Intervista a Francesca Bielli, voce di Abby in "The Last of Us 2"

Ultimo appuntamento dell'anno con Voices, nel quale abbiamo avuto il piacere di avere in trasmissione Francesca Bielli, attrice e doppiatrice professionista.

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a cura di Lorenzo Ferrero

Ultimo appuntamento dell'anno sul canale Twitch di cultura Pop con Voices, lo show in onda il primo ed il terzo venerdì del mese che parla di doppiaggio e di tutto ciò che riguarda questa professione legata al mondo del cinema, delle serie TV e dei videogiochi. In questa puntata abbiamo avuto il piacere di avere in trasmissione Francesca Bielli, attrice, doppiatrice e direttrice del doppiaggio che ci ha parlato della sua professione e dei suoi ruoli più iconici.

Quello che leggerete di seguito è un estratto della chiacchierata che abbiamo fatto con Francesca Bielli durante Voices. Se siete curiosi di vedere (e ascoltare) l’intera intervista, potete andare direttamente al video che trovate in fondo all’articolo.

Intervista a Francesca Bielli

Classica domanda di rito per rompere il ghiaccio: come mai hai scelto di fare la doppiatrice?

Beh, è semplicemente capitato! (ride) Sono sempre stata appassionata di recitazione e teatro, iniziando che ero molto piccola. Infatti, alle medie, ho cominciato a studiare recitazione teatrale in un percorso che è durato moltissimi anni. Nel mentre ho continuato con gli studi e durante gli anni universitari facevo qualcosina di doppiaggio, anche se inizialmente non era il mio obiettivo primario. Col tempo, però, ho cambiato strada e adesso è diventato il mio lavoro.

Tu hai partecipato anche alla soap-opera "Vivere". Com'è stata questa esperienza?

E' stata un'esperienza bellissima. Ho iniziato che ero giovanissima, all'incirca una ventina d'anni, ed era un modo per portare avanti un sogno nel cassetto (quello della recitazione), che mi ha dato modo di crescere, di conoscere tante persone e che mi ha dato modo di mettere in pratica tutto ciò che avevo imparato e studiato nel corso degli anni.

Recitare in un prodotto come una soap è sicuramente molto diverso dal farlo in una sala di doppiaggio. Quale dei due preferisci?

Sinceramente non saprei. Forse recitare dal vivo ti da più soddisfazione, ma è anche vero che alla base del doppiaggio ci deve essere una formazione attoriale, perchè anche in qualità di doppiatori, quando siamo a microfono recitiamo sempre. Ovvio, quando sei in una stanza buia, da solo, è più una cosa che ti viene da dentro, in quanto tu stai dando la voce ad un'altra persona e non sei in prima persona ad interpretare un ruolo. Mentre quando reciti su un palco o davanti a una telecamera utilizzi ogni singola parte del corpo, dalla testa ai piedi. Diciamo, però, che quello che faccio mi piace comunque (ride). Ovvio, quando arrivo a casa dopo un'intera giornata di lavoro sono stanca, ma sono sempre contenta di ciò che ho fatto.

Com'è stata la prima esperienza di doppiaggio?

Devo ammettere che è stata un'esperienza terribile (ride). Avevo vinto questo provino assieme ad una mia cara amica ed è stato bruttissimo, perchè non eravamo pronte ad una parte del genere, eravamo troppo acerbe. All'epoca, dopo un po' di volte che assistevi potevi venir preso e praticamente sbattuto in sala con il tuo primo ruolo, magari anche grande, senza essere preparato al 100% e con poca esperienza alle spalle. Noi ci siamo ritrovate proprio così, con una parte in un cartone molto importante, il cui risultato è stato proprio pessimo. Riascoltandoci adesso, un po' ci vergogniamo (ride), ma all'epoca eravamo davvero molto entusiaste.

Preferisci stare a microfono o dirigere un turno di doppiaggio dall'altra parte del vetro?

Fare direzione è sicuramente più impegnativo e hai molte responsabilità che, ahimè, ti porti anche a casa, oltre che lavorare nei weekend o di notte. Sinceramente, è quello che non ho mai voluto, perchè il bello del mio mestiere è che, una volta finito il turno, vai a casa e basta, senza responsabilità alcuna. Ammetto, però, che mi piace fare direzione quasi quanto doppiare, nonostante tutto quello che ne consegue.

Quali sono i compiti di una direttrice del doppiaggio?

Innanzi tutto assegnare i ruoli, che sembra una cosa semplice, in realtà è molto complesso. Ci sono attori, ad esempio, che rasentano la follia per quanto sono bravi e quando riescono a portarla in sala, il risultato è sempre incredibile. E' anche vero, però, che la bravura del direttore sta anche nel riuscire a contenere ed incanalare questa vena folle degli attori, perchè se dai ad un determinato attore o ad una determinata attrice un ruolo, ti aspetti che lo facciano. Ognuno di noi è ovviamente più portato in alcune parti piuttosto che in altre, ma siamo comunque attori e dobbiamo essere in grado di fare tutto. Quando veniamo scelti per fare le parti che più ci si addicono siamo ovviamente più contenti e agevolati, ma bisogna essere pronti a tutto, oltre ad avere dei direttori che riescono a far esprimere il meglio di te.

Cosa intendi quando parli di "portarsi il lavoro a casa"?

Innanzi tutto, i filmati da visionare per fare le distribuzioni dei ruoli. La cosa più complessa è riuscire a far incastrare tutte le voci assieme, immaginarsele nella testa e fare in modo che siano armoniche tra di loro. Ci sono, ad esempio, persone che sono adattissime a fare determinate cose, ma poi messe insieme ad altre stonano o non funzionano, magari semplicemente perchè sono simili. Essendo poi io una perfezionista, mi porto anche i testi a casa...e spesso li riscrivo (ride).

C'è un percorso particolare che una persona deve fare per diventare direttore o direttrice del doppiaggio?

Devi avere una grandissima esperienza per farlo e penso che nessuno possa fare il direttore del doppiaggio se non ha fatto il doppiatore. E' un po' come fare l'allenatore di calcio: è davvero difficile farlo e cogliere determinati meccanismi se non hai mai fatto il calciatore.



Francesca Bielli ha doppiato, tra i molti suoi lavori, il personaggio di Abby in The Last of Us 2, sequel del già ottimo primo capitolo del videogioco di Naughty Dog in esclusiva su Playstation. Se ancora non avete avuto modo di giocare i due capitoli, potete acquistare su Amazon un bundle contenenti entrambi ad un ottimo prezzo (poco meno di 30€). Lo trovate semplicemente cliccando su questo link.