potenze entreranno sin da subito in contatto, e sicuramente non si limiteranno a combattersi l'un l'altro. Ad esempio possiamo intuire dagli studi accademici di Sam che il nuovo governante del Nord dovrà chiedere un grosso favore alla Regina dei Draghi per la sua lotta contro i non morti.
Intriganti da seguire sono anche le vicende solitarie di pochi personaggi indipendenti, in primis la giovane Arya e il suo personale viaggio di vendetta e a seguire il viaggio del sanguinario Sandor "Mastino" Clegane, Non solo puntano in due direzioni differenti (Approdo del Re a Sud, la Barriera a Nord), ma anche le loro intenzioni sono opposte: la Stark reclama la testa degli assassini della sua famiglia e allo stesso tempo sembra venir corrotta dall'odio, come si intravede nei suoi atteggiamenti durante il casuale incontro con delle guardie reali, mentre l'ex guerriero mercenario in questa puntata si ritrova davanti a un fantasma del suo passato.
Come previsto, gli ultimi tumultuosi eventi hanno particolarmente inciso sulla sanità mentale di Cersei, ora divenuta definitivamente regina sul Trono di Spade. Persino suo fratello Jaimie comincia a temerla, e nei suoi discorsi si può intravedere lo stesso distaccamento emotivo e follia che caratterizzarono il famoso Re Folle. Si sta avvicinando l'epilogo per la casata del leone, corrotta dal potere?
Come inizio di stagione, la puntata funziona e regge bene, complice anche un ritmo sempre incalzante dovuto alla definitiva separazione dal canone dei libri. La conclusione si avvicina e potrebbe risultare scontata per qualcuno, ma sicuramente Il Trono di Spade ci regalerà ancora diversi colpi di scena e stravolgimenti totali. Nonostante l'estate torrida che stiamo attraversando, l'inverno è finalmente arrivato a Westeros, e noi siamo pronti per seguirne le vicende su Sky Atlantic. Magari in diretta alle tre di notte, giusto per evitare gli spoiler del lunedì mattina dagli USA!
Se siete dei collezionisti e non potete aspettare il cofanetto completo dello show fantasy più seguito di sempre, potete colmare l'attesa con quello che ne raggruppa le prime sei.