Intervista a Renato Novara: la voce di Rufy, Sonic e Ted Mosby

Per la rubrica sul doppiaggio, abbiamo avuto il piacere di intervistare Renato Novara, voce di Rufy, Sonic e Ted Mosby.

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a cura di Lorenzo Ferrero

Continuano le nostre interviste ai professionisti del mondo del doppiaggio, di pari passo con Voices, il programma in onda sul canale Twitch di Cultura Pop ogni primo e terzo giovedì del mese.

Oggi è toccato a Renato Novara, professionista che ha dato voci a diversi personaggi importanti di anime (come ad esempio Rufy di One Piece), ma anche di serie TV (è la voce di Ted Mosby di How I Met Your Mother) e videogiochi (Sonic e Ezio auditore di Assassin's Creed sono solo due esempi). Queste sono solo alcune delle domande che abbiamo fatto a Renato e se volete ascoltare l'intervista completa, in cui abbiamo pure rivisitato il monologo dei 45 giorni fatto proprio da Ted Mosby, potete guardare il video che trovate al fondo dell'articolo.

Come è stato iniziare a fare il doppiatore? Perchè hai scelto di intraprendere questa carriera?

Ho cominciato facendo teatro e dizione quando avevo vent'anni, ma prima ancora ho studiato canto, perchè volevo fare il cantante. Questo sogno però strideva un po' con quella che era la mia timidezza dell'epoca, quindi il doppiaggio era la scelta più ovvia, essendo "al chiuso", un po' isolato e senza nessuno che ti osserva.

Inoltre, questa è una cosa che racconto spesso: sono quasi stato cresciuto a "pane e Sentieri", la famosa soap-opera, perché ogni volta che rientravo a casa da scuola mia madre lo guardava. Dopo un po' di episodi, ho iniziato a rendermi conto che le voci erano le stesse dei cartoni animati, e quindi ho avuto voglia di mettere in pratica le mie abilità di cui parlavo prima per fare doppiaggio. Considera che all'epoca c'erano ancora pochi ragazzi giovani, quindi era più "semplice" entrare in questo mondo.

Qual è stato il momento in cui hai capito che sarebbe diventato il tuo lavoro?

In realtà, penso di averlo capito da subito. Io venivo da qualche lavoretto in università, oltre che da un part-time in una radio di giovani reporter di Torino, che poi era un modo per guadagnarmi qualcosa per prendere il treno e andare a Milano per fare i provini.

Poi, tieni conto che sono stato anche fortunato, in un certo senso, perchè mancavano, come dicevo prima, i giovani in questo mestiere e quindi mi hanno messo subito a lavorare tanto. Ma il primo provino grosso che ho vinto e che mi ha fatto dire:"Cavolo, sta iniziando a diventare qualcosa di grosso!", è stato quello su Edward Elric, di Full Metal Alchemist e sono arrivati poi tutti insieme: How I Met Your Mother, One Piece, tutti a cavallo del 2006 e del 2008.

Invece il tuo primo vero e proprio turno di doppiaggio?

Il primo di cui ho un ricordo vivido è stato con Donatella Fanfani su un cartone chiamato Il mondo dei Thornberrys, in cui il protagonista maschile era Ivo De Palma, nel quale facevo Burro, che era un asino, e Arapeta, un ragazzino.

Nell'estate precedente, però, appena finito il corso di doppiaggio avevo iniziato a fare alcuni personaggi in 3 Gemelle e una Strega, nella quale avevo fatto qualche personaggio qua e là.

Ci hai raccontato che il canto è stata una delle tue passioni e finalmente, con il tuo ruolo ne "Il ritorno di Mary Poppins" hai potuto dare sfoggio di questa abilità, oltre che di quella da doppiatore. Raccontaci come è andata.

In realtà è stata anche una botta di fortuna, ogni tanto bisogna essere onesti e bisogna dirlo. Quell'anno, avevo ricominciato ad andare a Roma in Estate perchè Josh Radnor (l'attore che interpreta Ted Mosby) era comparso in una serie che si chiamava Rise e mi avevano chiamato per doppiarlo.

E, tra l'altro, mi ha impegnato davvero tanto perché lui era invecchiato, si era fatto crescere questo barbone imponente, insomma, era un personaggio totalmente diverso da quello di Ted Mosby. In quel periodo, mi ritrovo a parlare con l'assistente di Fiamma Izzo del mio tatuaggio di Mary Poppins (che ho da un sacco di tempo e niente centrava col film).

Così, sentendomi spesso in quel periodo, decise di provinarmi sia sulla parte parlata che su quella cantata e alla fine sono stato scelto su entrambi i provini (perché vengono fatti separatamente). Io ho sempre detto che avrei voluto fare: un film di Natale, un film Disney, una cosa cantata e un grosso film per il cinema. E posso con questo di averli fatti tutti e quattro in un colpo solo!

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