Intrusion, la recensione del nuovo thriller Netflix

Collocandosi nel filone home invasion, arriva un nuovo thriller Netflix: dal regista Adam Salky, Intrusion, di cui vi parliamo qui.

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a cura di Rossana Barbagallo

Cosa fare quando non ci si può sentire al sicuro tra le mura della propria casa? Su Netflix, un nuovo thriller che si colloca nel filone home invasion, diretto da Adam Salky su sceneggiatura di Kevin Pierce: Intrusion, film disponibile sulla piattaforma streaming dal 22 settembre che vede protagonista una coppia la cui felice routine viene spezzata da un'effrazione nella loro nuova casa dei sogni. Una buona dose di tensione caratterizza Intrusion che, tuttavia, non spicca mai quel salto che potrebbe farne un thriller di successo. Abbiamo avuto modo di vederlo e ve ne parliamo qui, nella nostra recensione.

Casa dolce casa

Meera (Freida Pinto) e Henry (Logan Marshall-Green) hanno costruito la loro casa dei sogni dietro la progettazione dello stesso Henry, architetto, in una location mozzafiato dove è il deserto a dominare il paesaggio. Lui riempie lei di cure e attenzioni amorevoli, lei crede di non poter trovare uomo migliore al mondo e la felicità per il recente trasloco li spinge addirittura a organizzare una festa per inaugurare la casa di lì a qualche giorno. La serena routine viene spezzata tuttavia con un'effrazione nella loro bellissima casa, che non porta però alcun danno se non qualche oggetto infranto.

Tempo dopo, quando sembra che tutto sia tornato alla normalità, l'effrazione si ripete: tre uomini invadono la casa di Meera e Henry e quest'ultimo, apparentemente per difendersi, spara loro e li uccide. Benché per Meera potrebbe essere la fine di un incubo, trova strana l'indifferenza del marito di fronte alla recente uccisione dei tre uomini e un campanello d'allarme risuona in lei quando la polizia comunica loro che questi erano i familiari di una ragazza scomparsa da più di un mese nella piccola cittadina.

Home invasion, ma non troppo

Intrusion suggerisce già dal titolo che qualcuno si è insinuato nelle stanze della casa protagonista del film, non perde tempo nel comunicarci cosa accadrà lungo il corso della pellicola, tuttavia l'intrusione nell'abitazione è più subdola e strisciante di quel che crediamo. Il film di Adam Salky fa quindi suo il gioco delle identità nascoste tipico di larga parte della cinematografia thriller e nel farlo si impegna anche nel costruire una base di apparenza in cui si potrebbe anche credere, grazie alla lentezza iniziale che caratterizza almeno la prima metà del film. Questa è caratterizzata infatti da scene che vedono i due protagonisti intenti a mostrarci tutto il loro amore, nonostante si intuisca come questo abbia dovuto superare un terribile periodo causato dal cancro di Meera (ormai guarita).

Tuttavia Intrusion si poggia su un sostrato di cliché e prevedibilità che lo smontano a poco a poco, portando lo spettatore non solo a intuire cosa accadrà (e chi sarà l'artefice di determinate azioni), ma in molti casi a indovinare le mosse successive senza alcuna sorpresa. Se è vero che a un certo punto il filone home invasion nato in seno al thriller potrebbe aver finito la propria scorta di idee, d'altro canto non mancano in questo genere delle soluzioni narrative davvero innovative ed entusiasmanti, come possono esserlo quelle di I See You di Adam Randall o Us di Jordan Peele, solo per citarne un paio. Intrusion, purtroppo, non fa invece quel salto che potrebbe collocarlo tra i titoli che sperimentano e trovano escamotage geniali per uscire dal recinto del già visto.

Non manca la tensione e, anzi, alcune sequenze comunicano un senso di angoscia crescente che rendono Intrusion in buona parte godibile. Sentiamo la suspense crescere soprattutto nei momenti in cui quelli che sembrano essere i malintenzionati della storia si introducono in casa di Meera e Henry o nell'assistere alle investigazioni improvvisate di Meera, tanto più ansiogene perché goffe e inesperte. Intrusion ci infila dentro anche un paio di jump scare che danno un po' di pepe al thriller di Salky e in definitiva il film si lascia guardare fino alla fine, intrattenendo con le sue atmosfere sul filo del rasoio. Tuttavia, questo non basta.

Intrusion e quell'occasione mancata

Il thriller diretto da Adam Salky ci porta in un'abitazione molto ampia, dal design ricercato, in cui gli abitanti dovrebbero poter vivere in tutto comfort, e che invece si chiude su di essi in maniera quasi claustrofobica. La casa diventa così un luogo in cui non potersi sentire più al sicuro nonostante la bella apparenza e Adam Salky riesce bene nell'intento di comunicarci l'angoscia che una tale situazione può fare sbocciare in qualunque individuo sano di mente. Inoltre, come detto, Intrusion non è manchevole di suspense, la quale si condensa soprattutto nelle ultime sequenze, complice l'ottima interpretazione che Freida Pinto (attrice protagonista di The Millionaire) e Logan Marshall-Green (Upgrade, Prometheus, The Invitation) forniscono dei loro Meera e Henry. Entrambi fortemente espressivi, mai in overacting, rappresentano una scelta più che adeguata per il casting di un thriller, benché si vedano sempre troppo poco all'interno di titoli più blasonati.

Intrusion ci porta fino alla sua ultima sequenza, grazie anche a una regia che tutto sommato risulta piuttosto curata soprattutto nelle scene più claustrofobiche all'interno di spazi ristretti; e alla tensione che in qualche modo si fa strada nella pellicola, benché non la permei e non dia il senso di sopraffazione richiesto da un thriller d'alto livello. La pellicola di Adam Salky è come quegli studenti a cui viene detto "è intelligente, ma non si applica": Intrusion è così, è un thriller che non si impegna troppo, ma va a pescare soluzioni già rodate, non mette in atto una sceneggiatura talmente originale da poterci sorprendere, e anzi siamo sempre già preparati alla trama che prende vita in scena.

https://youtu.be/tAJVDe205tY

In definitiva, molti aspetti potevano essere migliorati in questo film, che però fa in qualche modo il suo dovere di intrattenere per un'ora e trentadue minuti. Tuttavia, non può essere annoverato tra quelle pellicole da guardare una seconda volta. Nel frattempo, è possibile dare una possibilità a Intrusion accedendo al catalogo Netflix: girato da Adam Salky e scritto da Kevin Pierce, comprende nel suo cast Logan Marshall-Green, Freida Pinto, Robert John Burke, Mark Silvertsen, Megan Elisabeth Kelly