Manifest 4 Parte 1, recensione: l'inconcludenza in attesa del finale

Manifest 4 Parte 1 inizia a far convergere alcune linee narrative, dando però, ancora una volta, pochissime spiegazioni. Il che è male.

Avatar di Lucia Lasorsa

a cura di Lucia Lasorsa

-Redattrice

Manifest 4 Parte 1 è la prima parte della stagione conclusiva di questa serie che sembra ricalcare fin troppo fedelmente Lost, incluse tutte quelle scelte narrative che vi hanno fatto venire voglia di spaccare la TV. Prima di procedere con la recensione vera e propria, quindi, è assolutamente necessario chiarire questo punto.

Manifest 4 Parte 1, recensione: l'inconcludenza in attesa del finale

Il rapporto con Lost

Lost e Manifest hanno diversi punti in comune: in una serie vediamo un volo aereo i cui passeggeri vengono dati per dispersi, ma che invece sono vivi e vegeti e, anzi, si fanno loro malgrado protagonisti di tutta una serie di avventure misteriose e quasi magiche; nell'altra pure. Le premesse sono pressoché identiche, anche se, naturalmente, i fatti raccontati sono ben diversi. Il tratto che, però, accomuna maggiormente le due serie sono i misteri.

Lost prima e Manifest dopo hanno incentrato tutta la loro narrazione su una sequela interminabile di misteri all'apparenza del tutto scollegati fra loro, ma che, eventualmente, trovano una spiegazione comune. Chi fra di voi ha visto Lost sa perfettamente che, dalla terza stagione in poi, la storia è andata sempre più alla deriva, anche (e soprattutto) a causa di un prolungato sciopero degli sceneggiatori, per cui è plausibile temere il peggio anche per Manifest, pure perché, al momento, non possiamo ancora prevedere in alcun modo come andrà a finire.

Mentre per altre serie è già possibile intuire se il finale sarà soddisfacente basandosi su ciò che si è già visto, in serie come Lost e Manifest ciò non è possibile per via della loro struttura narrativa, che prevede l'inserimento, a ogni puntata, di nuovi misteri che, però, non vengono spiegati. Questo non accade perché una spiegazione univoca non esiste, ma perché verrà svelata solo nelle battute conclusive. Il risultato è, quindi, una serie che risulterà sempre monca senza la sua conclusione. Questo, a sua volta, significa che non possiamo giudicare la serie in modo completo senza prima averla vista fino alla fine.

Manifest 4 Parte 1: la convergenza dei misteri

Nonostante non conosciamo ancora l'origine dei bizzarri avvenimenti della serie, risulta evidente che Manifest 4 Parte 1 si stia avvicinando sempre più alla risoluzione di una situazione molto complessa e che minaccia, questa volta, di distruggere il mondo intero. Il racconto si amplia, quindi, introducendo un ulteriore elemento di stress per i passeggeri, la cui data di morte è a soli 18 mesi di distanza. In questo breve lasso di tempo, dovranno comprendere il vero significato e la reale natura delle chiamate, perché sono stati coinvolti in questa storia, come funzionano i salti temporali e come salvare se stessi e il mondo; questi i punti salienti a grandi linee, ma ci sono molti altri misteri che aspettano di essere rivelati, ma che non menzioneremo direttamente per evitare spiacevoli spoiler.

Tuttavia, due dei nuovi elementi vengono gà menzionati nel trailer ufficiale di Manifest 4 Parte 1: il "killer dei passeggeri" e la scatola nera del famigerato volo 828.

Manifest 4 Parte 1: introdurre nuovi elementi non basta

Come abbiamo già accennato in precedenza, se vi aspettate delle spiegazioni per gli inspiegabili fenomeni che caratterizzano la serie, vi diciamo subito che non ne avrete. Al contrario, in queste prime 10 puntate si è scelto di mettere altra carne sul fuoco inserendo nuovi elementi narrativi, come il "killer dei passeggeri", e alcune scoperte inerenti a ciò che avvenne al volo 828, come la scatola nera dell'aereo.

