Il Viaggio Straordinario: ritorno alla narrativa di Verne
Il Viaggio Straordinario è un avvincente graphic novel firmato da Denis-Pierre Filippi e Silvio Camboni che omaggia Jules Verne.
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a cura di Manuel Enrico
È incredibile quanto l’influenza di Jules Verne si faccia ancora sentire ai nostri giorni, a più di un secolo dalla sua morte. Il romanziere francese, uno dei padri nobili della fantascienza, ha plasmato la fantasia di generazioni di autori, che ancora oggi si affidano alle suggestioni del creatore di Robur e del capitano Nemo per dare vita a opere che ne mantengono vivo lo spirito. Come Il Viaggio Straordinario, graphic novel firmato da Denis-Pierre Filippi e Silvio Camboni, che rappresenta uno dei migliori esempi di questa ereditarietà.
Camboni e Filippi hanno già dimostrato di essere un duo autoriale particolarmente felice. A loro si deve lo stupendo immaginario disneyano che ci ha deliziati con Mickey e l’oceano perduto e Mickey e la Terra degli Antichi. La costruzione di un mondo fantastico in cui suggestioni steampunk e valorizzazione dell’ambientazione delle storie si intersecano con una perfezione insolita sono due delle caratteristiche più lampanti della dialettica narrativa dei due artisti, che ci ha spinti ad attendere con ansia Il Viaggio Straordinario.
Il Viaggio Straordinario: un'avventura incredibile
Andando oltre il contesto disneyano, infatti, Filippi e Camboni hanno potuto espandere quanto di già precedentemente ammirato, sia sul piano puramente narrativo che dal punto di vista grafico. Pur mantenendo una innegabile familiarità con le caratteristiche delle citate graphic novel disneyane, Il Viaggio Straordinario si muove maggiormente verso una dimensione steampunk che unisce la tradizione di Verne a un gusto narrativo fresco e capace di valorizzare aspetti e dinamiche sociali più contemporanee.
Non deve trarre in inganno la scelta di rendere due adolescenti i protagonisti di questa vicenda. Pur avendo un approccio vicino alla narrativa young adult, Il Viaggio Straordinario sposa una narrativa emotivamente complessa e coinvolgente, che rende i cugini Émilien e Noémie due figure complete e colte in un momento particolare: il passaggio dall’adolescenza all’età adulta.
Quasi un rituale, spesso utilizzato in narrativa, che per i due giovani avviene durante la versione distopica del Primo Conflitto Mondiale. Cresciuti in un esclusivo francese, i due cugini vengono richiamati in patria per incontrare i genitori di Noémie, tornati dai loro lunghi viaggi dopo quasi dieci di assenza. Speranzoso, Émilien si attende anche di incontrare anche il padre, geniale inventore, di cui non ha più notizie, ma all’arrivo alla magione di famiglia i due giovani scoprono una terrificante verità: il padre di Émilien è dato per disperso, e tutto ruota ora intorno alla spartizione del tesoro di famiglia.
Per Émilien questa rivelazione sconcertante è inammissibile. Il ragazzo si convince, a ragione come ben presto si scopre, che dietro la sparizione del padre si nasconde un più articolato complotto, che vede nelle geniali creazioni del genitore la causa principale. Al fine di far luce su questo mistero, Émilien e Noémie, aiutati da amici dell’inventore rapito, decidono di prendere parte al Concorso Jules Verne, premio che mette in palio ricche somme riservato a inventori di tutto il mondo. Convinti che partecipare alla competizione possa aiutarli a scoprire le tracce dei rapitori, questo gruppo di avventurieri si imbarca in un’avventura che li porterà a visitare Londra, Parigi e infine New York.
Come facilmente intuibile, la partecipazione a questa gara di ingegno è il fulcro narrativo de Il Viaggio Straordinario, attorno a cui si sviluppa una definizione dell’ambiente sociale e dei personaggi affascinante. In primis, i due giovani protagonisti, che diventano interpreti umorali capaci di valorizzare ferite emotive, come l’assenza delle figure genitoriali e il conseguente rapporto con essi, o il passaggio all’età adulta, tra la sensazione di non venire apprezzati e la scoperta dell’altro sesso. Aspetto, quest’ultimo, gestito con particolare garbo e ironia da Filippi e Camboni, tramite situazioni quotidiane o graficamente con la resa sensuale delle protagoniste femminili, coinvolte in scenette di ironica e tenera seduzione che non scade mai nella volgarità. Divertente, in tal senso, la contrapposizione tra l’acerba senusalità di Noémie, che inizia a scoprire la propria femminilità precedentemente quasi derisa, e Amēlia, compagna di viaggio più sicura e consapevole, una dualità che viene abilmente gestita in un rapporto che passa dalla complicità alle piccole invidie.
