L’Attacco dei Giganti Stagione Finale Parte 3, recensione: un inizio soporifero

L’Attacco dei Giganti Stagione Finale Parte 3, nonostante i punti di forza, presenta le stesse criticità del resto della serie.

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a cura di Lucia Lasorsa

-Redattrice

L’Attacco dei Giganti Stagione Finale Parte 3, nella sua prima parte, era a dir poco bramata dagli innumerevoli appassionati dell'anime basato sul manga scritto e illustrato da Hajime Isayama (recuperate i volumetti su Amazon). Come di certo saprete, la pubblicazione del manga si è conclusa nel 2021, mentre la serie animata sta procedendo in maniera decisamente più lenta a causa della scelta di suddividere questa stagione finale in frammenti piuttosto piccoli e pubblicati a diversi mesi di distanza l'uno dall'altro.

L’Attacco dei Giganti Stagione Finale Parte 3, infatti, è costituita da un unico episodio della durata di poco più di un'ora, e sarà seguito da una seconda parte nel corso dell'autunno di quest'anno, come potete leggere in questo nostro esaustivo articolo. Da una parte, questa scelta contribuisce enormemente a far crescere a dismisura l'entusiasmo degli appassionati, che non vedono l'ora di potersi gustare la loro serie animata preferita; dall'altra, però, inficia altrettanto enormemente il ritmo narrativo del racconto, che sovente indugia su dettagli poco avvincenti e piuttosto superflui, un problema riscontrabile anche nelle stagioni precedenti.

L’Attacco dei Giganti Stagione Finale Parte 3: i punti di forza

Come sapete, Eren è entrato in possesso del Gigante Fondatore, ma fino a questo momento non lo avevamo ancora visto in questa sua nuova forma. Le battute iniziali di L’Attacco dei Giganti Stagione Finale Parte 3 promettono benissimo. Per la prima volta, possiamo ammirare il Fondatore in tutta la sua terrificante maestosità mentre guida il Boato della Terra, l'inarrestabile marcia dei Giganti che, nei piani di Eren, porrà fine alla vita di tutti gli esseri umani al di fuori dell'isola di Paradis. Per il tormentato ragazzo, finché resteranno in vita gli Eldiani come lui non avranno mai pace, poiché non avrebbero alcuna garanzia, da parte delle altre nazioni, che le ostilità possano cessare per sempre.

Molti ex commilitoni di Eren, però, non la pensano così. Il massacro della specie umana è troppo per loro, così decidono di cercare in ogni modo di fermare la marcia dei Giganti. Una cosa, però, li lascia perplessi: il Fondatore ha il potere di controllare tutti gli altri Giganti, ma Reiner e gli altri possessori di questi poteri che ora vogliono contrastare Eren riescono comunque a usarli: come mai? Cosa spinge Eren a non voler controllare i Giganti dei suoi amici, ora divenuti suoi nemici?

Le ragioni del ragazzo vengono esplorate a fondo, mostrandoci l'orrore e il dolore provati da una persona che si fa carico dell'orrore e del dolore profondissimi provato da tutto il suo popolo per così tanti anni. Il Gigante Fondatore di Eren viene quindi presentato anche come una sorta di personificazione dell'odio provato dalle altre nazioni per gli Eldiani. Un odio che, ora, gli si sta rivoltando contro.

Come già accennato in precedenza, le scene iniziali di L’Attacco dei Giganti Stagione Finale Parte 3 sono crude, spietate, commoventi e sanguinolente, un concentrato di azione ed emozioni davvero apprezzabile, anche dal punto di vista tecnico: il Boato della Terra presenta, infatti, una grande cura sia nel esign dei Giganti che nella loro animazione, ma questa cura dell'aspetto più puramente visivo è riscontrabile durante tutta la visione. Lo stesso, però, non si può dire del ritmo narrativo e della narrazione, da sempre un punto grigio della serie animata de L’Attacco dei Giganti.

L’Attacco dei Giganti Stagione Finale Parte 3: un inizio soporifero

Teniamo a precisare, prima di procedere, che L’Attacco dei Giganti Stagione Finale Parte 3 non è certo del tutto privo di spunti narrativi interessanti, rivelazioni e scene d'azione davvero incredibili. Tuttavia, questo tipo di approccio che tende a dilatare i tempi narrativi oltre la sopportazione umana ha trasformato una serie animata d'azione e che tratta argomenti forti e molto maturi in uno stillicidio. Per potere ottenere questo effetto di dilatazione temporale vengono impiegati due espedienti distinti: il rilascio di pochi frammenti della storia a diversi mesi di distanza gli uni dagli altri e il tergiversare di taluni dialoghi, piuttosto prolissi e quasi del tutto inconcludenti.

La dilatazione temporale si è resa necessaria per sfruttare l'hype intorno a un manga ormai conclusa da tempo, ma si sta rivelando un'arma a doppio taglio. Perfino in questa Parte 3 possiamo notare un ritmo narrativo decisamente incostante: si passa da scene ricche di azione e dialoghi con riflessioni profonde e struggenti a dialoghi soporiferi, che non danno grandi informazioni e che, anzi, sembrano complicare anziché semplificare la comprensione delle vicende, dando così l'impressione di essere dei meri riempitivi. Inoltre, la struttura stessa di talune scene di combattimento risulta già vista nella serie stessa, deprivando queste scene di parte del loro fascino.

Conclusioni

L’Attacco dei Giganti Stagione Finale Parte 3 si presenta, in accordo con la serie, come un'opera spaccata a metà: la grande cura per l'aspetto visivo non ha una controparte narrativa. La frammentazione a cui è stata sottoposta la serie fin dall'inizio è stata portata all'estremo in questa stagione finale, massacrata e fatta letteralmente a pezzi solo per poterne sfruttare il successo più a lungo possibile. Questa operazione sta portando a risultati disastrosi, sotto il profilo narrativo.

Il racconto non solo è a singhiozzi, ma viene anche incredibilmente dilatato a causa dell'impiego di alcuni dialoghi fin troppo lunghi, per la loro inconsistenza, che spezzano il già precario ritmo narrativo, affossando così anche i rari sprazzi di coinvolgimento emotivo e analisi dei personaggi presenti nei dialoghi più riusciti.

Trovate L’Attacco dei Giganti Stagione Finale Parte 3, insieme alle stagioni precedenti della serie, qui su Cruncyroll, ma la visione è possibile solo se siete in possesso di un abbonamento Premium, oppure usufruendo del periodo di prova di 15 giorni.