Lucca Changes: Virtual Photography e Game Art made in Italy

A Lucca Changes si parla di Game Art e Virtual Photography, nuovi fenomeni dell'arte contemporanea del XXI secolo legati ai videogiochi.

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a cura di Silvio Mazzitelli

Uno dei primi incontri andati in streaming durante Lucca Changes è stato dedicato alla Game Art, con la conferenza "L’arte in gioco – Game Art degli artisti digitalisti italiani" ossia una delle arti contemporanee del XXI secolo che derivano dal videogioco. A presentare l’evento sono stati Debora Ferrari e Luca Traini, due veterani che dal 2008 diffondono la Game Art in Italia curando anche diverse mostre legate al fenomeno. In 10 anni hanno infatti portato diverse mostre nei musei più importanti d’Italia, come ad esempio la mostra Neoludica portata alla Biennale di Venezia e le mostre dedicate ad Assassin’s Creed portata anche a Lucca nel 2014 con una mostra a Villa Bottini e nel 2017 con una mostra dedicata Assassin’s Creed Origins tenuta nei sotterranei della città. Altra importante mostra dedicata al videogioco di Ubisoft è la mostra Assassin’s Creed Art (R)evolution arrivata anche al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano.

Il focus della conferenza è stato soprattutto sugli artisti italiani che ormai da anni si distinguono in questi contesti virtuali, creando spesso vere e proprie opere d’arte digitali, con anche diverse pubblicazioni, molte curate proprio da Debora Ferrari e Luca Traini, dedicate a questo nuovo fenomeno nato da poco più di una decina di anni ormai. Sono stati davvero tanti gli artisti nominati, che hanno dato prova delle loro abilità sia come omaggi a titoli storici, che come veri e propri lavori come ad esempio i fumetti ufficiali di Assassin’s Creed realizzati pienamente con strumenti digitali.

La Virtual Photography

Un grande focus della conferenza è stato dedicato alla Virtual Photography, un nuovo fenomeno nato negli ultimi anni grazie all’introduzione della “Photo Mode” in molti videogiochi. Grazie a questa modalità i giocatori possono diventare fotografi, grazie agli strumenti virtuali in cui si ha una vera e propria macchina fotografica virtuale, con tutte le opzioni del caso, per fotografare gli ambienti tridimensionali presenti nei videogiochi.

A parlare di questo nuovo fenomeno artistico è intervenuto il virtual photographer Cristiano Bonora, mostrando alcuni scatti fatti da lui, e dal collega Emanuele Bresciani, in alcuni famosi titoli, come The Last of Us 2, Marvel’s Spider-Man e Ghost of Tsushima.

Cristiano Bonora ha dunque parlato del ruolo del virtual photographer, che sfrutta gli elementi virtuali per creare degli scatti che si possono considerare come delle vere e proprie opere d’arte digitali, in cui si vede il tocco di un vero fotografo che conosce le basi di questo mestiere anche se può sfruttare soltanto gli strumenti dati dal videogioco in questione.

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