La Russia ha accusato Netflix di fare propaganda omosessuale tra i minori

La Russia ha dato il via a una causa giudiziaria contro Netflix

Avatar di Beatrice Villa

a cura di Beatrice Villa

La Russia ha dato il via a una causa giudiziaria contro Netflix, la più popolare piattaforma di streaming di film, serie televisive e anime. L’accusa? Propaganda gay tra minori. Vediamo più nel dettaglio.

Le accuse della Russia contro Netflix

Secondo quanto riportato da un’agenzia della AdnKronos, che a sua volta riferisce quanto detto dal quotidiano Vedomosti, una legge del 2013 vieta nel Paese la diffusione della "propaganda sui rapporti sessuali non tradizionali" tra i russi di età inferiore ai 18 anni.

La Corte europea dei diritti umani ha stabilito nel 2017 che la legge sulla "propaganda", che è stata promulgata nel 2013, discrimina contro le persone LGBTQIA+ e viola le norme del trattato europeo e il diritto alla libertà di espressione. Anche gli attivisti e gli stati occidentali hanno criticato la normativa. Ma la Russia sembra di tutt’altro parere.

Netflix non avrebbe classificato i suoi contenuti LGBTQIA+ come adeguati a un pubblico superiore ai sedici anni, cosa che va contro tale legge secondo la commissaria pubblica per la tutela delle famiglie russe, Olga Baranets, la quale ha quindi sottoposto la causa al ministero degli Interni di Mosca, che esaminerà la denuncia entro trenta giorni.

Non è ancora chiaro quale siano le serie televisive incriminate, ma non è la prima volta che la Russia si fa sentire su questo versante, anche non necessariamente riguardate i diritti LGBT. Vi ricordiamo infatti che il Paese governato da Vladimir Putin ha vietato, nel corso dell'anno, molti Anime, accusati ingiustamente di incrementare la violenza tra minori e il suicidio, senza contare gli Isekai perché promuovono strane idee e credenze sulla reincarnazione (recuperai Sword Art Online su Amazon!)

Per quanto riguarda quest’ultima notizia, Netflix ha rifiutato di commentare. La società statunitense però potrebbe incorrere in una multa fino a 1 milione di rubli ($ 13.400) o una sospensione temporanea del suo servizio in caso di violazione della legge.