L'importanza della citazione di Sly Moore in Andor

In Andor la presenza di Sly Moore potrebbe essere un modo alternativo per mostrare l'Imperatore e la sua influenza.

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a cura di Manuel Enrico

L’universo di Star Wars si sta facendo nuovamente apprezzare grazie all’arrivo di Andor, la serie disponibile su Disney Plus, in cui viene raccontato il passato dell’agente ribelle interpretato da Diego Luna in Rogue One (2016). Scopo della serie, come più volte dichiarato dalla showrunner Tony Gilroy, è presentare ai fan del franchise una diversa prospettiva dell’Ascesa dell’Impero, il ventennio intercorso tra la caduta della Repubblica vista in La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza. Una volontà autoriale che porta anche a fare riferimenti mirati alla continuity della saga, tanto che la menzione in Andor di Sly Moore porta a chiedere se nella serie avremo modo di vedere anche Sheev Palpatine, l’Imperatore in persona.

In Andor la presenza di Sly Moore potrebbe essere un modo per mostrare l'Imperatore

Dettaglio che può esser sfuggito, considerato che la menzione di Sly Moore è stata inserita in un dialogo che riguarda proprio la progressiva costruzione della nuova vita sociale scaturita con l’insediamento dell’Impero. Sly Moore è una presenza che i fan della saga hanno visto inizialmente in L’Attacco dei Cloni e poi in La Vendetta dei Sith, dove è stato evidente come questa umbarana sia particolarmente vicina a Palpatine. Nel Canon, viene spiegato come Sly Moore fosse la più fidata collaboratrice di Palpatine quando era ancora Cancelliere, contribuendo a consolidare la sua posizione con ogni mezzo, compreso il ricatto per ricondurre a più miti consigli anche i senatori avversi a Palpatine. Una missione che Sly Moore ha realizzato tramite l’intimidazione ma anche sfruttando i suoi latenti poteri della Forza, manipolando coloro che non si allineavano alle decisioni di Palpatine.

Quando nel quarto episodio di Andor viene nominata Sly Moore, invitata a cena da Perrin Fartha, marito di Mon Mothma, è evidente come la sua presenza possa rappresentare un rischio per l’attività di Mothma come leader della futura ribellione, considerato che è ancora una senatrice. Non a caso, è proprio la menzione di Sly Moore a far emergere un’evidente inquietudine in Mon Mothma, che non può fare a meno di sentire questa presenza come una minaccia.

La saga si è quasi sempre concentrata su un aspetto particolare dell’ascesa di Palpatine, ossia la sua corruzione di Anakin Skywalker, ma è implicito che oltre a questo era necessario anche un intenso lavoro dietro le quinte, nel regno della politica. Se produzione come le serie animate hanno preferito calarsi in una narrazione che fosse più vicina all’aspetto eroico della saga, Andor tende ad abbandonare questo concetto per spingersi nelle zone d’ombra che caratterizzano questo periodo, un intento che può vedere proprio nella presenza di personaggi come Sly Moore un valore aggiunto. Nel periodo in cui è ambientato Andor, sappiamo che Sly gode ancora una di posizione di prestigio all’interno dell’entourage di Palpatine, mentre sembra che negli anni della Ribellione questa importanza vada calando, come appurato anche nella recente serie a fumetti La Guerra dei Cacciatori di Taglie.

Considerato come nella Trilogia Prequel difficilmente abbiamo visto Palpatine senza Sly Moore al suo fianco, è implicito chiedersi se in Andor avremo modo non solo di vedere nuovamente il personaggio, ma se una sua eventuale presenza possa rivelarsi un meccanismo narrativo per portare nella serie anche Palpatine.

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