Low Memory – Escape Tales: la recensione

Low Memory – Escape Tales, è un gioco di carte ideato da Jacub Caban e Bartosz Idzikowski che simula una escape room. È disponibile per la vendita da settembre 2020 ed è pubblicato da MS Edizioni sotto copyright lockme, escape-tales.com e board&dice.

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a cura di Japo Orbo

Low Memory – Escape Tales di MS Edizioni non è solo una escape room: è una storia avvincente durante la quale dovranno essere risolti degli enigmi.

La mattina seguente Elizabeth si sveglia sul divano con un mal di testa insopportabile. La stanza è sottosopra come se fossero entrati dei ladri. Non riesce a ricordare nulla della giornata di eri, cosa può essere successo? Elizabeth decide di utilizzare l’analizzatore di ricordi… ma tutto ha un prezzo.”

(dal retro della scatola)

NB: questa recensione, data la natura del gioco, è totalmente spoiler-free. Può essere letta senza timore.

Cos’è una escape room?

Un’escape room è un gioco di logica e indovinelli nel quale i partecipanti dovranno cercare una “via di fuga” da una stanza allestita secondo uno specifico tema. Di norma il tempo messo a disposizione ai concorrenti è di un’ora durante la quale dovranno essere superati enigmi e rompicapo e sarà necessario interagire con l’ambiente. Low Memory – Escape Tales però prende le distanze da questa modalità “di base” e propone una “escape tales” caratterizzata da punti salienti e originali.

La cornice narrativa a bivi

In Low Memory – Escape Tales sono gli enigmi a servire alla storia e non viceversa. La cornice narrativa presenta dei momenti topici in cui i giocatori (o il giocatore) potranno fare delle scelte duali. Tali scelte, corredate da ricordi che ben presto verranno accumulati, stabiliscono la progressione della storia lungo struttura ad albero della trama. Ben dodici finali diversi sono possibili e la storia è ricca di colpi di scena e adeguatamente scritta per il target del prodotto. In Low Memory – Escape Tales i giocatori affronteranno ben tre diverse storie intrecciate fra loro.

All night long

Low Memory – Escape Tales prevede che il gioco possa essere “salvato” semplicemente conservando carte e segnalini, e quindi completato in momenti diversi. Ciascuna storia (delle tre comprese nella scatola) occuperà almeno due ore, portando la durata di questi titolo arriva a sei ore, anche nove, sulla base della rapidità posseduta nel risolvere i diversi indovinelli, enigmi e giochi matematici presenti. Se una delle critiche intrinseche alle escape room da tavolo è la possibilità di “usarle” una sola volta o in una sola “run”, Low Memory – Escape Tales offre un interessante compromesso. Per un prezzo accessibile il titolo garantisce almeno tre serate di divertimento o un'intera nottata di enigmi. A conti fatti si tratta di un’ottimo rapporto qualità / durata / prezzo.

Carte, segnalini, location e paragrafi

Low Memory – Escape Tales propone un libro della storia (diviso in paragrafi) come cornice narrativa. Sulla base delle zone esplorate e “attivate” sulla mappa dovrà essere letto ad alta voce uno specifico paragrafo. Il paragrafo a sua volta, narrativa a parte, dirà quali carte pescare o scartare. Sulle carte è presente un disegno (spesso raffigurante l’enigma stesso) o un indizio rilevante e il riferimento alla pagina web di MS edizioni su cui sarà necessario inserire la soluzione all’enigma. Nella specifica pagina online è possibile sapere quante carte i giocatori devono trovare per risolvere l’enigma (di solito da una a tre) ed eventualmente aprire una tendina dedicata agli “indizi richiesti”. Qualora un gruppo di giocatori non riesca a risolvere l’enigma questi indizi extra aiutano a rimettersi sulla giusta carreggiata. Non è possibile giocare a Low Memory – Escape Tales senza una connessione ad internet.

La forza degli indizi

Gli indizi online offrono diversi livelli (progressivi) di informazione prima parziale e poi totale. Il primo indizio di norma è basico e relativamente utile, il secondo instrada verso la soluzione, il terzo è la soluzione vera e propria, scritta spesso in modo chiaro. Se anche con il terzo indizio non è possibile procedere il bottone “leggi la risposta” accorrerà in aiuto.

La difficoltà degli enigmi

Gli enigmi hanno delle difficoltà variabili, non necessariamente progressive. Alcuni daranno sicuramente del filo da torcere anche ai giocatori esperti. Qualche enigma si connota per essere più originale o meglio riuscito di altri. Il gusto personale, la resistenza alla frustrazione e la capacità di fare brainstorming sono fra le variabili che influenzeranno la percezione positiva dell’enigma appena superato.

