Lucifer 1 – Il Diavolo sulla Soglia: la recensione

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Un ritorno alle opere a fumetti che hanno fatto la storia, quello di Panini DC Italia con DC Black Label, che riporta sugli scaffali quel Lucifer 1 – Il Diavolo sulla Soglia a cui Mike Carey ha dato vita attraverso l’evoluzione del Lucifer ideato da Neil Gaiman sulle pagine di Sandman. La serie a fumetti Lucifer della fu Vertigo (da cui ha tratto ispirazione l’omonima serie TV Netflix, benché se ne discosti ampiamente) si fonda sull'architettura di un intero universo narrativo a partire dalla figura dell’angelo decaduto per eccellenza, che vive adesso un’esistenza terrena come proprietario di un piano-bar a Los Angeles.

Con il volume recentemente pubblicato è possibile ripercorrere dunque le vicende di Lucifer Morningstar, a partire dal primo arco narrativo ideato da Carey nel 1999 sulle pagine di The Sandman Presents: Lucifer (nei capitoli da 1 a 3), affiancato da Scott Hampton per le illustrazioni. Con il secondo arco narrativo Mike Carey prosegue le avventure dell’Astro del mattino con La Lettura delle Sei Carte in compagnia di Chris Weston, all'interno dei capitoli da 4 a 6. Chiude il trittico il settimo capitolo con il racconto Nata con i Morti, illustrato invece da Warren Pleece: storie legate tra di loro da un filo sottile che tuttavia getta solide basi per vicende che promettono interessanti sviluppi. Qui la nostra recensione di Lucifer Vol.1 – Il Diavolo sulla Soglia.

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Di desideri, tarocchi e fantasmi: Lucifer 1 – Il Diavolo sulla Soglia

Il millenario dominio di Lucifer all'Inferno è giunto al termine. L’Astro del mattino ha deciso di passare il testimone a qualcun’altro che possa mandare avanti il regno delle fiamme eterne, mentre lui può condurre un’esistenza più pacifica sulla Terra, come proprietario di un piano-bar a Los Angeles chiamato Lux. La vita del signore oscuro, però, non può certo essere tranquilla per sempre e ad attenderlo vi è una nuova impresa. Il Paradiso stesso lo incarica infatti di porre fine alla minaccia che sta dilagando nel mondo: un’entità misteriosa che esaudisce qualunque desiderio espresso dagli uomini. Ad accompagnarlo nel viaggio che lo conduce fino alle origini del mondo, la giovane di origini navajo di nome Rachel Begai, che scoprirà quali sono le conseguenze del credere alla parola data dal Diavolo in persona.

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Anche Lucifer, tuttavia, deve pagare un prezzo, imposto con l’inganno dalle Sfere Celesti. E per scoprire qual è il suo pedaggio si reca a St. Pauli dove, in mezzo a un’umanità ribollente e affamata fatta di naziskin, prostitute, minoranze etniche e cabaret, richiede la lettura dei Balanos, i tarocchi creati dall'angelo in incognito Melanos. Mentre i tarocchi si ribellano al loro creatore generando il caos in città, a Lucifer viene fatta una predizione: presto il suo cammino incrocerà quello di una bambina che avrà bisogno del suo aiuto. Nonostante la sua natura, Lucifer si troverà infatti ad affiancare Elaine, una ragazzina in grado di comunicare con gli spiriti dei defunti, impegnata a scoprire chi ha causato la morte della sua migliore amica Mona.

Chi è Lucifer

Il Lucifero che popola il mondo dei fumetti DC, introdotto per la prima volta da Neil Gaiman nella serie Sandman, non è di certo la bestia infernale che da sempre immaginiamo. Mike Carey afferra così il filo dell’idea lanciata da Gaiman, lo stringe saldamente e con esso intesse l’arazzo di un mondo il cui centro  è un Lucifer carismatico, magnetico, dal passato angelico (non dimentichiamo che si tratta pur sempre dell’angelo caduto cacciato dal Paradiso) riconoscibile nella sua figura androgina e impeccabile. Lucifer 1 – Il Diavolo sulla Soglia è perciò un volume imprescindibile per poter avvicinarsi a un protagonista fumettistico tanto innovativo e dal forte ascendente, al quale la definizione di antieroe calza forse troppo stretta. Lucifer Morningstar spinge e tira, tesse e disfa, potrebbe aiutarti ed esaudire i tuoi desideri ma non farà mai nulla che non rientri nei suoi personali interessi, sempre al di sopra del bene e del male.

