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L'arte e l'anima di Dune: nascita di un kolossal

L'arte e l'anima di Dune ci guida alla scoperta del dietro le quinte del kolossal di Denis Villeneuve

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a cura di Manuel Enrico

In sintesi

L'arte e l'anima di Dune ci guida alla scoperta del dietro le quinte del kolossal di Denis Villeneuve

Nel 2021, la fantascienza ha fatto rima con Dune. Dopo i lunghi ritardi imposti dalla pandemia, l’atteso primo capitolo del kolossal di Denis Villenuve è arrivato in sala, riportando le torride e sabbiose atmosfere di Arrakis sul grande schermo. Accompagnato, nel mondo dell’editoria, da letture a fumetti (Dune – Il Graphic Novel, Dune: Casa Atreides) e da romanzi che hanno esplorato altri aspetti della saga di Herbert, come Il Duca di Caladan, primo capitolo della Trilogia di Caladan. Ovviamente, a dominare la scena è stata la pellicola di Villeneuve, che ha rincuorato i fan della saga con un’opulenza visiva senza eguali, una ricchezza che ha trovato voce anche in L’arte e l’anima di Dune, volume di Panini Comics che ci guida nel backstage di Dune.

Come abbiamo detto più volte, proposte come L’arte e l’anima di Dune sono pensate per offrire agli appassionati uno sguardo più intimo al mondo del cinema, guidandoli all’interno del titanico sforzo produttivo che si nasconde dietro cult del grande schermo. Ne abbiamo accennato parlato dell’incredibile lavoro del compianto J.W. Rinzler, autore di due volumi dedicati al dietro le quinte della saga di Alien (Dietro le quinte di Alien e Dietro le quinte di Aliens), ricordando come, anche nell’epoca delle informazioni a portata di click, un companion alla visione di certi film sia una vera fortuna. Scoprire la tecnica e le intuizioni che conducono alla realizzazione di un film della portata di Dune, infatti, è già di per sé una vera e propria fortuna.

L'arte e l'anima di Dune: dal libro al grande schermo

La complessità del corpus letterario di Herbert, infatti, non si presta facilmente a esser adattato al linguaggio cinematografico. La storia ci ha raccontato di colossali fallimenti, vedi il mai realizzato Dune visionario e lisergico di Alejandro Jodorowski (consigliata la visione in tal senso di Jodorowki’s Dune), ma dopo il successo avuto con il seguito di Blade Runner, Blade Runner 2049, le aspettative per questa ennesima trasposizione erano decisamente alte. Trailer e indiscrezioni facevano crescere l’hyper, i puristi già storcevano il naso per certe scelte del cast, dando vita a una viva discussione su cosa avremmo visto su schermo. Tolto il giudizio personale in merito al film, questi interrogativi del pubblico erano eco di un lavorio incessante della produzione, guidato dalla consapevolezza di come ci fosse un precisa percezione dell’opera di Herbert, e di quanto sarebbe stato facile compiere dei passi falsi.

Leggere L’arte e l’anima di Dune è come respirare l’aria che si viveva sul set durante l’intera produzione del film. Non solo nel momento delle riprese, attenzione, ma dell’intero processo creativo che ha condotto alla creazione di questo kolossal, figlio di un timore reverenziale che viene ben descritto dallo stessa regista nella sua prefazione al volume:

“Per me era importante che i fan di Dune riconoscessero nel nostro lavoro la descrizione di Frank Herbert di questo universo o che, quanto meno, sentissero la presenza di una forte connessione con lo spirito del libro. Abbiamo cercato di esser il più fedeli possibile a quest’ultimo, anche se forse a volte ci siamo allontanati dai vincoli del romanzo, spinti da un impulso di puto amore verso il materiale originale”

Una dichiarazione di amore sia a Dune che al cinema, che trova in corpo in L’arte e l’anima di Dune. Realizzare un film così atteso, infatti, comportava scelte difficili, di adattamento e adeguamento del concept originario non solo alla grammatica cinematografica, ma anche a un gusto moderno del pubblico, un’esigenza affrontata anche da altre opere come la recente serie Foundation. Trovare questo equilibrio non è semplice e probabilmente il pubblico rischia di sottovalutare l’impatto che questo aspetto ha sulla creazione di un film del genere, un’assenza di consapevolezza che può esser colmata dalla lettura di volumi come L’arte e l’anima di Dune.