Un'impresa visivamente impressionante
La delicatezza narrativa con cui Filippi sviluppa la trama de Il Viaggio Straordinario viene ulteriormente esaltata dalla mano di Silvio Camboni. Dal punto di vista ambientale, lo spettacolo visivo è impagabile: architetture sontuose, in cui trovano spazio marchingegni incredibili dal gusto classico, in cui steampunk e dieselpunk trovano una crasi insolita ma gradevole, con ambienti chiusi in cui si possono apprezzare le intuizioni visive di Camboni, capace di inserire dettagli figli di una concezione tecnologica retrò conferendo loro un fascino contemporaneo.
Il mecha design e la commistione tra elementi reali e fantastici sono graficamente impeccabili, la sensazione è che questo 1917 alternativo sia autentico, aiutando ad apprezzare l’avventura dei personaggi. Le spettacolari tavole cittadine offrono scorci urbani di grande fascino, impreziositi da dettagli minuziosi valorizzati dalla colorazione ricca di sfumature relizzata da Gaspard Yvan, in cui personaggi si muovono con naturalezza, anche nelle situazioni più dinamiche, in cui la comunque presente violenza viene trattata con una certa delicatezza. Una cura nel ritrarre i personaggi che non mira a cercare l’aderenza alla perfezione anatomica, ma con una caratterizzazione fisica che omaggia le loro emozioni, il loro essere, con una particolare attenzione al corpo femminile, ritratto in modo velatamente provocante, offrendo l’occasione a Filippi di rendere le protagoniste consce della propria bellezza e al contempo consapevoli di come andare oltre al facile inquadramento di semplice trofeo da mostrare.
Gradevole l’idea di contestualizzare Il Viaggio Straordinario all’interno dello scenario del primo conflitto mondiale. Una cruenta parentesi storica in cui il mondo bellico ha attinto in modo generoso ai nuovi ritrovati tecnici, come visto anche in altri media, non ultimo King’s Man: Le Origini. Un aspetto che, nelle mani dei due autori, ha reso l’invenzione di avveniristici mezzi parte integrante degli equilibri del conflitto, con aerei tedeschi che sembrano anticipare di decenni l’aviazione militare (dal design vicino a velivoli americani impiegati nel tardo ‘900 sino ai più moderni droni) o che si spingono alla presenza di robot da battaglia dall’origine non precisate. Una peculiarità che, tornando al discorso iniziale, ci avvicina nuovamente alla narrativa di Verne, caratterizzata nel suo primo periodo da una voglia di avventura e valorizzazione dell’ingegno umano, ma che nella parte finale della sua produzione non lesinava critiche all’uso ingrato della tecnologia, come strumento di distruzione.
Il Viaggio Straordinario, grazie a questa profonda cura autoriale, si presenta come una lettura avventurosa dal gusto classico, retrò se vogliamo, ma capace di emozionare lettori di differenti età. Panini Comics offre questa lettura al pubblico italiano presentando Il Viaggio Straordinario in un’edizione di ottima fattura, con un concept grafico che mantiene intatto il gusto classico dell’opera di Filippi e di Camboni, di cui ora si attende con una certa curiosità il seguito.
Voto Recensione di Il Viaggio Straordinario
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
Storia avvincente e dal gusto retrò; graficamente affascinante; caratterizzazione dei personaggi semplice ma intrigante; volume dalla grafica accattivante
Contro
-
Non pervenuti
Commento
Il Viaggio Straordinario, grazie a questa profonda cura autoriale, si presenta come una lettura avventurosa dal gusto classico, retrò se vogliamo, ma capace di emozionare lettori di differenti età. Panini Comics offre questa lettura al pubblico italiano presentando Il Viaggio Straordinario in un’edizione di ottima fattura, con un concept grafico che mantiene intatto il gusto classico dell’opera di Filippi e di Camboni, di cui ora si attende con una certa curiosità il seguito.