Lucca Comics & Games 2019: abbiamo incontrato Chris Pramas e parlato di The Expanse RPG

Grazie a Wyrd Edizioni abbiamo potuto intervistare Chris Pramas di Green Ronin Publishing e parlare del gioco di ruolo di The Expanse.

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a cura di Davide Vincenzi

Gli amici di Wyrd Edizioni, che da sempre pubblicano giochi di ruolo di caratura decisamente importante, hanno invitato come ospite a questa edizione 2019 di Lucca Comics & Games Chris Pramas di Green Ronin Publishing, una figura cardine nel mondo del gioco di ruolo.

Oltre al suo ruolo come fondatore e presidente della casa editrice Green Ronin Publishing, Chris Pramas è infatti noto come autore della seconda edizione di Warhammer Fantasy Roleplay e per il gioco di ruolo di Dragon Age, tratto dall’omonima saga di videogame di BioWare. È stato anche creative director per Wizards of the Coast, dove ha lavorato su Dungeons & Dragons, e per Flying Lab Software, e ha scritto una serie di saggi sulla guerra nel genere fantasy per Osprey Publishing.

Sotto la sua guida, Green Ronin Publishing ha pubblicato tutta una serie di giochi di ruolo molto apprezzati dagli appassionati, tra i quali citiamo The Expanse Roleplaying Game (tratto dai celebri romanzi della saga fantascientifica The Expanse, da cui è stata tratta anche una serie TV di successo), Mutants & Masterminds (edito in Italia da Kaizoku Press), “Modern AGE”“True20” e “Blue Rose” (entrambi pubblicati in Italia proprio da Wyrd Edizioni).

Per il prossimo anno, Green Ronin ha annunciato la pubblicazione del gioco di ruolo de La Quinta Stagione, basato sulla trilogia de La Terra Spezzata di N.K. Jemisin (di cui potete leggere la nostra recensione del primo romanzo), vincitrice del prestigioso premio Hugo.

E proprio il gioco di ruolo di The Expanse è stato il fulcro attorno a cui si è sviluppata la presenza di Chris Pramas presso lo stand di Wyrd Edizioni, la casa editrice italiana ha infatti annunciato l’imminente localizzazione del titolo in questione, che vedrà la luce nel 2020, non si sa ancora se per mezzo di un Kickstarter o direttamente in versione retail.

Grazie a Wyrd Edizioni abbiamo potuto porre qualche domanda a Chris Pramas, ecco ciò che ha risposto alla nostra intervista.

Salve Chris e grazie per il tempo che ci dedichi. La notizia della localizzazione in italiano di The Expanse Roleplaying Game è una notizia che non può che fare felici tutti gli appassionati di gioco di ruolo e della saga di The Expanse, puoi darci qualche informazione sul gioco? Che sistema usa?

The Expanse Roleplaying Game è mosso dall’Adventure Game Engine, il motore di gioco che avevamo creato per il gioco di ruolo di Dragon Age. Poiché ha riscosso un notevole successo, lo abbiamo ulteriormente sviluppato per creare il GDR Fantasy Age, quindi opportunamente modificato per utilizzarlo in ambientazioni moderne per il gioco di ruolo Modern Age. Ora l’abbiamo sottoposto a piccoli aggiustamenti per renderlo idoneo a un gioco sci-fi e quindi usato per The Expanse.

Il motore di gioco utilizza un sistema basato su tre dadi a sei facce (più gli opportuni modificatori) contro un target number che indica la difficoltà della prova. Uno dei tre dadi, inoltre, è di colore diverso ed è chiamato dado stunt; è questo dado che consentirà ai personaggi di compiere azioni particolari e cool.

Prima di continuare a parlare di The Expanse Roleplaying Game, siamo curiosi di saperne di più sul gioco di ruolo di Dragon Age, avendone amato i videogame. Com’è stato realizzare un GDR carta e penna mutuandolo da un videogioco?

È stato piuttosto semplice. Ho potuto interfacciarmi direttamente con i ragazzi di BioWare, la software house autrice del videogioco, che mi hanno dato completa carta bianca nella realizzazione del gioco di ruolo, poiché i due media sono estremamente diversi e non avrebbe dato buoni risultati cercare di trasporre il videogioco pari pari.

Quali personaggi è possibile interpretare in The Expanse? Terrestri, Marziani, Cinturiani o il gioco si focalizza particolarmente su una di queste tre fazioni?

È possibile giocare con tutte e tre le fazioni, del resto l’equipaggio della Rocinante, protagonista dei romanzi, è formato proprio da personaggi provenienti da tutte e tre le fazioni. L’ambientazione del gioco di ruolo si posiziona cronologicamente tra il primo e il secondo romanzo della saga, quando si conosce già dell’esistenza della protomolecola ma non è ancora al centro di tutto. Le espansioni del gioco aggiungeranno nuove informazioni e faranno andare avanti la cronologia e la narrazione, che seguirà quella dei romanzi di The Expanse già usciti e proseguirà con il rilascio di nuovi libri.

Quali sono state le maggiori sfide che hai dovuto affrontare nello sviluppo del gioco di ruolo di The Expanse?

