Mercoledì è ancora nella Top 10 di Netflix: perché?

Dopo quasi due mesi, Mercoledì è ancora nella top 10 di Netflix. Qual è il segreto di questa vera e propria mania esplosa in rete?

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a cura di Livia Soreca

Il 23 novembre 2022 è una data che gran parte del pubblico ancora ricorda: la serie Mercoledì, prodotta e in parte diretta da Tim Burton, arriva in streaming con i suoi 8 episodi e, ancora oggi, è sulla bocca di tutti dopo quasi due mesi. È ormai un posto fisso quello per Mecoledì nella top 10 di Netflix. Tra chi la definisce "troppo teen" e chi invece ne apprezza le peculiarità, la nuova serie dell'universo della Famiglia Addams è indiscutibilmente un vero e proprio fenomeno della rete, in grado di oltrepassare la barriera della sfera televisiva per sbarcare nel mondo dei social media e travolgerla.

Nel bene o nel male, Mercoledì sfonda con prepotenza quella linea che separa un buon prodotto televisivo e cinematografico da un contenuto ammirato dal pubblico al di là delle sue qualità. C'è spesso il rischio che i due mondi si mescolino fino a confondersi oppure ad alimentarsi a vicenda, rendendo difficile distinguere il reale feedback degli spettatori. Una cosa è certa, in un modo o nell'altro lo show di Netflix fa il boom di visualizzazioni, tanto da essere classificata - come riportato qui - come la terza serie in lingua inglese più vista sulla piattaforma dopo Stranger Things 4 e Dahmer. Quali potrebbero essere i principali fattori di una rendita così proficua?

Mercoledì nella top 10 Netflix: gli assi nella manica

La firma di Tim Burton

Nonostante Netflix abbia pubblicizzato Mercoledì sotto il nome quasi esclusivo di Tim Burton, è doveroso precisare che l'idea di questo insolito teen drama nasca dalle menti di Aldred Gough e Miles Millar. Sarebbe sciocco negare, tuttavia, che l'imponenza di un nome come quello del regista del grottesco riesca ad attirare maggiormente l'attenzione, pur con la consapevolezza di far cadere il pubblico in errore. Qualcosa di simile succede tuttora con Nightmare Before Christmas, detto da molti "film di Tim Burton" dimenticando la regia affidata ad Henry Selick (James e la pesca gigante, Coraline). Che sia considerata una strategia di marketing o meno, sta di fatto che questo nome dia buoni frutti, avvicinando prima di tutto i suoi fan più affezionati.

È pur sempre la Famiglia Addams

Quella degli Addams è una famiglia iconica, che nasce nel 1938 con la serie di fumetti di Charles Addams. Questi macabri e divertenti personaggi hanno ben 85 anni sulle spalle, e abbracciano un numero quasi infinito di fan da tutto il mondo, attraversando tante generazioni molto differenti tra loro. Dal cartaceo alla televisione, la Famiglia Addams assume aspetti differenti, si rinnova continuamente in linea con il periodo in cui rivivono, guadagnando una vera e propria immortalità. L'umorismo diverso, macabro, e il gusto per l'orrido non passano mai di moda, nemmeno nel 2022 quando, finalmente, i personaggi più grotteschi della storia incontrano una figura professionale degna di avvicinarsi al loro universo.

Nel corso degli anni, si passa dalla prima serie TV del 1964 della ABC al lungometraggio del 1991 diretto da Berry Sonnenfeld, con le performance di Anjelica Huston e Raul Julia nei panni di Morticia e Gomez, insieme a Christofer Lloyd (Zio Fester) e Christina Ricci (Mercoledì). Gli Addams tornano poi con Tim Curry nel '98 e passano all'animazione, tra film e serialità, per tutti gli anni Duemila. La notizia dello zampino di Burton per il nuovo progetto è quasi un miraggio, una scommessa da non perdere. In fondo, chi non ha mai desiderato un prodotto del franchise firmato da Tim?

