6 anime picchiaduro imperdibili da recuperare dopo Tekken Bloodline

Dopo l'uscita di Tekken: Bloodline eccovi una nostra personalissima lista dei 6 migliori anime picchiaduro da recuperare.

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a cura di Nicholas Massa

La violenza non sempre si è fatta veicolo di storie fini a se stesse o comunque moralmente discutibili, nel corso degli anni alcuni autori hanno saputo canalizzare il tutto costruendo un vero e proprio genere fatto di eroi, villain, antieroi e interi e vastissimi mondi disegnati da regole e da storie che hanno segnato il cuore d’intere generazioni. Questo genere ha trovato terreno fertile nella pluralità di possibilità artistiche che ancora oggi troviamo nell’intrattenimento contemporaneo, con opere appartenenti alla dimensione cinematografica, alla finzione cartacea (libri o manga) e al mondo dell’animazione. In Giappone, partendo dagli anni ’60 fino al nostro presente, abbiamo traccia di tutto ciò, con lavori legati all’animazione del piccolo schermo, con opere che hanno fatto scuola al genere stesso, gettandone gli elementi cardine più distintivi, arrivando a toccare anche autori proiettati più avanti nel tempo. Partendo da tutto ciò, e dall'uscita, il 18 agosto, di Tekken Bloodline su Netflix, abbiamo deciso di stilare una lista dei 6 anime picchiaduro imperdibili e reperibili sia dagli appassionati del genere che dai novizi, da recuperare a tutti i costi. 

Si tratta di un lavoro che tiene conto sia dell’importanza storica delle opere riportate, sia della loro influenza su autori più recenti, proprio a sottolineare la longevità di un genere che negli anni ha vissuto non poche trasformazioni. Evolversi, infatti, non significa necessariamente rinunciare alla propria identità, in questo caso si tratta piuttosto di un’esigenza intrinsecamente connessa sia agli autori stessi, che ai lettori di riferimento. Il tempo passa e nulla ci vieta di recuperare le perle del passato per imparare ad assaporare ciò che è facilmente reperibile nel presente, senza mai dimenticare le probabili origini dei prodotti che abbiamo appena scoperto, freschi di messa in onda o di streaming. Dato che il genere picchiaduro, la nostra lista dei migliori anime non ha quindi limiti temporali, cercando di rapportarsi a tutte le generazioni che amano o che vogliono anche solamente dare una possibilità al tutto. 

I 6 anime picchiaduro imperdibili e da recuperare a tutti i costi

Shonan junai gumi - La banda dell'amore puro di Shonan 

Mettere Shonan junai gumi all’inizio è un azzardo, anche se il suo potenziale di riscoperta non è affatto da sottovalutare. Tutti conoscono GTO o ne hanno sentito parlare almeno una volta nella vita. Per aprire le danze in questa nostra lista dei 6 anime picchiaduro imperdibili e da recuperare a tutti i costi abbiamo deciso di consigliarvi il suo prequel diretto. Per chi non lo sapesse, GTO (Great Teacher Onizuka) racconta la storia di un ex moto-teppista che a ventidue anni è alla disperata ricerca di un lavoro che dia un senso alla sua esistenza. Durante questa ricerca capisce che vuole diventare un insegnante, trasformando nell’immediato la cosa nel suo obiettivo e sogno della vita. Nell’anime (come anche nel manga) lo vediamo dedicare tutte le sue energie nel conseguimento di ciò, fra studenti problematici e un sistema scolastico giapponese che fa acqua da tutte le parti.

 

L’anime che vi consigliamo qui è invece ispirato al suo prequel, alla storia precedente a quella appena narrata. Ambientata negli anni ’90, nell’isola di Shonan, tratta le origini del personaggio di Onizuka e del suo difficilissimo passato da moto-teppista. Appartenente, con il suo migliore amico Ryuji Danma, al leggendario duo Oni-Baku, la storia, infatti, si sviluppa proprio intorno agli scontri durissimi con le altre bande. L’adolescenza, la voglia di emergere, la ricerca di se stessi e la violenza più pura faranno da combustibile per una storia che attende solamente di essere riscoperta. Solitamente, quando si parla di Shonan junai gumi si parla soprattutto del manga, anche perché l’anime non ebbe una vita troppo lunga. Non tutti sanno però che negli anni novanta venne realizzata una serie OAV di 5 episodi attualmente reperibile su You Tube . Nel guardarla restituisce perfettamente tutte le atmosfere del manga, fungendo da ponte verso una futura fruizione cartacea. Una vera e propria piccola perla che ci siamo sentiti d’inserire in questa lista.

