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a cura di Tom's Hardware

Movies Films I Inception 023533 [1]

L'uscita del film nel 2010 portò un certo sconquasso tra gli spettatori: moltissimi infatti arrivarono sbigottiti ai titoli di coda, tra i quali si muoveva la vana speranza di vedere una scena aggiuntiva che potesse rimette un po' d'ordine. Colpa di quel maledetto ultimo frame; lì ti accorgevi di essere stato troppo concentrato sulle regole del gioco e, per oltre 160 minuti, non avevi notato quello che stava per uscire dal cappello. Per chi ha sempre seguito il cinema di Nolan questa tecnica non poteva certo dirsi inattesa, in quanto era stata scritta e data in paso al pubblico anni prima:

Voi non volete saperlo. Voi volete essere ingannati. Ma ancora non applaudite. Perché far sparire qualcosa non è sufficiente; bisogna anche farla riapparire. Ecco perché ogni numero di magia ha un terzo atto, la parte più ardua, la parte che chiamiamo "il prestigio". (The prestige)

Perché sì, quella trottola era un vero e proprio gioco di prestigio. In un secondo riusciva a far riapparire una parte di film che era stata posta in angolo, nella visione periferica, mentre eravamo concentrati su tutt'altro. D'altra di roba su cui concentrarsi ad una prima visione ce n'è parecchia, eppure riguardando Inception ci si accorge di come il film non ci tenesse così tanto a tenerla nascosta, fra frasi dette con intonazione ambigua, cenni, riferimenti etc. Una seconda visione è praticamente obbligatoria, con la brama di scorgere anche solo un dettaglio in più e far apparire finalmente il senso finale dell'opera. E così finisci a riguardarlo più e più volte: altro biglietto, altra corsa; altro sogno, altra realtà.