Landscapers - Un crimine quasi perfetto, la recensione

Landscapers - Un crimine quasi perfetto: la recensione della nuova miniserie tv originale Sky e NOW con Olivia Colman.

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a cura di Valentina Savalli

Landscapers - Un crimine quasi perfetto è la nuova e geniale miniserie tv di genere crime drama, prodotta da HBO in collaborazione con Sky Studios e distribuita, appunto, su Sky Atlantic e in streaming su NOW a partire dal 14 gennaio 2022.

Diretta dal regista Will Sharpe e scritta da Ed Sinclair e con protagonisti il premio Oscar Olivia Colman (The Crown) e David Thewlis, che ricorderete sicuramente come il professor Lupin in Harry Potter, Landscapers è una miniserie tv tratta da una storia vera, distribuita su quattro episodi da circa 55 minuti ciascuno, nella quale vengono narrate le vicende di Susan e Christopher Edwards, un’anziana e tranquilla, all’apparenza, coppia inglese con qualche “scheletro nell’armadio”.

La trama di Landscapers

Landscapers racconta l’intrigante ma alquanto inquietante storia dei coniugi Edwards, una tranquilla e caratteristica coppia inglese di mezz’età che, però, a un certo punto si ritrova incastrata in una situazione parecchio paradossale: i due coniugi infatti, mentre vivono la loro storia romantica come una qualsiasi coppia sposata da tanti anni, si ritrovano nel bel mezzo di un’indagine per l’omicidio dei genitori di Susan e vengono accusati del furto di una grossa somma di denaro, appartenuta ai genitori ormai defunti da anni.

In fuga da circa quindici anni, la coppia attualmente residente in Francia e appassionata di vecchi film western e romantici, si vede costretta dalla polizia a ritornare in Inghilterra dopo il ritrovamento dei due cadaveri per affrontare il processo in cui verrà decisa la sorte dei due anziani coniugi. 

Tra film western, interrogatori pressanti e situazioni paradossali, Landscapers vedrà i due protagonisti, ancora innamorati e dipendenti l’uno dall’altra, affrontare situazioni al limite del surreale, alternando momenti di cruda realtà a scene di romanticismo totale, da risultare quasi finto. Quello che succederà alla coppia, però, lo lasciamo scoprire a voi durante la visione di questa particolare e avvincente miniserie tv.

Dalla Golden Age alla realtà

Landscapers si presenta come una miniserie dai toni cupi e drammatici, specialmente nei momenti in cui viene illustrata la quotidianità della vita della coppia. Problemi economici, barriere linguistiche e litigi all’apparenza comuni rendono reali le vicende che, però, vengono armonizzate grazie all’alternanza di momenti colmi di romanticismo, nei quali viene spostata l’attenzione dello spettatore sulla longeva e quasi ossessiva storia d’amore tra i due coniugi.

Susan (Olivia Colman), appassionata da film romantici, al punto da sognare ogni tanto di esserne la protagonista, viene descritta come una sognatrice dalla personalità fragile, un’inguaribile romantica insomma, completamente dipendente dal marito Christopher (David Thewlis) che, al contrario della moglie, presenta una personalità più pragmatica e legata alla realtà e alla praticità nel risolvere le problematiche e affrontare determinate situazioni.

Come prima impressione può sembrare che Landscapers venga narrata con un ritmo lento ma, osservando le vicende con occhio critico e attento, si può notare che le vicende sono sempre in movimento, un continuo crescendo, aggiungendo particolari man mano che la serie va avanti. Le scene a colori che rappresentano il presente, la realtà, vengono alternate e mescolate intelligentemente a riprese in bianco e nero per donare alla serie quel tratto western alla Hollywood degli anni d’oro che tanto viene adorato dai due protagonisti, affascinati e ossessionati da quel genere di opere teatrali e cinematografiche

In contrapposizione al romanticismo caldo e ovattato e al racconto dell’intimità della coppia di coniugi, intesa come vita quotidiana tra problemi, discussioni e fattori che rappresentano l’essenza di una coppia sposata da molto tempo, fa capolino anche un lato più freddo: gli agenti di polizia che hanno preso in carico il caso danno quel tocco cinico e distaccato alla narrazione, specialmente nelle scene degli interrogatori, nelle quali vengono evidenziati anche tratti comici.

