L'assistente di Volo 2, recensione: una stagione più elaborata

Si è appena conclusa la seconda stagione della serie thriller targata HBO. L'assistente di volo 2 è un sequel più maturo e profondo.

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a cura di Livia Soreca

È disponibile su Sky e in streaming on demand su NOW, L'assistente di volo 2, serie HBO Max nata nel 2020, che vede il ritorno di Cassandra Bowden, protagonista interpretata da Kaley Cuoco, in 8 nuovi episodi di quella che si rivela essere, sin da subito, una disavventura ancora più bizzarra ed intricata della precedente.

Tratta dall'omonimo romanzo di Chris Bohjalian, la serie si presenta come un mix brillante di generi: thriller, crime, drama e comedy. Un prodotto fresco che, anche con la seconda stagione, non solo conferma i suoi punti di forza ma rielabora alcuni elementi, divenendo un'opera più complessa.

L'assistente di Volo 2: dove eravamo rimasti?

La prima stagione de' L'assistente di Volo possedeva una trama articolata e compiuta. Cassie, una hostess apparentemente frivola e svampita, si sveglia a fianco al cadavere di Alex Sokolov (Michiel Huisman), dopo aver passato una notte insieme a Bangkok. Lasciando maldestramente la scena del delitto e non ricordando cosa sia successo - a causa della sua dipendenza dall'alcol - la protagonista tenta di risolvere da sé questo mistero, per scoprire chi ha ucciso la vittima e, soprattutto, per cercare di non farsi incriminare solo per essere stata nel posto sbagliato nel momento sbagliato.

La trama si infittisce

Con un cast quasi del tutto femminile, tra colleghe e amiche di Cassie ma anche incontri inattesi, la prima stagione si concludeva con la risoluzione del complesso giallo, non senza colpi di scena davvero inimmaginabili. Ma la vita della Bowden continua: memore degli effetti disastrosi che l'alcol le ha provocato fin da quando era solo un'adolescente, Cassandra è ora parte del programma degli alcolisti anonimi. Continua a lavorare come hostess ma, al tempo stesso, collabora segretamente con la CIA (si è già avuto modo di avvicinarsi all'argomento con i personaggi di Shane Evans e Megan Briscoe, altri assistenti di volo). Tutto sembra procedere per il verso giusto fin quando, durante un incarico, la donna, affacciandosi alla finestra di un hotel, nota la presenza di una figura femminile identica a lei. Incredibile ma vero, qualcuno si sta spacciando per la Bowden e sta commettendo una lunga serie di crimini e omicidi.

Lo stile narrativo e gli espedienti funzionali

L'assistente di Volo 2 gode di una narrazione la cui struttura è pressoché identica alla stagione precedente; un punto a favore, visto che il modo in cui la vicenda è raccontata è davvero efficace nel tenere alta la suspense fino alla fine. Nulla è scontato o banale, ma soprattutto la regia sceglie di mostrare i dettagli importanti sapientemente, senza mai dare nell'occhio e rovinare la sorpresa. A tal proposito, è indispensabile sottolineare la presenza di un montaggio che costituisce una vera particolarità. Immagini giustapposte, come in un collage, mostrano contemporaneamente scene che avvengono in luoghi o, talvolta, in tempi diversi, condizionando il ritmo della narrazione che, in tal modo, è più dinamico. È frequente, ad esempio, mostrare due persone al telefono in questo modo, un po' alla Lizzie McGuire.

Anche stavolta la serie TV si distingue per un elemento che, tutto sommato, ne è il carattere principale: la dimensione psicologica. Nella prima stagione, Cassie si ritrova spesso a vivere ed interagire con personaggi nella propria mente, isolandosi dal mondo reale per lunghi istanti. Queste visioni sono perlopiù associate all'abuso di alcol, ma la verità è che questa trovata esiste a prescindere dalle condizioni psicofisiche della Bowden. D'altra parte L'assistente di Volo 2 non sarebbe un degno sequel senza queste bizzarre indagini psicologiche, essenziali per prendere coscienza delle situazioni e per risolvere il caso. Anche qui il montaggio, la regia e la fotografia giocano un ruolo essenziale, mostrando sempre una certa maestria nel proprio operato.

