It’s a Wonderful Kingdom, la recensione dello strategico 1vs1

It’s a Wonderful Kingdom arriva in Italia sempre grazie a Studio Supernova. Ecco a voi la nostra recensione del nuovo gioco da tavolo.

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a cura di Giovanni Arestia

Due anni fa, l'editore francese LA BOITE DE JEU ha sorpreso il mercato dei giochi da tavolo con un nuovo approccio alla modalità draft per quanto riguarda la distribuzione delle carte. It's a Wonderful World, questo il nome del gioco che noi vi abbiamo recensito, presentava grandi illustrazioni sulle carte, affascinanti cubi risorsa e un facile accesso al gioco da parte di qualsiasi giocatore grazie a regole molto semplici, ma non banali. Il gioco fu talmente apprezzato anche dalla critica da ricevere alcune espansioni, ma il creatore Frédéric Guérard, in questi anni, non è rimasto certamente ancorato unicamente al suo pupillo e ha deciso di ripresentarsi sui tavoli da gioco con un nuovo titolo ambientato in un medioevo fantasy: il suo nome è It’s a Wonderful Kingdom e arriva in Italia sempre grazie a Studio Supernova. Fin da subito salta all'occhio una notevole differenza, oltre alla già citata ambientazione: se It's a Wonderful World è un gioco che può essere giocato da 1 a 5 persone, It's a Wonderful Kingdom è un titolo 1vs1. Come si traduce questa scelta? Proseguite la lettura di questa recensione per scoprirlo!

It’s a Wonderful Kingdom: unboxing e qualità dei materiali

Per quanto riguarda la scatola di gioco, quella di It's a Wonderful Kingdom presenta le stesse dimensioni di It's a Wonderfulm World dimostrazione del fatto che, sebbene il numero di giocatori sia inferiore, il numero di elementi di gioco è comunque alto. Quest'ultimi, infatti, prevedono: 1 tabellone produzione, 90 cubi risorsa, 30 segnalini soldato, 4 segnalini trappola, 2 segnalini spia, 4 segnalini furto, 3 plance missione e 8 segnalini missione, 1 segnalino round, 130 carte, 1 plancia segnapunti con un pennarello cancellabile e 1 regolamento. Tutti i componenti sono di buon livello, tuttavia per le carte consigliamo comunque l'acquisto di bustine protettive per evitare di rovinarle durante i numerosi mescolamenti.

I segnalini sono in cartoncino spesso e robusto di buona qualità e resistenza, peccato che quelli missione presentano una cura non all'altezza del resto dei componenti essendo privi di simboli o illustrazioni. Quest'ultime sono nuovamente curate da Anthony Wolff e si mostrano con una grafica curata ed elegante molto colorata. Di ottima qualità anche i cubi risorsa realizzati in plastica dura dall'ottimo intaglio e scelta di colori. Peccato, invece, per la mancanza di un comodo organizer per conservare ordinatamente soprattutto le carte. Quest'ultime, durante gli spostamenti, si mescoleranno perché è presente un unico sacchettino di plastica e serve per conservare i vari segnalini.

It’s a Wonderful Kingdom: il gioco

Il titolo oggetto di recensione riprende sommariamente le stesse meccaniche di It's a Wonderful World con delle modifiche più o meno invasive per essere adattato a un gioco 1vs1. Innanzitutto sono stati introdotti tre differenti moduli di cui ne va scelto uno durante la partita e che variano non da poco l'esperienza di gioco complessiva. Poi invece del sistema di draft, It’s a Wonderful Kingdom sfrutta un sistema di selezione di carte definito come "dividi e inganna": in ogni turno si porgono vari gruppi di carte all’avversario, alcune coperte e altre scoperte. L'avversario dovrà sceglierne uno cercando di recuperare le carte migliori ed evitare le trappole nascoste.

It's a Wonderful Kingdom, consigliato a un pubblico di età maggiore ai 14 anni e dalla durata media di 45 minuti, si gioca in quattro round, ognuno dei quali è suddiviso in tre fasi diverse. La prima vede i giocatori pescare sette carte da un mazzo di sviluppo condiviso, prima di prendere anche una carta calamità, che fa perdere punti ai giocatori alla fine del gioco. Il mazzo sviluppo contiene quattro tipi di carte: strutture, specialisti, monumenti e scoperte. Queste carte possono essere utilizzate per acquisire le risorse necessarie per far crescere il Ducato di un giocatore e acquisire punti vittoria.

Una volta che i giocatori ricevono le loro carte, devono sceglierne due dalla loro mano da mettere nell'area di offerta, con l'avversario che deve decidere quale delle carte prendere in mano. I giocatori possono anche usare i gettoni trappola per indurre il loro avversario a prendere potenzialmente una carta calamità o per proteggere una carta che vogliono recuperare (i gettoni trappola che consentono ai giocatori di mettere le carte a faccia in giù sul tavolo). Questo processo continua fino a quando le mani di entrambi i giocatori non sono state svuotate. Con le carte che hanno raccolto, i giocatori possono quindi ottenere risorse istantanee riciclandole o conservarle per gli effetti benefici che potrebbero offrire.

Una volta che tutte le carte sono state smistate, la fase di progettazione si conclude e si passa alla fase della produzione. Le carte costruite possono quindi produrre risorse durante quest'ultima fase (questa è identica alla fase omonima su It's a Wonderful World), che possono essere utilizzate dal giocatore più avanti nel gioco. Una volta che tutte le risorse richieste per la costruzione di una carta sono state raccolte è possibile spostarla direttamente nel Regno nella zona Produzione. Quella carta parteciperà alla produzione durante la fase successiva, e, se presente, consente di guadagnare il bonus immediato. Si compiono le stesse azioni per quattro turni, dopodiché il giocatore che ha il maggior numero di punti vittoria entro la fine del gioco è il vincitore.