Le Bizzarre Avventure di Jojo

In una lista degli 6 anime picchiaduro imperdibili non potevano mancare Le Bizzarre Avventure di Jojo. Anche qui ci troviamo davanti a un prodotto di derivazione dalla dimensione cartacea, dal celebre manga scritto e ideato da Hirohiko Araki e pubblicato a partire dal 1987. Essendo questa saga familiare estremamente longeva, in una lista del genere sarebbe più corretto selezionare alcune parti specifiche, o comunque contestualizzare al meglio la scelta. Quest’opera ha fatto scuola non soltanto al genere, ma alla cultura stessa giapponese del manga. Il suo autore ha saputo continuamente reinventarsi nel corso degli anni, mantenendo una coerenza che fa invidia a tantissimi suoi colleghi.

Le Bizzarre Avventure di Jojo si apre con una prima serie dalle tinte prevalentemente horror e splatter, con personaggi e uno stile nel tratto abbastanza semplici. Negli anni però Araki ha saputo evolvere in tutto, generando una saga piena zeppa di trovate geniali e di punti di riferimento che hanno fatto da apripista. Basti pensare alle continue citazioni alla cultura pop in ogni storia, alla fissazione per il mondo della moda citato sia nei vestiti che nelle leggendarie pose dei protagonisti, o al modo in cui è riuscito, di volta in volta, a rendere unici gli scontri fra i suoi personaggi.

Anche perché quando si parla di Jojo non sia parla tanto di trama o di sviluppi complessi e variegati quanto di scontri e di estetica. L’estetica stessa di questo anime rompe continuamente la quarta parete, imbastendo con lo spettatore una discussione che supera i limiti della finzione. Con la terza serie, poi, abbiamo l’introduzione degli Stand, e la conseguente trasformazione definitiva di una saga che ha reso sempre più sofisticati tutti i suoi elementi centrali. 

Da questo momento in poi le possibilità creative dell’autore si sono ampliate esponenzialmente, consentendogli di dinamizzare tutti gli scontri fra i vari personaggi, in cui non risulterà più centrale il potere o la forza bruta, ma la strategia e l’intelligenza in relazione alle caratteristiche specifiche e speciali di chi si ha difronte. Affrontare qualcuno, in Jojo, significa leggerne i dettagli e le potenzialità arrivando a carpirne tutti i punti deboli, per poi sfruttarli fino in fondo.

One Punch Man 

Risulta curioso inserire One Punch Man in una classifica dei 6 anime picchiaduro imperdibili, anche perché le sue premesse si costruiscono proprio in contraddizione all’identità stessa della lista, eppure calza perfettamente. Realizzato da One, sul suo blog, a partire dal 2009, la storia di One Punch Man divenne immediatamente famosa agli occhi del pubblico online (generando milioni di visite), al punto che l’autore venne contattato dal disegnatore Yusuke Murata.

Questo propose a One una collaborazione in cui lui sarebbe stato il braccio artistico di un progetto meglio congegnato rispetto alle origini sul blog. Così dal 14 giugno del 2012 One Punch Man trova la sua identità definitiva, uscendo sulla rivista Weekly Young Jump. Da tutto ciò ne derivò, a partire dal 2015, una serie anime dedicata, attualmente sviluppata nell’arco di due stagioni. L’anime di One Punch Man attinge direttamente dal genere Shonen con l’intento iniziale di costruirne una parodia, per poi trovare una propria strada. 

Al centro di tutto troviamo il protagonista, Saitama, il quale si presenta come invincibile e in grado di sconfiggere qualsiasi cosa con il solo ausilio di un pugno. Un suo colpo infatti risulta devastante per chiunque ci entri in contatto, generando un’esistenza da eroe estremamente monotona e frustrante per lui. Queste le premesse di una storia estremamente originale nel suo insieme e con un sacco di potenziale, espresso alla perfezione nella dimensione animata del piccolo schermo. Una serie che saprà strapparvi una risata e tenervi col fiato sospeso fino alla fine, complici le molteplici citazioni e la progressiva costruzione del mondo in cui il protagonista si muove.

Ken il Guerriero 

Non si può parlare di picchiaduro senza nominare almeno una volta Ken il Guerriero, un’opera che resta quindi una citazione obbligatoria in una lista dei 6 anime picchiaduro imperdibili. Nato anche lui sulla carta stampata nei primi anni ’80, scritto dalla penna di Buronson e disegnato dalla mano di Tetsuo Hara. Al centro della storia di Ken troviamo un mondo in completa rovina, un contesto post-apocalittico in cui gli esseri umani restanti tentano di sopravvivere a tutti i costi attaccandosi disperatamente alla propria vita.

In un contesto del genere, ovviamente, non tutti perseguono la via del bene, e in un mondo che ha totalmente piegato la morale come tutti la conosciamo, la nascita di veri e propri mostri senza scrupoli risulta inevitabile. Così oltre alla sopravvivenza, gli eventi di questo mondo sono disegnati dalla violenza più cupa e sanguinosa, strettamente legata ai singoli scopi di uomini e bande che senza alcuno scrupolo si prendono tutto ciò che vogliono. In tutto questo subentra il personaggio di Kenshiro, il quale si porrà come diretto antagonista delle quotidiane ingiustizie, affrontando direttamente i loschi figuri che si parano lungo il suo cammino. 