La sfera dei personaggi ne L'assistente di Volo 2

Se da un lato gran parte del cast resta invariato, dall'altro nuove figure si aggiungono alla serie. Si vociferava già da tempo l'ingresso sorprendente di Sharon Stone, di cui non vi sveleremo il ruolo. Pur vedendola in pochissime scene, c'è da dire che la sua presenza impreziosisce la sfera di attori e attrici coinvolti.

Nei nuovi episodi è evidente una maggiore attenzione su personaggi che, finora, hanno ricoperto un ruolo marginale. Sono stati già citati Shane e Megan; quest'ultima, in particolare, è la protagonista di un dramma a sé, che trova il modo di conciliarsi con il resto della trama. Coloro che ora sembrano essere addirittura coprotagonisti sono Annie e Max, la migliore amica di Cassie e il suo partner. Ex avvocatessa e hacker informatico, aiutano la loro compagna a svelare il mistero della sua "sosia". Questa collaborazione porta con sé qualche screzio; ha luogo una sottotrama interessante, che affronta varie problematiche della vita coppia: uno spunto di riflessione ma anche un piacevole diversivo rispetto al plot principale.

Questioni più profonde

L'assistente di Volo 2, come accennato, non è solo un coinvolgente thriller, ma racchiude in sé una commistione di generi, tra cui quello drammatico. I vecchi episodi, un passo alla volta, scavano a fondo nel passato di Cassie, nella sua infanzia e adolescenza. Il rapporto con la sua famiglia, in particolare con suo padre, è un risvolto inaspettato, indice del fatto che ci si trovi di fronte ad un TV show capace di oltrepassare la propria apparente leggerezza. Insieme a suo fratello Davey, interpretato da T.R. Knight (Grey's Anatomy), Cassandra affronta nel presente i risultati di un periodo tormentato e turbolento, in cui la dipendenza dall'alcol ha sempre giocato un ruolo fondamentale.

Anche ne' L'assistente di volo 2 è presente un grande intermezzo che porta la protagonista a ripercorrere i propri errori, nella speranza di un vero cambiamento, per lasciarsi tutto alle spalle. Le parti più drammatiche si fanno emozionanti e commoventi, mostrando una Cassie vulnerabile come mai prima d'ora.

Il riscatto di Kaley Cuoco

Proprio a tal proposito, il personaggio di Cassandra Bowden si dimostra, ancor più che nella prima stagione, profondo e maturo, superando la freschezza e la sbadataggine, qualità innate che strappano sempre un sorriso. Kaley Cuoco, nota ai più per il ruolo di Penny in The Big Bang Theory, può finalmente uscire da quei panni indossati per più di un decennio. L'attrice, non più una cameriera sciocca e maldestra, diviene ora una donna intelligente e brillante, soprattutto in questi 8 nuovi episodi. I pasticci non mancano, siamo d'accordo, ma Cassi di dimostra una persona molto più consapevole, conscia dei propri sbagli e dei propri limiti, pronta a tutto per venire a capo di questo intricato dilemma. L'evoluzione del suo personaggio è tangibile e credibile, segue un percorso lento e complicato esattamente come accadrebbe nella vita reale.

In conclusione

L'assistente di Volo 2 è una versione più elaborata, complessa e matura rispetto al proprio debutto, pur conservandone tutti quei punti di forza che hanno reso la serie sempre coinvolgente: la regia, il montaggio, la dimensione surreale, i colpi di scena e, soprattutto, lo spessore emotivo. Essa affronta la bellezza dei primi capitoli a testa alta, non deludendo le aspettative e, anzi, donando una storia altrettanto avvincente e appassionante.