Love Emotion Theory 1, recensione: ciò che risiede nel cuore

La nostra recensione di Love Emotion Theory, un BL dalla stessa autrice di Derail!

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a cura di Beatrice Villa

Aiba Kyoko ritorna dopo Derail (leggete la nostra recensione a questo articolo) a regalarci una storia traboccante d’amore tra due ragazzi, questa volta arricchita da un po’ di soprannaturale. Si tratta di Love Emotion Theory, nome originale Renai Kanjōron, pubblicato in Giappone per la prima volta nel 2020 dalla casa editrice Libre Shuppan. Una storia particolare, un amore quasi nato per gioco, due ragazzi completamente agli antipodi, che  scoprono piano piano che cosa risiede nel cuore dell'altro.

Piacermi? Ma certo! Ecco perché mi sono sentito strano fin dal nostro primo incontro. Più scacciavo la sua immagine dalla mente e più tornava insistente. Per di più l’ho accolto in casa come se non fosse niente, quando a malapena faccio entrare i miei genitori! Per non parlare del dolore fisico che provo quando lo vedo andare via!

Love Emotion Theory 1: vuoi farmi da cavia?

Ryoma ha ventisette anni, è un ragazzo bello, affascinante, dotato di un potere particolare: è in grado di vedere le emozioni delle altre persone. Letteralmente. Per questo lavora come “fidanzato in affitto”, utilizzando al meglio il dono che possiede fin dalla nascita. Dono, però, che gli ha anche causato molto dolore. Infatti, quando le persone scoprono che è in grado di leggere il loro cuore, lo allontanano, con una faccia diffidente e disgustata. La sua vita cambia completamente quando un giorno salva da una rapina un ragazzo di nome Nodoka, il quale è circondato da una strana foschia nera. Per la prima volta nella sua vita Ryoma non è in grado di decifrare le emozioni di una persona. Che cos'è quella strana foschia? Ryoma è curioso, perciò decide di avvicinarsi al ragazzo, che scopre essere uno studente di psicologia interessato a comprendere le emozioni altrui.

Per questo, quando Nodoka scopre le capacità di Ryoma, gli chiede di essere la sua cavia. In particolare sta svolgendo delle ricerche sulla sinestesia e per lui Ryoma è l’incarnazione di questo concetto. Insomma, Nodoka è a dir poco eccitato di avere scovato un gioiello come Ryoma! Ma la cosa cade a fagiolo anche per Ryoma. Lui stesso è curioso di quell'ombra scura che circonda il ragazzo e questa sua inaspettata proposta gli dà la possibilità di analizzarla più da vicino. Quello che però i due ragazzi non si aspettavano è che la vicinanza potesse sfociare in qualcosa di più complicato di un semplice esperimento di psicologia. Riuscirà Ryoma a venire a capo del mistero della foschia nera? E se questa non fosse altro che un turbinio di emozioni destinante a evolversi in amore?

Love Emotion Theory 1: una storia ben scritta che però manca d'impatto

Love Emotion Theory è una storia ben costruita, anche se ci mette un po’ a ingranare. L’elemento soprannaturale è quello che fa da portante all’intera trama, interessante poi il fatto che la mangaka usi la nube nera come metafora di un mix di emozioni che ancora non hanno un nome. Nodoka è infatti un ragazzo che non sa ancora gestire le sue emozioni, che si presentano in lui come una matassa nera, il che lo rende davvero carino e innocente. Nodoka infatti studia psicologia proprio per comprendere le emozioni umane, quelle delle altre persone ma anche le proprie, che si palesano in lui sotto forma di questa matassa nera senza forma.

La storia in sé è molto dolce, proprio grazie all'innocente desiderio di Nodoka di comprendere ciò che risiede nell'animo delle persone. Talvolta ci appare come un bambino spaurito. Il rapporto tra i due protagonisti si evolve molto velocemente e ben presto Ryoma comprende che ciò che spinge Nodoka ad avvicinarlo è un sentimento d'amore, anche se il ragazzo non lo ha ancora realizzato.

Dall'altra parte abbiamo Ryoma, un ragazzo che sa quello che vuole, deciso e passionale, ma che è rimasto troppe volte scottato proprio a causa del suo potere. Quando incontra Nodoka è preparato alla solita reazione negativa, a uno sguardo carico di disgusto, ma rimane scioccato dal fatto che Nodoka voglia invece avvicinarsi a lui proprio per la sua capacità di leggere le emozioni. Di certo il loro sembra un incontro voluto dal destino.

Da questo momento la storia si evolve velocemente, le distanze tra i due diminuiscono progressivamente fino a quando tra di loro non nasce l'amore ed è allora che l'esperimento finisce, diventando qualcosa di tangibile e di reale. Finalmente Nodoka  è in grado di comprendere ciò che prova e i sentimenti di Ryoma. Vuole stare con lui e non può negare l'amore che prova per il ragazzo. Love Emotion Theory è una storia che prende il lettore fin da subito, ma poi perde, come se mancasse qualcosa e sembra quasi che l'amore che nasce tra i due protagonisti sia qualcosa di forzato, almeno all'inizio. L'inserimento dell'elemento soprannaturale è davvero accattivante, ma di fatto non è stato utilizzato al meglio. Love Emotion Theory non riesce a discostarsi da tutti gli altri manga BL.

Qualche informazione in più sul manga

I disegni di Aiba Kyoko sono molto belli, dalle linee marcate e sensuali che ricordano però moltissimo una storia shoujo, soprattutto per gli sbrilluccichii e l'atmosfera fluffy e da sogno che si viene a creare tra i due protagonisti. Ci sono troppi dettagli che riempiono le tavole in maniera ridondante, ad esempio i cuori che volteggiano intorno a Nodoka quando finalmente riconosce il sentimento d'amore che prova per Ryoma sono eccessivi.

L’edizione che ci presenta Planet Manga ricorda molto quella di un libro romantico, in particolare il retro della sovraccoperta, sulla quale troviamo tutti gli elementi principali della storia a partire dal colore rosso, predominante e simbolo dell’amore e i cuori, che Ryoma scorge intorno a Nodoka quando il ragazzo riconosce il sentimento che prova per lui. Nella prima pagina troviamo una stupenda immagine a colori dei due protagonisti mentre alla fine il commento dell'autrice.