La modalità di gioco in solitario e i tre differenti moduli

È presente anche una modalità di gioco in solitario la quale, oltre alla classica partita, inserisce anche altri sei differenti scenari. Quest'ultimi rendono le partite decisamente più coinvolgenti, dato che propongono differenti sfide a seconda dello scenario scelto. Bisogna, comunque, raggiungere un certo minimo di punti per poter procedere al conteggio dei punti vittoria e il superamento di tre obiettivi permette di vincere la medaglia di bronzo, d'argento o d'oro. Possiamo solo dirvi che l'esperienza è davvero interessante e ottenere la medaglia più preziosa è tutt'altro che semplice!

Inizialmente, comunque, abbiamo accennato al fatto che in It's a Wonderful Kingdom sono presenti tre moduli. Questi non solo offrono una buona rigiocabilità, ma consentono di configurare la partita secondo i gusti dei giocatori anche in base al livello di complessità e interazione che si vuole inserire nel gioco. Il modulo Minaccia, ad esempio, è quello più interattivo dato che ciascun giocatore sceglie uno tra quattro mazzi a disposizione (giganti di ghiaccio, ombre, ladri e ratti giganti). Queste carte possono essere posizionate durante la fase di scelta e ciascuna ha un effetto differente a seconda del Regno in cui vengono posizionate. L'unico problema è che vanno rimosse il prima possibile spendendo segnalini soldato: qualora dovessero rimanere nel Regno fino alla fine della partita, sottraggono punti vittoria al bottino finale.

Il modulo Consiglieri è quello più apprezzato dagli amanti dei giochi strategici. Le carte Consiglieri non danno malus, ma bonus da sfruttare per potenziare la produzione di risorse o la costruzione di edifici. Appena viene pescata una carta Consigliere, questa viene giocata immediatamente accanto al proprio Regno e da quel momento in poi si potrà sfruttare la sua abilità pagando il relativo costo indicato in fondo alla carta. Alla fine della partita non sottraggono punti, ma non ne danno nemmeno. Il modulo Missioni, infine, è il meno interattivo e anche il più semplice. Si scelgono due tra tre carte missione in cui sono segnate quattro missioni: le prime tre facoltative e l'ultima obbligatoria. Vincere la partita significa completare proprio l'ultima missione, tuttavia se entrambi i giocatori dovessero farlo, allora si procede con la classica conta dei punti vittoria per decretare il vincitore.

Un passo avanti, mantenendo tutte le peculiarità

It's a Wonderful Kingdom, rispetto al suo predecessore, diviene molto più interattivo anche perché, per forza di cose, in un gioco 1vs1 sarebbe difficile giocare senza interattività. Nonostante ciò, in base al modulo che si sceglie, si può calibrare ancora più questo aspetto adattandolo ai propri gusti. Nel complesso, comunque, il titolo mantiene tutti i principali pregi del suo predecessore tra cui meccaniche di gioco facili e veloci da imparare, ma non banali e intriganti e un gameplay bilanciato improntato fortemente alla strategia. Essendo limitato a soli due giocatori, la struttura delle scelte strategiche non è ramificato come in It's a Wonderful World, tuttavia le scelte da compiere devono essere prese con più attenzione perché il legame tra la costruzione e la produzione di risorse è molto più forte anche a causa di un numero di round ridotto. Questo aumenta leggermente anche la complessità generale, ma i differenti moduli controbilanciano anche questo aspetto.

Uno dei vantaggi principali di It's a Wonderful World era la rigiocabilità e questa caratteristica è riscontrabile anche nel nuovo titolo di Frédéric Guérard soprattutto grazie alla combinazione tra moduli e ben 70 carte Sviluppo. In ogni partita se ne potranno vedere massimo 56, pertanto è chiaro come le combinazioni siano praticamente infinite. Come se non bastasse, vi è anche la possibilità di utilizzare due differenti lati delle carte Ducato: uno è identico per entrambi i giocatori, l'altro è differente e può già diversificare l'andamento della partita fin dalla fase iniziale. Se proprio volessimo trovare un piccolo difetto è l'assenza di downtime. Se nel precedente titolo avevamo visto questa mancanza come qualcosa da elogiare, in un titolo dove si gioca solo in due persone qualche tempo in più per studiare un'apposita strategia di gioco non sarebbe dispiaciuto. In questo modo, purtroppo, non sono rare le volte in cui le carte vengono scelte puramente a caso col rischio di avere una funzionalità praticamente nulla alla fine del gioco.

Conclusioni

It’s a Wonderful Kingdom, in conclusione, è un gioco davvero ben studiato anche perché riprende tutti i pregi del precedente titolo e li riadatta per essere sfruttati da soli due giocatori. It's a Wonderful World è un gioco ben godibile anche nel caso di 1vs1, tuttavia questa nuova riproposizione in chiave medioevale porta con sé delle piccole, ma fondamentali ottimizzazioni che lo rendono decisamente più apprezzabile per le coppie di giocatori. Il nuovo modo di giocare offre più profondità e scelte interessanti, ma a sua volta rende il gioco decisamente più ragionato e senza troppi colpi bassi che renderebbero il gameplay frizzante, ma teso. Non a tutti piacerà, questo è chiaro, ma consigliamo l'acquisto di It's a Wonderful Kingdom a tutti gli amanti dei giochi per due persone, anche e soprattutto a coloro i quali avessero provato e apprezzato il titolo precedente.