Non ho avuto particolari difficoltà, anzi sono stato aiutato dal fatto che gli autori dei romanzi, Daniel Abraham e Ty Franck (che scrivono sotto lo pseudonimo di James S. A. Corey) sono entrambi giocatori di ruolo e che i romanzi stessi sono nati da una loro campagna di gioco. Ciò emerge chiaramente leggendo i libri: solitamente, in un romanzo i protagonisti sono uno o due, qui invece troviamo un intero party di personaggi, proprio come in una campagna di gioco di ruolo.

Nello sviluppo del gioco, però abbiamo dovuto in effetti superare un piccolo scoglio. Avendo noi ottenuto la licenza di The Expanse relativa esclusivamente ai romanzi, abbiamo dovuto prestare moltissima attenzione affinché ogni elemento presente nel gioco, ad esempio uniformi, armi, design delle astronavi e così via, non fosse affatto simile a quanto presente nella serie TV.

Qual è stata la motivazione della scelta di questa IP come ambientazione per un gioco di ruolo Green Ronin Publishing?

Oh, semplice, perché ci piace! Sono un appassionato della serie di romanzi – e anche della serie TV – e quando ho saputo che sarebbe stata realizzata una serie TV mi sono mosso immediatamente, prima che il costo dei diritti schizzasse alle stelle (ride). Inoltre, gli autori dei libri avevano pubblicato un Tweet in cui chiedevano alle varie case editrici di farsi avanti, se qualcuna fosse stata interessata pubblicare un gioco di ruolo basato su The Expanse, così, semplicemente, mi sono fatto avanti.

Il fatto che loro fossero giocatori di ruolo ha reso facile anche portare avanti le trattative in merito ai diritti e al loro costo.

The Expanse Roleplaying Game è stato pubblicato attraverso una campagna Kickstarter. È stata una scelta obbligata dall’attuale situazione del mercato del gioco di ruolo o avete avuto altre ragioni?

Abbiamo semplicemente pensato il metodo del Kickstarter garantisse i migliori risultati. Pochi dei nostri prodotti escono attraverso il crowdfunding, ma The Expanse era un titolo di alto profilo e Kickstarter permette di avere al contempo sia la raccolta di importanti fondi sia tutto il marketing legato alla campagna.

Inoltre, abbiamo lanciato il Kickstarter proprio nel momento in cui la serie TV era stata cancellata facendo insorgere i fan e ne abbiamo sfruttato tutto il volano annunciando il gioco di ruolo di The Expanse.

Data la tua lunghissima esperienza nel campo dello sviluppo dei giochi di ruolo, com’è cambiato nel tempo l’approccio al game design?

L’approccio al game design è cambiato notevolmente, quando ero più giovane, ad esempio, cercavo di sviluppare sistemi di gioco complessi e articolati, ora invece si cerca di creare motori più snelli e semplici. Ciò è anche una conseguenza di come si è mosso il mercato e dell’afflusso di un gran numero di nuovi giocatori, soprattutto grazie alla quinta edizione di Dungeons & Dragons: i giochi sono più semplici per avvicinare i giocatori più giovani, questo grande afflusso di nuove leve rappresenta una grande opportunità per tutti gli editori. La sfida è quella di attirarli e far sapere loro che esiste un intero mondo di giochi al di fuori di D&D e che si perdono molte possibilità se si fossilizzano solo su un prodotto.

Quello che mi fa sorridere è che molti sviluppatori all’epoca si lamentarono di come il d20 system si fosse di fatto imposto come sistema utilizzato da molti per la realizzazione di prodotti e come questo comportasse una minore creatività in quanto a motori di giochi; ora quelle stesse persone sviluppano solo prodotti Poowered by The Apocalypse.

In ogni caso, per quanto mi riguarda, rispetto a una volta ora quando sviluppo un GDR cerco di trovare un buon equilibrio tra narrazione e meccaniche.

Quello che stiamo vivendo è un periodo molto interessante nella storia del gioco di ruolo, come vedi questa grande rinascita? C’è il rischio che il mercato collassi su sé stesso visto l’alto numero di giochi in continua uscita?

La situazione è piuttosto strana. Se nel 1979, quando iniziai a giocare a D&D, mi avessero detto che delle star di Hollywood si sarebbero un giorno vantate di essere giocatori di ruolo, non ci avrei creduto. La cosa assurda è che queste persone guadagnino di più, facendosi riprendere mentre giocano, di chi ha sviluppato il titolo a cui stanno giocando. È quasi paradossale. Detto questo, dunque, non ho la minima idea di come questa situazione possa evolvere, e di conseguenza il mercato.

Green Ronin Publishing si è aggiudicata anche la licenza per il gioco di ruolo de La Quinta Stagione, quali indiscrezioni puoi rivelarci? Puoi dirci qualcosa sulla data di uscita prevista?

Posso dirti che il gioco di ruolo de La Quinta Stagione utilizzerà un motore di gioco vecchio di una decina d’anni. Le meccaniche, riviste e adattate, saranno quelle che utilizzammo per il gioco di ruolo A Song of Ice and Fire Roleplaying, basato sull’ambientazione de Il Trono di Spade. Non posso ancora dire nulla, invece, riguardo alla data di uscita prevista.

Grazie Chriss per il tempo che ci hai dedicato!

Grazie a te e alla prossima!