La Fantastica Signora Maisel 4, anteprima: il ritorno di Midge

La fantastica signora Maisel 4, anteprima: il ritorno di Midge Maisel sulle scene con qualche novità e tanto hype!

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a cura di Francesca Sirtori

Revenge. Vendetta. Questa è la prima linea di dialogo pronunciata da una delle donne della serialità più glamour e apprezzate da critica e pubblico degli ultimi anni. Il cambiamento è nell'aria, e non tarderà a farsi notare sin dai primissimi minuti dei due nuovi episodi de La fantastica signora Maisel 4 (The Marvelous Mrs. Maisel), l'acclamata serie disponibile su Prime Video nelle sue prime tre stagioni (che potete recuperare sempre su Prime Video) e ora in arrivo dal 18 febbraio con due nuovi episodi ogni venerdì, per quattro settimane.

Sono proprio le prime due puntate che abbiamo potuto visionare in anteprima e in lingua originale, per riaccendere le luci della ribalta sul palco di una delle "show-women" maggiormente apprezzate nel mondo della stand-up comedy. Pronti a ritornare tra le fila del pubblico di Midge ed essere spettatori di uno spettacolo di donna?

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La Fantastica Signora Maisel 4, anteprima: soliti volti, vita diversa (o quasi)

È il 1960, il cambiamento è nell'aria, per dirla con gli Scorpions e il loro brano Wind of change. Ma stiamo parlando di due epoche diverse, e gli aficionados di Midge Maisel lo sanno bene. Tra una difficoltà e l'altra, dal divorzio con Joel al tentativo immane di portare avanti i suoi spettacoli, senza dimenticare le sue origini ebree (come ben ricorda anche il titolo in italiano del season final della terza stagione, Una ragazza ebrea entra nell'Apollo…) Midge è ancora alle prese con i tentativi di affinamento del suo show, quando le viene proposto un ingaggio che le permette di avere carta bianca su battute, monologhi, insomma tutto. La creatività non avrà confini, così pare. Sembra averne però la sua pazienza.

Midge infatti si trova in preda a una sorta di crisi isterica (che ha ben poco di "mistico") mentre si trova in taxi con il suo braccio destro, la fidata e fedele Susie Myerson, durante il quale getta dal finestrino parte dei suoi costosissimi bagagli pieni di abiti bon-ton e alla moda. Proprio come quelli che indossa e come quelli che, a taxi fermato sul ciglio della strada, si strappa di dosso in preda all'ira.

Non un ritorno sulle scene propriamente pacifico, quello della nostra Midge, che avevamo lasciato al termine della terza stagione in aeroporto in medias res con Reggie, alias Sterling K. Brown, un volto noto di un'altra serie piuttosto popolare, This is us, e dalla quale fa capolino un altro volto amato nella produzione seriale. Parliamo di Milo Ventimiglia, new entry in La fantastica signora Maisel, ma una vecchia conoscenza nelle produzioni dell'autrice e showrunner Amy Sherman-Palladino, già "madre" delle Gilmore Girls, meglio note in Italia con Una mamma per amica, dove Milo interpretava Jess Mariano e qui invece veste i panni di un personaggio che ancora non ci è stato svelato.

Tornando alla nostra comedian, la ritroviamo dunque nel bel mezzo di una crisi, o quasi. Midge non desidera altro che rivendicare con forza la propria libertà creativa e artistica, non accetta più imposizioni e censure come avvenuto in passato. Ma ogni battaglia, come questa personale che sta avanzando la commediante, ha un prezzo da pagare, sempre. Un prezzo che verrà pagato, probabilmente, nel corso di questa stagione e non soltanto da Midge.

Anche Joel, ex marito della protagonista, sta mantenendo rapporti professionali con Susie, ma non sappiamo quanto sia deciso a portarli avanti. Curioso invece sarà il prosieguo della sua relazione con Mei, la sua compagna di origini cinesi, la quale deve però ancora fare la conoscenza dei genitori di Joel. Ricordiamo infatti che siamo negli anni in cui, a quell'epoca più che mai, le questioni razziali (e razziste) non erano di certo sopite in un melting pot culturale come quello americano.

La Fantastica Signora Maisel 4, anteprima: tante domande, poche risposte (e pochi episodi)

Le domande che rimangono aperte in questi primi due episodi sono parecchie, e soprattutto è risultato esserci una vera soluzione di continuità tra la terza e la quarta stagione, forse fin troppa. Questo per via dello stesso refrain, della variazione sul tema che ci viene proposto da tre stagioni intere a questa parte, motivo per cui ci auguriamo che i prossimi episodi siano "fantastici" come recita il titolo nei confronti della nostra signora Maisel. Che, a onor del vero, ricordiamo non essere più di fatto "Maisel", essendo il cognome acquisito dal matrimonio con Joel proprio nella season premiere della prima stagione.

Cosa ci rimane dunque? Una grande, imponente eredità "del passato" di questa produzione seriale: la colonna sonora che inquadra in toto il periodo storico in cui è ambientata la storia, l'abbigliamento color pastello di Midge, l'irriverenza di Susie e i suoi bisticci con la socia, così come i dialoghi lunghi, ma dal ritmo serrato, a volte dalle battute assurde e piene di idiozie, che si scambiano i personaggi tra loro, rivelando ancora una volta uno spettacolo nello spettacolo, un teatro dell'assurdo che da sempre caratterizza la produzione dei coniugi Palladino.

E le guest star? Per ora, accanto a Milo Ventimiglia, sappiamo solo di Kelly Bishop (già Emily Gilmore nella sopracitata serie Una mamma per amica), John Waters e Jason Alexander, ma dobbiamo attendere ancora i prossimi episodi, sapientemente distribuiti due per volta ogni venerdì fino all'11 marzo prossimo, per sapere quale ruolo ricoprirà ognuno di loro e la loro importanza ai fini dell'economia della storia.

La Fantastica Signora Maisel 4, anteprima: in conclusione

La fantastica signora Maisel è tornata, di nuovo, dopo oltre due anni di silenzio da quel lontano, lontanissimo dicembre 2019, quando si era chiusa la terza stagione. Il cast principale è quello di sempre, a dimostrazione del fatto che "squadra che vince, non si cambia", ma ci auguriamo anche di assistere a qualche ventata di novità tra linguaggi e sceneggiatura nei prossimi episodi. Stiamo dicendo che Midge sia noiosa? Per nulla, solo ci sembra oramai una storia con poca progressione vera e sostanziosa del vissuto dei nostri protagonisti e una donna forte come lei, in primis, saprebbe ben resistere al cambiamento, al wind of change, che una vendetta come quella tanto desiderata e minacciata può portare con sé.