Inventing Anna, anteprima della serie sulla vera truffa di Anna Delvey

Inventing Anna, anteprima della nuova serie Netflix creata da Shonda Rhimes basata sulla storia della truffatrice Anna Delvey.

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a cura di Valentina Valzania

Inventing Anna è la storia di una vera truffa senza precedenti, attuata da Anna Delvey: l'unica parte inventata di questa storia? La sua identità da ricca ereditiera in attesa dei propri fondi, custoditi severamente dal padre. Inutile dire che si tratta di un prodotto molto atteso nel corso di questi mesi, in quanto non solo è apparso assolutamente interessante e brillante nel modo in cui è stato proposto, ma anche perché ci racconta un fatto assolutamente straordinario, seppur estremamente negativo. La serie tv Netflix è apparsa, fin dal primo trailer, narrativamente davvero interessante.

L'idea di raccontare la complessità della ricerca attuata della giornalista Vivien, sul passato confuso e in continuo cambiamento di Anna Delvey (alias Anna Sorokin) ha convinto buona parte del pubblico. Gli episodi si ispirano all'articolo di Jessica Pressler How Anna Delvey Tricked New York’s Party People, pubblicato sul New York Magazine. La sua prospettiva, affiancata ai flashback delle particolari vicende della truffatrice, sono un mix perfetto di indagine e gossip.

Ma, dobbiamo dirlo, sapendo che il racconto è stato seguito passo passo dalla mente di Shonda Rhimes, questa enorme curiosità suscitata in noi e nel resto della community non ci ha sorpreso poi così tanto. La Rhimes ha deciso di seguire minuziosamente il percorso che ha portato la ventenne a un processo per frode fiscale ai danni di hotel, ristoranti, aziende e personalità di grande spicco, appartenenti alla New York d'alta società. La vera domanda che nasce dal primo momento in cui mettiamo i piedi nella storia di Anna è: come è riuscita a ingannare così bene tutta quella gente e per così tanto tempo? Il prodotto Netflix risponde senza timore al quesito, rivelandoci i segreti di una truffatrice provetta.

Il fascino del potere: la scalata di Anna Delvey

La mente di Shonda Rhimes ha saputo partorire progetti del calibro di Grey's Anatomy, Bridgerton, Le regole del delitto perfetto e molto altro. Storie nate pienamente dall'immaginazione, in grado di instaurare un rapporto e un empatia estremi con il proprio pubblico, consacrando star del settore come la tanto adorata Ellen Pompeo. Sapere che, questa volta, si è ritrovata a impastare tutti gli step di un vero racconto, un reportage del New York Times, ci ha davvero entusiasmato e dobbiamo dire che non siamo stati assolutamente delusi nelle aspettative.

La sua capacità di creare una vera e propria impalcatura narrativa, per sostenere ogni elemento che compone gli episodi, è magistrale in tutti e sei gli episodi che abbiamo visto che corrispondono a circa sette ore di prodotto. La scalata di Anna, viene seguita in maniera interessante da Vivien, una giornalista incinta da poco che sta cercando di ribaltare la propria reputazione professionale grazie a questo racconto assolutamente sensazionale. Da dire c'è veramente molto e, pur non creando una semplice e statica successione di elementi temporali, la serie riesce a essere chiara e limpida. E ogni episodi, vorremmo sapere ancora di più di ciò che ci è stato rivelato: il vero piacere di un gossip che trasuda dell'assurdo.

Il fatto che ciò che osserviamo, e di cui siamo silenziosi testimoni, sia già di per sé una fiction perfetta, alimenta il piacere della scoperta al fianco di Vivian. E, quasi a braccetto con la giornalista, finiamo per scoprire non solo l'intricato piano della giovane e le sue relazione con personaggi di spicco, di tutto il mondo artistico e imprenditoriale, ma anche le storie "secondarie" delle persone che si sono ritrovate sul cammino di Anna. Alla fine, pur essendo particolarmente incentrato sulle due donne che si raccontano a vicenda, Inventing Anna ci permette di avere una prospettiva anche su tutti coloro che volendo o meno hanno aiutato la Delvey, spesso perdendo non poco. Trattandosi di puntate che durano anche un'ora e un quarto ciascuna, il tempo per parlare di tutti i personaggi c'è e possiamo assicurarvi che ogni secondo speso su quei racconti è un secondo prezioso.

Tutto intorno ad Anna prende una forma ben precisa e, tramite le prospettive e le opinioni degli altri, cominciamo a comprendere meglio il piano della truffatrice. Mano mano, la sua fame di denaro e di potere l'ha portata a rischiare sempre di più e a ferire chiunque le fosse vicino. In questo dipinto così accurato, ci risulterà sempre più assurdo pensare che una ragazza poco più che ventenne abbia imbastito una truffa così accurata, riuscendo (quasi sempre) a svignarsela o a trovare altro supporto nel momento del bisogno. Inventing Anna è indubbiamente la storia di una manipolatrice eccellente, socialmente micidiale, in grado di scalare il mondo a suon di parole e conoscenze. Il tutto condito da una regia semplice ma estremamente funzionale, con una fotografia affascinante e un reparto trucco, parrucco e costumi superbo dal primo all'ultimo minuto. O meglio, fino all'ultimo minuto di questa sesta puntata che ci ha lasciato col fiato sospeso, pur sapendo quale sarà l'ovvia fine per Anna.

Le aspettative per le ultime 4 puntate

Alla luce di ciò che vi abbiamo spiegato nella nostra anteprima, rimane ben poco da dire su quello che possiamo aspettarci l'11 febbraio, quando Inventing Anna sarà completa e potremo terminare la serie. Evitando spoiler di qualsivoglia genere, è ovvio che questi sei episodi ci hanno mostrato la nascita del suo piccolo personale impero, alla ricerca della pure realizzazione personale e dello sfarzo. Anzi, il quinto e il sesto ci hanno accennato la "fine dei giochi", il suo continuo bluffare sul punto di essere scoperto, quindi siamo assolutamente curiosi di vedere come il prodotto di Shonda Rhimes riuscirà a mantenere alta la nostra attenzione. Si prevedono eventi catastrofici, scoperte ancora entusiasmanti e una giornalista sul punto di scrivere l'articolo più interessante e complesso della sua vita. Non vediamo l'ora di darvi il nostro parere conclusivo, nel corso della prossima settimana. Per il momento, prodotto imperdibile, leggero e coinvolgente, adatto a tutti.