Me contro Te - La famiglia reale, recensione: un'ottima serie pensata per i più piccoli

Me contro Te - La famiglia reale, ora su Prime Video, è la nuova serie del dinamico duo composto da Sofia Scalia e Luigi Calagna.

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a cura di Nicholas Mercurio

Me contro Te - La famiglia reale, già disponibile su Prime Video, è la nuova serie dedicata al dinamico duo composto da Sofia Scalia e Luigi Calagna, meglio conosciuti dai più piccini come Luì e Sofi. La coppia di youtuber, legata sentimentalmente oltre che professionalmente, ha ottenuto un successo straordinario negli ultimi anni, vantando moltissimi riconoscimenti e altrettante lodi da parte del mondo dello spettacolo, conquistando i bambini del Bel Paese a colpi di album musicali, film e vari gadget. Me contro Te - La famiglia reale, annunciato nel corso degli ultimi mesi, è la loro prima serie televisiva prodotta da Colorado Production. Leggermente diversa dalle altre interazioni filmiche della coppia, li abbiamo seguiti all’interno di un vecchio castello inglese.

Me contro Te – La famiglia Reale: una serie che sa parlare ai più piccoli

Luì e Sofi hanno vinto una vacanza studio in Inghilterra, in una reggia meravigliosa che, a quanto dicono i tabloid britannici, appartiene a una regina. Vengono accolti calorosamente da Bruno, un maggiordomo educato e di cuore, anche se in maniera fredda dalla governante, una signora vestita di verde che potrebbe ricordare ai più grandi la signorina Rottermaier di Heidi. A differenza però della severa donna svizzera, la sua controparte italiana è molto più permissiva, tanto che per segnalare errori di buon costume suona un megafono per attirare l’attenzione, nascondendo sotto tutta quella rigidità un grande cuore.

Il duo, sorpreso da un benvenuto simile, si cala immediatamente nella parte, salutando altri tre ragazzi giunti al maniero, ovvero i gemelli Divina e Tronaldo, due nobili imparentati con Sua Maestà, e la ribelle Emma, che indossa abiti da dark, mastica chewing gum in continuazione e non è molto avvezza alle buone maniere di corte, facendosi conoscere in modi poco ortodossi. Il castello, circondato da siepi e arbusti, è letteralmente un luogo da sogno: Luì e Sofi ne sono affascinati, ed esplorano le stanze in cerca dei classici indizi sulla provenienza della famiglia reale. Nel frattempo, si ritrovano a vivere una situazione ben diversa da quella cui sono abituati, e scoprono un mondo da favola. In contrapposizione alla loro volontà, però, si scontrano con la pretenziosità e l’arroganza di Divina, una protagonista che ricorda a Luì e Sofi che sono solamente degli youtuber insignificanti e che lei, a differenza loro, è una nobile in tutto e per tutto. Lo si capisce anche durante la prima lezione di portamento e le varie regole del galateo a cena, appena dopo aver conosciuto Sua Maestà.

Luì e Sofi, incuranti delle critiche, cercano tuttavia un modo diverso per interfacciarsi con la nipote della regina, tentando di entrare nelle sue grazie anche grazie a Tronaldo, un nobile in tutto e per tutto dal cuore buono, ingenuo e sensibile al tempo stesso. E cosa dire di Emma, invece? È una presenza silenziosa ma si dimostra un personaggio assolutamente ben approfondito, e man mano che si avanza negli episodi si capisce il suo essere ribelle è solo per difendersi dalle malelingue. Come in tante produzioni simili pensate per i più piccoli, i personaggi che appaiono antipatici sono in realtà quelli scritti meglio, e si dimostrano maturi e rappresentati in maniera attenta, scrupolosa e ben ponderata dai registi.

Nel caso di Divina, che è stata interpretata magistralmente, possiamo assicurarvi che in realtà dispone di un animo puro e altruista, che potrebbe sicuramente piacere al pubblico per cui è pensata la produzione, in particolare alle bambine. Luì e Sofi, tuttavia, sono le reali star di Me contro Te – La famiglia reale. Dapprima non riescono a capire gli atteggiamenti dei nobili ma, una volta conosciuti meglio con l’aiuto di Bruno, comprendono di essere ben graditi specialmente dalla regina, che si trova a suo agio soprattutto con Sofi, che ha un ottimo portamento regale.

Le vicende, che nel corso degli episodi si fanno sempre più divertenti, contengono una morale e un messaggio di fondo che dimostra quanto il valore dell’amicizia sia importante, e che i titoli nobiliari non definiscono nessuno in alcun modo. Si capisce specialmente tra il quinto e il sesto episodio, in cui Trebaldo si veste da cuoco per aiutare Bruno, che è ormai da tempo alla disperata ricerca dall’anima gemella. Pur fingendosi un nobile, non riesce a dimostrarlo davvero: capisce che la cosa migliore è essere sé stesso, e che nessuno potrà mai cambiare chi è davvero, perché sarà sempre un maggiordomo con un’anima da cavaliere, pronto a tutto pur di aiutare il prossimo e dargli conforto. La sua interpretazione, e non ci vergogniamo ad ammetterlo, ci ha strappato ben più di qualche risata ed è stata in grado di coinvolgerci, perché ci ha permesso di immergerci maggiormente in un contesto piacevole e spensierato, e questo è anche merito di Lui e Sofì, che sanno proprio come stringere amicizia con tutti.

Le interpretazioni di Sofia Scalia e Luigi Calagna, infatti, sono state convincenti e comprensibili, e immaginiamo lo possano essere soprattutto per i bambini. In questo caso il duo ha un talento unico nel suo genere nel capire le loro esigenze, e sanno come comunicare con semplicità e spensieratezza i contesti che si ritrovano a vivere. Pur essendo personaggi di fantasia, la loro influenza nei confronti dei più piccini è positiva, perché dà loro modo di essere utili alla loro crescita e formazione, consentendo loro di vivere momenti felici.

Conclusioni

Me contro Te – La famiglia reale è un altro ottimo traguardo raggiunto a pieni voti dal dinamico duo siciliano, che per l’occasione ha confezionato una produzione ottima e appassionante, capace di coinvolgere ma anche di far riflettere i più piccini sul valore dell’amicizia e dell’altruismo.

Da anni, ormai, c’è bisogno di un approccio diverso per interfacciarsi con i più piccoli, e Luì e Sofi sono abili a parlare ai bambini e a farli sentire a loro agio, incanalando con abilità e passione approcci in grado di affrontare situazioni alle volte insormontabili. Ai bambini, d’altronde, serve ridere e imparare con semplicità.