Intervista agli ideatori di Foodmetti

A Lucca Comics and Games 2022, un incontro con gli ideatori di Foodmetti, che ci hanno raccontato del progetto.

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a cura di Rossana Barbagallo

Il cibo e i fumetti hanno più elementi in comune di quel che si creda. Lo sanno bene Giuseppe Camuncoli, Cristiano Tomei e Carlo Spinelli che, in collaborazione con saldaPress e le aziende agricole ed enogastronomiche del nostro territorio, hanno avviato un progetto che unisce questi due mondi. Il suo nome è Foodmetti ed è stato presentato durante Lucca Comics and Games 2022, attraverso una serie di iniziative che hanno aperto le porte al pubblico su un connubio che pochi finora avevano sperimentato con tanta audacia. Ecco l'intervista che Cultura POP ha fatto agli ideatori di Foodmetti grazie alla quale è stato possibile apprendere ulteriori dettagli in merito al progetto.

Intervista agli ideatori di Foodmetti

Come conoscere un prodotto nuovo che si inserisce nel mercato con così tante idee innovative? Attraverso le parole dei suoi stessi creatori: in questo caso il fumettista Giuseppe Camuncoli, lo chef Cristiano Tomei e l'autore enogastronomico Carlo Spinelli, in collaborazione con la casa editrice saldaPress. Il progetto che hanno ideato, Foodmetti, si inserisce proprio in questi ambiti, quello del food & beverage e quello dei fumetti (come suggerisce anche il nome), attraverso la creazione di prodotti che uniscono tanto negli ingredienti quanto nel packaging gli elementi appartenenti a questi mondi solo in apparenza differenti. È proprio Giuseppe Camuncoli a parlarci della nascita di Foodmetti:

Foodmetti nasce spontaneamente da un gruppo di amici quali siamo, grazie all'unione delle nostre passioni. Da una parte ci sono io che realizzo fumetti, ma amo mangiare, e per questo ho conosciuto la cucina dello chef Cristiano Tomei; dall'altra invece c'è lui che ho scoperto essere appassionato di fumetti. Quindi sono due poli che si sono attratti in maniera naturale. All'inizio è partita come una collaborazione più semplice poi, in parallello Marco Marastoni ha iniziato a sviluppare l'idea di realizzare un olio piccante saldaPress e chiacchierando tra amici, ci siamo resi conto che effettivamente nel mondo del fumetto e in quello del food c'erano già dei prodotti che si dirigevano nella direzione di un binomio tra essi. Ad esempio il fumetto Beer Revolution di Sualzo e Teo Musso, o la Tonica Paprika di Baladin, una bevanda con un'etichetta disegnata da Mirka Andolfo. C'erano insomma nell'aria questi connubi tra arte del fumetto e arte del fumetto, perciò abbiamo pensato di creare Foodmetti rivolgendoci anche a Lucca: fare una casa per raccogliere questi prodotti che hanno a che fare tanto con l'una quanto con l'altra, in questo caso nello spazio dell'Atelier Ricci e di Franklin '33.

È infatti di questi giorni la presentazione dei prodotti Foodmetti all'interno del contesto di Lucca Comics and Games 2022: da una parte nelle sale dell'Atelier Ricci, dove è stato presentato un percorso informativo ed esperienziale fatto di gusto e fumetto; dall'altra, all'interno di Accanto @ Franklin '33, dove sono stati proposti i prodotti della gamma drink serviti da ospiti d'eccezione, ovvero gli stessi artisti che ne hanno realizzato le illustrazioni per il packaging (lo stesso Giuseppe Camuncoli, ma anche CB Cebulski, Mirka Andolfo, Lorenzo De Felici). Tuttavia Foodmetti non si limita a raccogliere attorno a questo nome i prodotti già realizzati, mettendosi in gioco anche con l'ideazione di nuove ricette e nuove grafiche illustrate.