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L’immagine a figura intera che emerge del cosiddetto Astro del mattino già in Lucifer 1 – Il Diavolo sulla Soglia, è infatti quella di un personaggio dedito alla conquista del libero arbitrio, slegato sia dalle catene che lo tenevano ancora all'Inferno, sia dalla volontà divina che tenta di imporre il suo ordine dall'alto del Paradiso. Con la narrazione delle vicende che lo vedono coinvolto, Mike Carey dipinge un uomo (perché mai il Diavolo è stato così vicino alla sua umanità) teso verso la libertà: di scegliere, di sbagliare, di autodeterminarsi. Un individuo sovversivo la cui figura ispirata a quella eterea di David Bowie incarna anche il “Rebel, rebel” del celebre singolo, vero inno alla libertà e all'emancipazione.

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E se il Duca Bianco ha prestato le sue fattezze androgine e diafane a questo Lucifero senza zoccoli né corna, i capitoli contenuti in Lucifer 1 – Il Diavolo sulla Soglia rievocano le trame e le atmosfere di quell'altro personaggio infernale che è il Constantine di Hellblazer, che pure deve i suoi lineamenti a un altro astro della musica, Sting. L'ispirazione di Mike Carey sembra essere quella dei primi Hellblazer con la run di Jamie Delano: la narrazione è cupa e poetica, presa tra l'ineluttabilità di forze superiori e sovrannaturali e la decadente fragilità della quotidianità umana. In questo, Lucifer 1 – Il Diavolo sulla Soglia è un po' figlio del suo tempo, nel descrivere realtà di anni passati che sembrano più aderenti al periodo delle prime pubblicazioni che non a quello odierno.

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I drammi terreni a cui si avvicina Lucifer nel suo calcare il suolo umano, però, non sono mai démodé e in Lucifer 1 – Il Diavolo sulla Soglia è incastonata l’attualità di un’umanità caduca e autodistruttiva. Si potrebbe stentare a crederlo, ma stavolta il Diavolo non ne è la causa: bramosia, razzismo, omofobia, dipendenza, autolesionismo, sono solo alcuni dei “peccati” degli uomini che Lucifer incrocia sul suo cammino, passandovi attraverso ora come un’entità superiore che non ha interesse a curarsene, ora come agente in grado di intervenire per portare un certo ordine laddove regna il caos. Un quadro tratteggiato da Mike Carey con l’occhio critico e attento di chi sa cogliere anche le sfumature più latenti e autentiche dell’uomo e nella sua cornice, l’ingresso di un protagonista insospettabile, controverso, temuto quanto affascinante: l'osservatore perfetto dell'effimera umanità in subbuglio, ma forse proprio per questo mai stato così vicino alla vera umanità.

Dio non paga al sabato

In Lucifer 1 – Il Diavolo sulla Soglia ci si avvicina a tre illustratori differenti per ciascun arco narrativo, storie legate dalla presenza e dalle scelte fatte da Lucifer, che si ripercuotono su fatti apparentemente disuniti, raffigurate tuttavia con stili molto diversi. Ad aprire le danze troviamo Scott Hampton, con il suo stile pittorico e soffuso, i cui tratti spigolosi sono stemperati da colorazioni tenui e luminose, morbide e oniriche come acquerelli su tela. È proprio Hampton probabilmente a restituire con più esattezza l’idea di un Lucifer etereo ma temibile, inumano ma sofisticato ed elegante, dal fascino androgino e manipolatore.

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Con Chris Weston ci addentriamo nei capitoli de La Lettura delle Sei Carte e in quello che all'interno del volume rappresenta un approccio più tradizionale. Qui è evidente la scuola fumettistica che ha forgiato tanti illustratori tra gli anni ’80 e ’90, con uno stile dedito alla ricerca del dettaglio e del realismo. Ammirevole il lavoro di Weston in questo senso, che dimostra un’ottima tecnica, ma si rivela forse troppo convenzionale e asciutto tra i due autori che lo accompagnano. Anche Warren Pleece, come Scott Hampton, possiede infatti una mano tutta sua, che se nelle ombre scure e dense e nelle forme grottesche ricorda vagamente Mike Mignola, sa essere tuttavia originale e sperimentale. È con il racconto illustrato da Pleece, Nata con i Morti, che il volume raggiunge forse l’apice della tensione emotiva e chiosa impeccabilmente il coinvolgimento che si era creato fino ad adesso, unendo derive elegiache a una narrazione dai tratti fortemente sovrannaturali e grotteschi.

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Questo primo volume pubblicato da Panini DC Italia per DC Black Label dimostra quanto Lucifer sia un’opera di cui si parli immeritatamente poco: un universo narrativo forse finora sottovalutato che ha subito una metamorfosi tanto drastica nella sua trasposizione televisiva da aver concepito un’idea diametralmente diversa su chi sia il Lucifer fumettistico in realtà. Come recita però il proverbio, “Dio non paga al sabato” e l’avvio di questa pubblicazione potrebbe essere l’occasione di riscatto di una serie innovativa, in cui la tradizionale linea che divide bene e male non è così netta come abbiamo sempre creduto e persino Lucifero può diventare un ribelle carismatico in cerca della propria strada.

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