Nonostante tutto questo si riveli tutto sommato piacevole da guardare, la verità è che non servono altri elementi narrativi inspiegabili che si aggiungono a una collezione già molto ben nutrita. Dopo 3 stagioni e mezza, il rischio concreto è quello che gli spettatori abbiano perso, del tutto o in parte, il loro interesse per i misteri. Adesso è ora di darci qualche spiegazione.

Incentrare la maggior parte del racconto unicamente sull'inserimento di nuovi elementi, che però non riescono a trovare una loro conclusione, alla lunga risulta stancante, e anche noioso. Insomma, finora Manifest non ha mai avuto un payoff degno di questo nome. Gli spettatori hanno bisogno che la loro attenzione venga ripagata, in qualche modo, con la soddisfazione di capire, seppur in parte, cosa stanno guardando, non di brancolare nel buio per tutta la durata di una serie. Ma questa è proprio la struttura narrativa di Lost, di cui Manifest sembra una sorta di erede. E non solo per gli evidenti riferimenti.

Manifest, prima di essere salvato in corner da Warner Bros. Television e Netflix, era stato cancellato dalla NBC nel 2021 dopo sole 3 stagioni sulle 6 pianificate. E 6 è anche il numero totale di stagioni di Lost. Anche se il disastro potrebbe essere dietro l'angolo e nonostante la perdita di interesse generale per una storia infinita di cui abbiamo capito ancora pochissimo, potrebbe esserci una luce alla fine del tunnel. Ed  è proprio il titolo della serie a suggerircelo.

Il significato di Manifest è evidente

In effetti, a ben vedere, la ragione per cui una serie come questa si chiami "Manifest" non sembra chiarissima. Anzi, sembra quasi che il titolo abbia poco a che vedere con la storia, ma questo non avrebbe senso alcuno. Fin dalla primissima puntata di Manifest abbiamo sentito spesso i personaggi usare il verbo "manifestarsi". E sempre dall'inizio viene ripetuto diverse volte che tutto deve avere una spiegazione, che tutto sarà presto "manifesto".

Ed è proprio questa la luce alla fine del tunnel: la certezza che tutto verrà spiegato per filo e per segno. Certo, tra il dire e il fare c'è il mare, e resta ancora da vedere se davvero ogni cosa avrà una sua spiegazione e, soprattutto, se queste saranno soddisfacenti.

Conclusioni

Grazie a un cast attoriale sempre perfettamente credibile, i personaggi di Manifest hanno acquisito un certo spessore psicologico, e agiscono sempre in maniera coerente con se stessi. La messa in scena generale è buona, anche se gli effetti visivi, come i fulmini o il fuoco, non sempre sono propriamente credibili. Ai drammi familiari della famiglia Stone si aggiungono quelli degli altri passeggeri del volo 828, sempre nell'occhio del ciclone sia per via delle chiamate, che per l'ingiustificato terrore che generano nelle persone comuni, molte delle quali li considerano dei mostri.

Manifest 4 Parte 1 si muove fra misticismo e thriller, ma lo fa su un terreno scivoloso, mettendo altra carne sul fuoco, quando già ce n'era in abbondanza. I misteri irrisolti, anziché diminuire, continuano ad aumentare, ma non possiamo comunque dare un giudizio sull'intera serie senza aver prima guardato la seconda e ultima parte di questa quarta stagione. Per ora, possiamo dire che c'è ben poco di nuovo sotto il Sole, e che la sensazione di inconcludenza permane, in attesa di scoprire come si concluderà la serie.

Manifest 4 Parte è disponibile, insieme alle prime 3 stagioni della serie, in esclusiva su Netflix. Per usufruire di questi e tanti altri contenuti, potete acquistare Fire Stick TV direttamente qui su Amazon.