Cosa unisce cucina e fumetti

Lo chef Cristiano Tomei è la mente dietro all'elaborazione dei nuovi prodotti Foodmetti, sperimentando accostamenti del gusto che possano combinare l'arte del fumetto. Tra questi sono stati presentati i Bis Pizza, biscotti al burro gusto di pizza e leggermente piccanti dedicati a Spider-Man, e la Gamma Mayo, una maionese vegetale con polvere di cavolo nero che riprende la tipica colorazione di Hulk. D'altra parte, si tratta di un'ibridazione che accosta due mondi che, come ribadito dallo chef Tomei, condividono numerosi aspetti:

Si tratta di due linguaggi che, quando ben fatti, sono ugualmente trasversali. La cucina piace a tutte le età, così come i fumetti, lo abbiamo visto in questi giorni a Lucca con visitatori sia giovani che adulti. I fumetti poi, come la cucina, utilizzano un linguaggio "semplicemente complesso": il fumetto si rifà spesso alla tragedia greca nel suo schema narrativo, la cucina allo stesso modo si è articolata attorno a origini che un tempo erano quelle delle necessità o dei rituali. O ancora, i supereroi dei fumetti non sono solo uomini con superpoteri, ma individui con una particolare sensibilità che consente loro di capire le necessità degli altri. Nel mondo del cibo avviene la stessa cosa con gli chef, che non inventano nulla, ma mettono la loro esperienza in ciò che creano ascoltando le esigenze degli altri. Poi penso che sia molto importante anche il parallelismo con l'errore: in cucina sbagliare è necessario, nei fumetti anche i supereroi si mettono spesso in discussione.

Anche Marco Marastoni (saldaPress) è intervenuto durante l'incontro con gli ideatori di Foodmetti:

Credo anche che sia la cucina che i fumetti si evolvano di continuo. Le ricette cambiano in base alle stagioni, ma anche in base all'esperienza e al vissuto dello chef, così anche i fumetti mutano nel tempo: un disegnatore oggi non disegna sicuramente come quando aveva vent'anni, il suo stile si è evoluto e si è adattato.

Qualcosa da non dimenticare è anche la caratteristica di fumetti e cucina di unire gli individui, le culture, i paesi lontani. Un punto su cui è tornato Cristiano Tomei con trasporto:

Fumetti e cibo non conoscono barriere o confini. Spider-Man è conosciuto in tutto il mondo, e così anche la pizza. Quest'ultima è addirittura capace di superare i limiti religiosi, ad esempio. Per far comprendere quanto il cibo non abbia barriere, basterebbe pensare al piatto più tipico di Lucca: i tordelli, giunti qui grazie a un Monsù di Napoli commissionato da Lucca per rappresentarne la grandezza. Ma gli esempi sono tantissimi: il buccellato, che è un pane dolce lucchese, ha radici mediorientali; lo strudel viene preparato con la pasta matta, ovvero la base di molti dolci in Libano; gli spaghetti arrivano dalle popolazioni musulmane che hanno dominato la Sicilia, così come i fidelini liguri provengono dalla penisola iberica. Queste sono evidenze di come il cibo unisca e il nostro progetto si muove proprio in quella direzione. Il fumetto e la cucina sono condivisione.

La direzione futura dell'iniziativa Foodmetti

Uno degli obiettivi che è emerso da questo incontro con gli ideatori di Foodmetti è sicuramente quello di portare avanti il progetto nei prossimi anni con nuove proposte enogastronomiche e artistiche. Tuttavia sembra esserci la volontà di espandere Foodmetti anche attraverso la divulgazione nelle scuole, come spiegato da Marco Marastoni:

Uno dei nostri obiettivi è sempre stato fin dall'inizio anche quello di arrivare nelle scuole. Le arti visive dei comics sono un mezzo diretto ideale e chiaro per trasmettere i concetti legati al cibo anche ai più giovani. È qualcosa su cui lavoreremo sicuramente a partire dal prossimo anno.

Oltre alla creazione di prodotti enogastronomici legati ai fumetti, potrebbe essere attuato persino un piano d'azione volto all'operazione inversa, ovvero scrivere e disegnare fumetti che abbiano a che fare con il cibo, obiettivo confermato da Giuseppe Camuncoli e in merito al quale siamo curiosi di scoprire quali saranno i titoli in arrivo nell'ambito di Foodmetti.