La meccanica di base

In Low Memory – Escape Tales i giocatori dovranno osservare attentamente l’immagine di un ambiente, interagire con esso decidendo quali azioni spendere (e in che sequenza) al fine di scovare gli enigmi e/o le carte necessarie per superarli. Ogni volta che tali gettoni “azione” finiscono è necessario pescare una cara stress che offre un nuovo contenuto narrativo ma che, al costo di nuovi segnali azione, può costringere a scartare carte “frammento di memoria” previamente ottenute.

Leggi, pesca, metti

La meccanica di Low Memory – Escape Tales è semplice e intuitiva ed è quasi possibile non leggere il regolamento (comunque molto chiaro e rapido) ed imparare a giocare con il primo tutorial. Una regola però, frequentemente dimenticata è fondamentale: se, esplorato un ambiente, ai giocatori rimangono segnalini azione essi verranno conservati anche nell’ambiente successivo.

Leggere il paragrafo, pescare le carte relative, aprire il sito, posizionare i segnalini risulta una sequenza facile seppur  leggermente più complessa rispetto alle "classiche" escape room da tavolo composte unicamente da mazzi di carte da girare. Anche i giocatori alle prime armi, dopo qualche momento di rodaggio, saranno in grado di affrontare senza problemi il prodotto.

Osservare, ragionare e calcolare grazie alle illustrazioni

Molti degli enigmi incontrati prevedono che le carte vengano osservate con attenzione. Per questo motivo nel caso affrontiate il gioco in un nutrito numero di giocatori vi consigliamo di disporre al meglio la loro posizione in modo che tutti abbiano una buona visuale sui materiali presenti sul tavolo. Le illustrazioni e i disegni degli ambienti risultano a tratti poco Cyberpunk (si tornerà presto su questo punto) e immersivi (a differenza dell’ottima immagine di copertina) ma hanno il pregio di essere facili da interpretare e ricchi di dettagli.

L’ambientazione Cyberpunk

Il retro di copertina dichiara che Low Memory – Escape Tales è ambientato in un distopico futuro cyberpunk”. Nella prima storia questa ambientazione si fa fatica a sentire, e forse il gioco sembra virare maggiormente verso un'ispirazione distopica alla “Black Mirror”. Successivamente la storia diventerà maggiormente cyberpunk, anche in virtù di alcuni temi trattati. Se il padre del movimento narrativo Cyberpunk è il geniale William Gibson, usando questo mostro sacro come termine di paragone (un poco impunemente, ma tant’è) Low Memory – Escape Tales non ne esce affatto male: le tre storie omaggiano ad esempio la struttura a scatola cinese dei romanzi di Gibson. Ovviamente manca l’aspetto visionario e innovativo del famoso autore, dato che Low Memory – Escape Tales ci propone in salsa escape room stereotipi classici del genere.

Il nuovo e il vecchio

Low Memory – Escape Tales è il secondo gioco della collana e segue “Il Risveglio”. Se “Il Risveglio” era maggiormente onirico ed horror e alle volte la storia sembrava adattarsi alla necessità di trovare un nuovo enigma, qui, al contrario, gli enigmi aiutano la storia e sono logicamente inseriti in essa e "ben ambientati". Si tratta di un importante miglioramento che favorisce l’immersività e garantisce alla collana, già buona, un ulteriore risultato d’eccellenza.

Conclusioni

Low Memory – Escape Tales è una ottima e lunga escape room “da tavolo” con enigmi divertenti e fattibili soprattutto da piccoli gruppi di giocatori più esperti. Per tutti gli altri aspiranti “escaper” indizi e soluzioni sul sito di MS Edizioni possono cavare d’impiccio. Gli aspetti narrativi a bivi, che ricordano quasi un librogame, sono originali e divertenti, così come interessante è la storia raccontata. MS Edizioni propone con la solita cura profusa nel suo lavoro un ottimo titolo, ben tradotto e con una componentistica molto curata.

I materiali

Le dimensioni della scatola sono perfette per il contenuto e il prezzo, le carte hanno una buona grammatura, sono telate e per l’utilizzo che se ne farà non devono essere imbustate o protette. L’illustrazione di copertina attira lo sguardo ed è ben fatta. Meno entusiasmanti, seppure chiare ai fini del gioco, le illustrazioni sulle carte / dedicate agli ambienti.

Gioco indicato per

Low Memory – Escape Tales è indicato per giocatori mediamente esperti, che hanno già superato con successo escape room dal vivo o da tavolo, un minimo alfabetizzate al mondo dei boardgames. Low Memory – Escape Tales potrà essere apprezzato anche da chi è alle prime armi ed è un’ottima portata d’apertura utile per appassionare, ma in questo caso necessita di un gruppo affiatato e resistente alla frustrazione soprattutto negli enigmi più difficili e belli.