Un’altra nota positiva di Landscapers è il racconto dettagliato degli iter burocratici che si celano dietro agli interrogatori e alle mosse messe in atto dalla polizia: questa caratteristica rende la serie un vero crime-drama che, in assenza di questa peculiarità, si discosterebbe dal genere nel quale, invece, è stata catalogata.

Infine possiamo ritenere geniale il modo in cui in Landscapers, a tratti alterni, sia presente una sorta di abbattimento della quarta parete, resa in modo alquanto peculiare anche attraverso il cambio di location, facendo in modo che lo spettatore veda dall’esterno lo spostamento fisico degli attori tra un set e l’altro e alternando questo tipo di scene teatrali e particolari a scene più classiche da film o serie tv.

Landscapers: la vera storia degli Edwards

Come anticipato nell’introduzione dell’articolo, Landscapers è una serie tratta da una storia vera: poteva essere trattata in svariati modi come, ad esempio, attraverso la realizzazione di un film o di una docu-serie come spesso avviene quando si narrano vicende accadute nella vita reale, invece Sinclair ha preferito una scrittura più frizzante e bizzarra, che rende alla perfezione sia le caratteristiche dei protagonisti della storia, che le ottime capacità attoriali dei protagonisti.

Ma veniamo al succo della vera storia narrata in Landscapers. Susan e Christopher Edwards sono una coppia che fu condannata nel 2014 per l’omicidio dei genitori di lei, William e Patricia, compiuto 15 anni prima nel 1998. William e Patricia Wycherley (rispettivamente di 85 e 63 anni) vivevano nel Nottinghamshire, in Inghilterra, e secondo i vicini erano una coppia tranquilla, isolata che non aveva molti rapporti con gli altri e con il mondo esterno.

Nel 1983 Susan sposa Christopher e anche loro iniziano a condurre una vita tranquilla, comune e solitaria godendo della passione per il cinema. Secondo la ricostruzione dei fatti, nel 1998 Susan avrebbe ucciso i genitori a causa di una lite, informando il marito soltanto la settimana successiva al fatto, seppellendo i cadaveri in giardino e cenando con fish and chips davanti alla finale dell’Eurovision Song Contest come se nulla fosse accaduto.

Per anni i due vissero sfruttando i fondi del conto in banca dei Wycherley ma, nel 2005, travolti dai debiti per i tanti oggetti da collezione acquistati, vendono la casa e nel 2012 scappano in Francia terrorizzati dall’essere scoperti. La loro vita, però, ruota attorno alla miseria anche per la loro attitudine a non rinunciare ad acquistare gadget e cimeli da collezione riguardanti i film da loro tanto adorati e dai quali sono praticamente ossessionati, fino al punto di sperperare tutti i loro fondi

Messi alle strette dai loro problemi economici, Christopher confessa l’accaduto alla matrigna sperando in un aiuto sia morale che economico, non tenendo conto che lei avrebbe potuto rivolgersi alla polizia per raccontare la verità, gesto che in effetti ha fatto. Nel 2014 decidono di consegnarsi alla polizia e dopo vari interrogatori e indagini, vengono arrestati e trattenuti in prigione con una condanna di 25 anni, dove si trovano tuttora.

Conclusioni

In conclusione, se vi state chiedendo perché guardare Landscapers, la risposta è molto semplice: oltre che per le ottime interpretazioni dei protagonisti, la serie riesce a coinvolgere sia per quanto riguarda gli avvenimenti narrati e ben articolati, sia per la particolarità con cui è stata scritta e girata. La scelta stilistica molto particolare gioca con lo spettatore, anche se in effetti non è una serie semplice da seguire.

https://www.youtube.com/watch?v=zX0nWCdUM1w

Insomma, Landscapers non è una serie per tutti, ma se vi incuriosiscono i racconti crime, soprattutto se reali, sicuramente è un prodotto che va visto. Vi ricordiamo, inoltre, che potete trovare la serie esclusivamente su Sky Atlantic e, in streaming, su Now dal 14 gennaio 2022.