Ricreare il mito  al cinema

La quantità di materiale di lavorazione, che si tratti di bozzetti o di estratti dei primi script di Dune, contenuta in L’arte e l’anima di Dune è impressionante. Con una certosina attenzione ai dettagli più importanti, la produttrice Tanya Lapointe ha realizzato con questo volume un viaggio all’interno di Dune, dalla genesi del progetto sino alla definizione dei tratti più identificativi della pellicola di Villeneuve. Accompagnati da una grafica semplice, in cui sono premiati la lettura dei ricchi contenuti testuali e la bellezza delle foto del set o dei bozzetti preparatori, abbiamo modo di comprende la mentalità artistica dietro Dune, scoprendo le difficoltà affrontate e le soluzioni trovate, valorizzando non solo l’estremo rispetto portato al corpus narrativo di Herbert, ma anche l’incredibile impatto emotivo avuto da regista e troupe nel realizzare il film.

Da spettatori, alcune scene sono state estatiche, hanno saputo suscitare forti emozioni. Basti pensare alla splendida interpretazione di Stellan Skarsgard nel ruolo del Barone Harkonnen, personaggio che finalmente trova una degna rappresentazione sul grande schermo (con buona pace di Kenneth McMillan). Le pagine dedicate al concepimento visivo del barone sono una miniera di informazioni che attestano l’estrema cura nel dare vita a ogni personaggio, con un comparto fotografico che aiuta a comprendere lo sforzo artistico dietro la caratterizzazione di una figura così complessa. La descrizione visiva della scena in cui il barone emerge dal suo bagno curativo, un potente omaggio a Apocalypse Now, da sola varrebbe l’acquisto del volume.

Panini Comics presenta L’arte e l’anima di Dune in un’edizione di pregevole fattura, protetta da un cofanetto in cartone dalla grafica curata, che ben si sposa con l’estetica del film di Villeneuve. Ottima la realizzazione cartotecnica del volume, solido, pratico da sfogliare nel suo formato orizzontale, che consente di avere una buona alternanza di contenuti testuali e visivi. Da segnalare la presentazione ragionata dei contenuti, che sono suddivisi per macro-argomenti seguendo un percorso cognitivo che unisce Case e pianeti secondo la progressione del film, culminando proprio con il desertico Arrakis. L’arte e l’anima di Dune è una lettura affascinante, rivolta principalmente agli amanti della saga, ma che può cogliere il favore anche di coloro che si sono innamorati della dialettica di Villeneuve.

Voto Recensione di L'arte e l'anima di Dune



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Ricchezza di materiali fotografico; contenuti testuali di approfondimento curati; progetto grafico affascinante

Contro

  • Non pervenuti

Commento

Panini Comics presenta L’arte e l’anima di Dune in un’edizione di pregevole fattura, protetta da un cofanetto in cartone dalla grafica curata, che ben si sposa con l’estetica del film di Villeneuve. Ottima la realizzazione cartotecnica del volume, solido, pratico da sfogliare nel suo formato orizzontale, che consente di avere una buona alternanza di contenuti testuali e visivi. Da segnalare la presentazione ragionata dei contenuti, che sono suddivisi per macro-argomenti seguendo un percorso cognitivo che unisce Case e pianeti secondo la progressione del film, culminando proprio con il desertico Arrakis. L’arte e l’anima di Dune è una lettura affascinante, rivolta principalmente agli amanti della saga, ma che può cogliere il favore anche di coloro che si sono innamorati della dialettica di Villeneuve.

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