Il giovane riesce facilmente a farsi strada nello schifo di questa realtà degradata grazie alle sue straordinarie doti in combattimento, riuscendo a padroneggiare un'antica arte marziale assassina chiamata Sacra Scuola di Hokuto. Tramite questa gli scontri si trasformano ben presto in vere e proprie carneficine in cui vediamo il nostro eroe sfruttare i punti vitali dei vari nemici, per poi distruggerli a mani nude con estrema precisione. Nel 1984 ne fu tratto un anime cui andò il merito di diffondere la storia anche al di fuori del Giappone, e che conserva tutte le caratteristiche delle sue origini cartacee. Questa trasposizione animata conta ben 109 episodi, in seguito sviluppati con tutte le storie successive.

I Cavalieri dello Zodiaco - Saint Seiya

Tutti ricordano i Cavalieri dello Zodiaco, e lo fanno proprio per via degli scontri memorabili e dei personaggi iconici a disegnarne le dinamiche dall’inizio alla fine. Per via di ciò non potevamo esimerci dall’inserirlo in una lista dei 6 anime picchiaduro imperdibili. Anche qui le origini sono cartacee, partendo dal manga scritto e disegnato da Masami Kuramada e pubblicato a partire dal 1985. Dal manga è stata tratta la serie animata omonima, sempre curata da Kuramada, andata in onda a partire dal 1986, sviluppandosi in un arco di 114 episodi (questi vennero seguiti dai successivi progetti animati).

Al centro della trama della serie d’animazione, pur con qualche differenza rispetto a quella cartacea, troviamo le vicende intorno a questi cavalieri eccezionali, tutti dotati di caratteristiche in combattimento fuori dal comune. Ognuno di loro, poi, proviene da una storia personale solitamente disegnata da caratteristiche dure, le quali hanno consentito loro di accedere all’onore d’indossare queste leggendarie armature, legate alle costellazioni nel cielo. Grandi scontri, nemici nuovi o provenienti dal passato, trovate geniali e viaggi interminabili in cui impariamo a conoscere ognuno di loro anche nell’intimo delle singole storie. I Cavalieri dello Zodiaco resta ancora oggi un valido esempio di intrattenimento appassionato in cui è facile imparare e maturare, seguendo anche gli eventi dei vari personaggi in gioco.

My Hero Academia

Parlando sempre di picchiaduro non si può non citare My Hero Academia. Lo abbiamo tenuto alla fine della nostra lista dei 6 anime picchiaduro imperdibili ma questo non ne sminuisce affatto l'importanza e il peso, tutti contemporanei. Anche qui le origini si ricollegano direttamente alla carta stampata, con il manga scritto e disegnato da Kōhei Horikoshi . La sua pubblicazione avvenne a partire dal 2014 su Shonen Jump. La grande risposta verso il manga condusse, nel 2016, all'adattamento anime che tutti conoscono. Questo ebbe un successo enorme, al punto di ampliare ulteriormente il franchise intorno al progetto iniziale.

Al centro di My Hero Academia troviamo un mondo particolarizzato da una serie di regole dalla facile assimilazione e lettura. Qui gli esseri umani, a seguito di una mutazione genetica nasce con la possibilità di sviluppare dei personalissimi super poteri definiti Quirk. Non tutti li hanno, comunque la percentuale di possessori di questi poteri, all'interno della razza umana, resta molto alta. L'esistenza di questi poteri ha immediatamente distinto due categorie specifiche di "portatori": coloro che li utilizzano per il bene (Hero) e coloro che li usano per il male (Villain). Esistono tantissime tipologie di Quirk al mondo, e parecchie regole pronte a definire e limitare le libertà di ogni singolo portatore.

Coloro intenzionati a sfruttare il loro potere a fin di bene, possono intraprendere una vera e propria carriera all'interno di specifiche agenzie di Pro Hero, delineate da una specifica formazione e allenamento. In tutto ciò facciamo la conoscenza del protagonista di questa storia: Izuku Midoriya. Lui, differentemente dai suoi coetanei, è privo di poteri, appartenendo a quella minuscola percentuale di umani privo di Quirk. Il suo sogno, però, è quello di diventare un Pro Hero. Nel suo personalissimo percorso riesce, contro ogni previsione, ad ottenere risultati insperati, inseguendo un sogno che non tarderà mai di metterlo a dura prova.

Gli scontri sono il pane quotidiano in My Hero Academia, sempre violentissimi e ben caratterizzati dalle scelte del suo autore, il quale nel costruire la propria opera di successo ha palesemente attinto dai capolavori della storia del manga quali: One Piece, Naruto Dragon Ball, traendo moltissimi elementi anche dai fumetti di super eroi americani.