L'Era Glaciale: le Avventure di Buck, recensione dello spin-off in arrivo su Disney Plus

Dopo 6 anni dall’ultimo capitolo del franchise è in arrivo su Disney Plus L'Era Glaciale: le Avventure di Buck.

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a cura di Valentina Savalli

Dopo ben 20 anni dal primo film e dopo 6 anni dall’ultimo capitolo del franchise, torniamo a parlare L’
Era Glaciale. Il 25 marzo 2022
, infatti, è in uscita su Disney Plus un nuovo capitolo spin-off che ci accompagnerà in un’esperienza glaciale davvero divertente intitolato L’Era Glaciale: le Avventure di Buck. Diretto da John C. Donkin e prodotto da Lori Forte, storica produttrice del franchise, questo lungometraggio d’animazione intrattiene grandi e piccini con un’avventura artica fuori dal comune e molto diversa rispetto agli altri titoli del franchise ai quali eravamo abituati

Una trama avventurosa

Ne L’Era Glaciale: le Avventure di Buck, i fratelli opossum Crash e Eddie si allontanano dal loro sgangherato branco per trovare il loro posto nel mondo ma, non essendosi mai distaccati dalla loro strana famiglia, finiranno per mettersi nei guai, rimanendo intrappolati sotto al ghiaccio nel Mondo Perduto, la caverna sotterranea abitata da dinosauri e altre creature. Il Mondo Perduto è un luogo pieno di pericoli: proprio per questo Ellie, la sorella mammut dei due agitatissimi fratellini mammiferi, aveva proibito loro di tornarci, ma i due opossum vengono fortunatamente salvati da una vecchia conoscenza, il loro amico Buck, il furetto paranoico con un occhio solo. 

Buck è l’eccentrico guardiano del Mondo Perduto: non solo protegge i dinosauri ma diventa anche una sorta di esempio per questo duo in cerca di guai. La vita di Buck, però, ruota attorno alla sopravvivenza del più forte e Crash e Eddie non sono certamente due tipetti in grado di provvedere a sé stessi. Fino a questo punto Buck ha condotto un’esistenza solitaria, ma dopo le non poco insistenti richieste dei due piccoli opossum, permette loro di unirsi a lui mentre tenta di fuggire dal antagonista principale del lungometraggio, una vecchia conoscenza di Buck che, spinto dalla vendetta, torna per impadronirsi del Mondo perduto.

Ne L’Era Glaciale: le Avventure di Buck i nostri protagonisti faranno anche delle nuove conoscenze con le quali faranno amicizia molto in fretta, arrivando persino ad apprezzare la propria intraprendenza e il proprio coraggio lontani da Manny, Ellie, Sid e Diego.

L’Era Glaciale: le Avventure di Buck, più comicità e più azione

Come anticipato nel paragrafo d'apertura, L’Era Glaciale: le Avventure di Buck si presenta in modo diverso rispetto agli altri film del franchise: se nei capitoli precedenti le storie narrate erano basate sulle avventure di Manny e gli altri protagonisti del branco, stavolta, trattandosi di uno spin-off, il vero protagonista è Buck, il quale con un intreccio di trama avvincente rende questo capitolo più comico e maggiormente avventuroso. Ovviamente anche le vicende che riguardano Crash e Eddie sono fulcro della narrazione ma, per la prima volta, il background di un personaggio secondario viene approfondito fino al punto di renderlo il protagonista indiscusso e, allo stesso tempo, appassionare lo spettatore, mettendo in secondo piano le vicende dei personaggi storici di questo franchise, ai quali ci siamo tanto affezionati in questi anni.

L’Era Glaciale: le Avventure di Buck, insomma, nei suoi 82 minuti di durata riesce a spronare lo spettatore a volerne sapere di più, merito di un ritmo serrato che non allenta la tensione ma anche di una narrazione avvincente e da una scrittura e adattamento dei dialoghi ben scanditi che non tralasciano particolari importanti.

