Maestri del Rinascimento: la recensione

Maestri del Rinascimento è un gioco di produzione e gestione di risorse, ambientato nel periodo del rinascimento italiano. I giocatori dovranno acquisire risorse da un mercato comune, investirle in attività produttive e accumulare ricchezze. Il tutto dimostrando la propria fede e mantenendo il favore del Papa.

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a cura di Roberto Richero

In Maestri del Rinascimento i giocatori interpreteranno ricchi signori del Rinascimento, impegnati nelle più svariate imprese commerciali al fine di raccogliere la più grande fortuna possibile… il tutto mostrando la giusta deferenza nei confronti dell’unico potere superiore al denaro: quello del Papa.

Il gioco è estremamente semplice e lineare: bisogna accumulare risorse per investirle in attività produttive che forniranno ulteriori possibilità di produzione ed espansione.

I turni sono molto rapidi: ogni giocatore può infatti svolgere una sola azione alla volta, tipicamente risolta in una manciata di secondi. Sarà quindi possibile recarsi al mercato a recuperare risorse, costruire un elemento di sviluppo o produrre nuove risorse grazie proprio agli elementi acquistati.

Mercati e magazzini

Il mercato di Maestri del Rinascimento rappresenta un interessante elemento originale del gioco: è infatti rappresentato da un quadrante di dodici caselle con una biglia in ogni posizione. Il giocatore che decide di prendere le risorse dal mercato può scegliere una riga o una colonna e ricevere automaticamente le risorse corrispondenti alle biglie presenti (differenziate per colore). Dopo averle ricevute, dovrà inserire una tredicesima biglia in testa alla riga/colonna scelta, facendone uscire una dalla coda. Ogni azione determina quindi una traslazione degli elementi di quella riga/colonna e quindi crea una nuova conformazione per il giocatore successivo.

Un ulteriore elemento tattico è rappresentato dal meccanismo di accumulo delle risorse; queste possono essere ammassate in luoghi specifici solo in funzione della loro origine: nei magazzini possono essere messe solo le risorse ottenute dal mercato, mentre nel forziere sono stipate le risorse derivanti dalla produzione. Se il forziere non ha limiti di sorta, i magazzini solo sono tre ed hanno capacità (molto) limitata; non solo: se dal mercato si ottengono risorse non immagazzinabili, queste vanno perse e gli avversari guadagnano un punto Favore del Vaticano per ogni risorsa scartata.

Il Favore Celeste

E’ infatti fondamentale, per essere dei veri Signori di questo periodo storico, non solo arricchirsi oltre misura, ma anche mantenere il favore del Papa, figura di grandissima importanza e potenza. Tutti i giocatori in tal senso hanno sulla plancia di gioco un segnapunti (detto Tracciato Fede) che riporta quanto favore si sta accumulando nei confronti del Vaticano. Non solo questi punti si tramuteranno in punti vittoria a fine partita, ma sarà possibile instaurare un Rapporto con il Vaticano: ogni volta che questo accade tutti i giocatori che hanno accumulato un valore adeguato di punti fede riceveranno punti vittoria bonus. Fortunatamente non sono previste penalità per i miscredenti (al contrario di quanto avviene nel “fratello maggiore” Lorenzo il Magnifico).

I Leader

Ogni Maestro potrà avvalersi di grandi leader che li aiuteranno nella loro impresa: questi personaggi, rappresentati da carte specifiche, garantiscono bonus diversi nelle tre principali componenti di gioco (accumulo risorse, produzione, acquisto di nuovi elementi di sviluppo). Il ruolo dei leader, se usati correttamente, è fondamentale in quanto assicurano vantaggi molto importanti che possono cambiare notevolmente l’andamento della partita.

Vittoria

Una partita a Maestri del Rinascimento termina quando un qualsiasi giocatore raggiunge sette elementi di sviluppo oppure arriva a tre Rapporti con il Vaticano. Il calcolo dei punteggio è estremamente semplice: basta sommare il valore dei punti vittoria derivanti dal Tracciato Fede (compresi i bonus per i Rapporti andati a buon fine), quelli derivanti agli elementi di sviluppo e dai leader ed infine convertire le risorse rimaste (cinque per un punto).

Il gioco in solitario

Maestri del Rinascimento presenta anche una modalità in solitario: l’avanzamento della partita è scandito da alcuni segnalini azione che vengono estratti a caso e determinano eventi che “simulano” le attività di altri giocatori. Il meccanismo è molto semplice e rende le partite in solitario molto rapide (una ventina di minuti) ma allo stesso tempo estremamente concitate; il meccanismo prevede infatti che le condizioni di sconfitta sia particolarmente facili e veloci da raggiungere soprattutto in casi particolarmente sfortunati.

Conclusioni

Maestri del Rinascimento è un gioco di gestione e produzione risorse abbastanza classico che affianca a rodati meccanismi tipici di questi prodotti un paio di elementi diversi dal solito (principalmente il funzionamento del mercato e il Favore Papale). Strizzando l’occhio ad un prodotto di successo come Lorenzo il Magnifico, rimanendo allo stesso tempo semplice, veloce e lineare, risulta un gioco pensato per giocatori di media esperienza e che non cercano gestionali spinti. Le partite sono tranquille (anche se dal ritmo alto) e con una interazione fra giocatori molto limitata.

Materiali

Il materiale è di buona qualità e la veste grafica è curata. Il contenitore delle risorse è un’aggiunta pratica ed apprezzabile, mentre le biglie del mercato danno valore al gioco e lo rendono particolarmente accattivante. E’ altrettanto evidente però che, a parte alcuni aspetti grafici ed il richiamo al ruolo papale, il gioco non ricorda in alcun modo il periodo storico del titolo e lascia un po’ l’ambientazione come un corollario necessario che non si riflette pienamente nel gioco.

Gioco indicato per

Maestri del Rinascimento è perfetto per chi ama giochi di produzione e gestione risorse, in forma leggera. Le meccaniche semplici e i turni veloci lo rendono perfetto per chi vuole cimentarsi nel genere senza dover esagerare nel valutare troppe opzioni pur mantenendo un medio livello di strategicità.

Strizza l’occhio ai fan di Lorenzo il Magnifico, di cui riprende lo stile grafico ed alcuni elementi di gioco (carte e favore papale, fra tutti), ma va tenuto presente che è un gioco estremamente meno complesso del suo “fratello maggiore”.