Jenna Ortega

Come detto anche nella recensione di Mercoledì, la serie Netflix non riesce a costruire un vero e proprio nuovo immaginario della Famiglia Addams, ma è in grado di creare una nuovissima Mercoledì, la più iconica finora, grazie all'interpretazione di Jenna Ortega. Qualcuno la conosce già dai tempi di Iron Man 3, qualcun altro la incontra per la prima volta nella seconda stagione di You, ma molti sono gli spettatori che prendono atto solo ora del suo grande talento e le sue capacità recitative.

L'attrice, che riesce a comunicare anche solo con uno sguardo truce, si cala perfettamente nei panni della giovane Addams. Il pubblico assiste ad una versione inedita, più caratterizzata rispetto alla tradizione precedente. Anche nella vita privata e sui social media, la Ortega si dimostra molto affine al proprio personaggio, e il suo immenso carisma si riflette sul set e sulla sua interpretazione, attirando il favore degli spettatori sin dal primo trailer ufficiale e le prime immagini.

L'anti-social diventa social

Come racconta lo stesso Tim Burton al Lucca Comics and Games 2022, l'intento principale della serie TV è quello di rappresentare gli emarginati e i reietti, i cosiddetti outcast. È per questo che nasce la Nevermore Academy, un'apposita scuola per ragazzi considerati strani, particolari. Certo, pur essendo un leitmotiv della filmografia di Burton, l'idea messa in atto in Mercoledì non è poi così nuova risetto ad opere firmate da lui. Anzi, si potrebbe anche dire che "i veri diversi sono altri", come Edward mani di forbice o il personaggio di Lydia in Beetlejuice.

La caratterizzazione della protagonista è comunque chiara sin dall'inizio e molto fedele all'immaginario adottato finora, proprio a partire dal lavoro di Charles Addams: una ragazza solitaria e anaffettiva, amante del macabro, qui lontana da qualsivoglia moda odierna come la passione per i social media.

Quasi allergica ad Instagram o persino ad una videochiamata, la Mercoledì di Jenna Ortega finisce invece col diventare un fenomeno social nel mondo reale. Si tratta di un aspetto forse non del tutto positivo, un paradosso che se da un lato tradisce il principio della serie, dall'altro lancia Mercoledì nella top 10 Netflix in un batter d'occhio. Come un cane che si morde la coda, più il pubblico si amplia e più i diversi media esplodono, e ancor più nuovi spettatori si avvicinano al prodotto, dando vita ad una macchina in grado di autoalimentarsi all'infinito.

Si tratta, inoltre, di un vero e proprio teen drama, non sempre visto di buon occhio soprattutto negli ultimi anni, ma stavolta esso centra perfettamente quel target vittima della mania social, utenti che masticano quotidianamente post, video, fan art e tanto ancora riferito ai personaggi dello show. Si pensi alla famosa scena del ballo, diventata virale insieme al brano Bloody Mary di Lady Gaga, tornato in voga.

Una ristretta concorrenza

Da novembre 2022 ad oggi, si contano pochissime serie TV di particolare spicco all'interno del catalogo. Una vera scoperta, 1899 (qui la nostra recensione), è purtroppo cancellata dalla piattaforma dopo pochissimo tempo dall'uscita. Quali sono le altre serie TV nella top 10 di Netflix? Finora, i titoli più amati risultano essere Alice in Bordeland 2Caleidoscopio, la nuova stagione di The Good Doctor e quella di Emily in Paris, approdate solo negli ultimi giorni. Ciononostante, quella sulla giovane Addams si aggiudica posizioni altissime in classifica, oscillando dalla quarta alla prima nonostante sia quasi oltre tempo limite.

Generalmente, nel giro di qualche settimana, le offerte della piattaforma lasciano il proprio posto alle ultime novità, generando un ciclo di "aggiornamento" continuo. Tuttavia, la presenza di Mercoledì nella top 10 di Netflix è chiaro indice di uno dei pochissimi fenomeni destinati a resistere al nuovo e al far parlare di sé più del previsto. Che sia così anche perché, appunto, molti show televisivi non hanno lo stesso "impatto social"? In qualunque caso, staremo a vedere per quanto tempo riuscirà a resistere.