L’edizione italiana vede anche il ritorno di due voci storiche come Claudio Bisio nel ruolo di Sid il bradipo e Leo Gullotta come voce di Manny che, per gli appassionati di questo franchise, è una sorta di ciliegina sulla torta. Una menzione speciale va necessariamente fatta alla caratterizzazione e umanizzazione dei personaggi e alle tematiche trattate: in questo lungometraggio si farà la conoscenza di nuovi personaggi che rendono il prodotto ancora più accattivante e con una vena di comicità più accentuata, sia per quanto riguarda gli “eroi” aiutanti che per gli antagonisti. Le tematiche prettamente famigliari, invece, riescono a far immedesimare sia gli adulti che i più piccoli, nonostante questo spin-off sia un prodotto per ragazzi, le vicende narrate non solo scatenano emozioni forti nello spettatore, ma fanno in modo di toccare nel profondo, essendo situazioni che, prima o poi, tutti attraversiamo nel corso della nostra vita.

L’unione fa la forza

Uno dei punti di forza di questo franchise è, ovviamente, l’umanizzazione dei personaggi che, anche nel caso di questo capitolo, rende le problematiche affrontate dal branco molto simili a quelle che tutti noi affrontiamo giorno dopo giorno nel corso delle nostre vite. Sebbene lo storytelling si discosti dalla storia principale dei protagonisti che abbiamo imparato a conoscere nei capitoli precedenti, ne L’Era Glaciale: le Avventure di Buck la tematica ricorrente è sempre quella dell’unione: uniti si è sempre più forti e pronti ad affrontare qualsiasi difficoltà in qualsiasi situazione, sia che si tratti di pericoli incombenti come dinosauri o villains che vogliono prevalere su di noi, sia nell’ambiente familiare. 

Un altro aspetto importante di questo lungometraggio è sicuramente la tematica dell’allontanamento dei più piccoli: quante volte è capitato di dover affrontare una situazione simile? Magari vedendo i propri figli o fratelli minori allontanarsi dal nido familiare, oppure la ricerca di indipendenza che tutti sentono crescendo, cercando disperatamente il proprio posto nel mondo. Ecco, questa è una delle caratteristiche di questo film che più ci è piaciuta perché, nel bene o nel male, tutti abbiamo attraversato, o attraverseremo, questa situazione di difficoltà immensa, perché si sa, allontanarsi o vedere qualcuno andare via provoca una sensazione di dolore che, allo stesso tempo, si tramuta in orgoglio, ci si sente fieri del percorso che noi stessi o qualcuno a noi caro sta intraprendendo. 

Il messaggio chiaro e ben rappresentato di questo film, sostanzialmente, è che i cambiamenti aiutano a definire ciò che siamo e che non è mai troppo tardi per intraprendere un percorso di crescita, specialmente se interiore, in particolar modo se questo cambiamento aiuta a capire chi vogliamo essere e quale direzione dare alle nostre vite.

Unica forte mancanza de L’Era Glaciale: le Avventure di Buck è sicuramente l’assenza di Scrat: sebbene le vicende dello sfortunato scoiattolo alle prese con la sua ghianda siano state concluse con il precedente capitolo del franchise, ammettiamo che i momenti esilaranti con protagonista questo personaggio avrebbero reso questo spin-off ancora più divertente. Gli intermezzi ironici di Scrat, avevano la funzione di spezzare e sdrammatizzare la pesantezza e la tensione che si veniva a creare nei momenti più drammatici e seri degli altri lungometraggi, responsabilità che questa volta è stata affidata soltanto ai protagonisti delle vicende.

Conclusioni

https://youtu.be/vHuhl0XndcE

In conclusione, insomma, se volete passare poco meno di un’ora e mezza in totale spensieratezza e leggerezza, sebbene siano trattati anche temi importanti e drammatici, vi consigliamo caldamente la visione de L’Era Glaciale: le Avventure di Buck che, vi ricordiamo, potete trovare dal 25 marzo 2022 su Disney Plus.

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