I Migliori Film sulle auto per prepararsi all’inizio della Formula 1

L'emozione della Formula 1 è palpabile per tutti gli amanti delle auto, ma ecco i migliori film sulle auto da vedere assolutamente.

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a cura di Giovanni Arestia

Il mondo del cinema è sempre stato vicino a quello delle automobili e delle macchine da corsa. Anche nei film più insospettabili è quasi sempre presente una bella auto e qualche inseguimento al cardiopalma. Questi due mondi, apparentemente molto distanti tra di loro, hanno avuto molte possibilità di scambiarsi i loro differenti punti di vista andando dai cartoni animati, agli horror, passando per le pellicole biografiche e giungendo perfino ai musical o ai film post-apocalittici. Insomma con le auto ci si può sbizzarrire veramente tantissimo, tuttavia nel vasto elenco di film automobilistici ci sono alcuni titoli davvero imperdibili che meritano di essere visti sia dagli appassionati di motori che dai semplici amanti del cinema. In questo articolo vi abbiamo selezionato alcuni fra i migliori film sulle auto in ordine casuale, pertanto buona lettura e buona visione!

I migliori film sulle auto

Le Mans ’66 – La grande sfida

Il film segue le vicende degli ingegneri e dei membri della scuderia statunitense Ford, guidata dal progettista Carroll Shelby e dal suo pilota britannico Ken Miles, ingaggiati da Henry Ford II e Lee Iacocca col compito di costruire una vettura, la Ford GT40, in grado di vincere la 24 Ore di Le Mans del 1966 contro l'avversaria Ferrari. La pellicola fu un grandissimo successo di pubblico e di critica tanto da ricevere ben quattro candidature ai Premi Oscar 2020, tra cui l'Oscar per il miglior film, vincendo però nelle categorie tecniche quali miglior montaggio e miglior montaggio sonoro. Il cast stellare ha visto la grande interpretazione di attori del calibro di Matt Damon e Christian Bale nei panni, rispettivamente, dei protagonisti Carroll Shelby e Ken Miles. Inizialmente, tuttavia, i protagonisti dovevano essere Tom Cruise e Brad Pitt, con la sceneggiatura scritta da Jason Keller, ma il progetto non andò mai in porto. Il progetto finale, comunque, è riconosciuto universalmente come uno dei migliori film sulle automobili di sempre.

Il regista James Mangold non è mai stato un grande appassionato delle corse automobilistiche, ma nonostante ciò cercò di essere il più preciso e dettagliato affidandosi a personalità centrali nel mondo dell'automobilismo. Per esempio Christian Bale prese lezioni di guida da corsa presso la Bondurant High Performance Driving School il cui fondatore era un amico di Ken Miles. Quindi, oltre alla guida, Bale ascoltò storie sulla scena delle corse degli anni '60 per rendere ancora più realistico il suo ruolo. Inoltre, inizialmente, Bale avrebbe dovuto interpretare Enzo Ferrari, ma abbandonò a causa delle preoccupazioni che aveva riguardo all'ottenere il giusto peso in tempo per il film. Nonostante ciò, comunque, l'attore perse più di 31 chili dopo il film Vice – L'uomo nell'ombra con somma ammirazione del collega Matt Damon.

Il film rimase bloccato nello sviluppo per molto tempo, basti pensare che Mangold prese in mano il progetto già nel 2010 discutendo periodicamente con la 20th Century Fox riguardo alla disponibilità di finanziare il progetto. Fu solo dopo aver realizzato Logan che venne chiamato a dirigere il film. Pertanto, ricollegandoci al suddetto aspetto dei dettagli, i dieci anni di stallo servirono agli sceneggiatori anche per incontrare e intervistare il vero Carroll Shelby. Se siete degli appassionati di Le Mans vi consigliamo anche di vedere Le 24 Ore di Le Mans del 1971 (che potete recuperare su Amazon) con il grande Steve McQueen nei panni di Michael Delaney. La pellicola costituì un fiasco nella carriera di McQueen, ma col tempo venne notevolmente rivalutata e oggi è considerata una delle più belle e realistiche testimonianze di film automobilistici della storia. Basti pensare, ad esempio, l'auto guidata nel film da McQueen era la bellissima Gulf Porsche 917 K n. 20 ufficiale.

Rush

Rush è un film del 2013 diretto da Ron Howard e si basa su una sceneggiatura di Peter Morgan. La pellicola racconta l'intensa rivalità tra i piloti di Formula 1 James Hunt e Niki Lauda, interpretati rispettivamente da Chris Hemsworth e Daniel Brühl. I due, che si danno battaglia fin dalle serie minori, non potrebbero essere più diversi: Hunt è un giovane e insolente donnaiolo che adora mettersi in mostra mentre Lauda è un genio strategico dai modi duri e riservati. Il film venne candidato a numerosi premi nel 2014, tra cui due Golden Globe, ma tra i premi più celebri vinse solo un BAFTA per il miglior montaggio.

Il regista volle porre l'accento sulla profonda inimicizia tra i due piloti, Lauda e Hunt, tuttavia nella realtà tra i due vi era un forte senso di rispetto e amicizia e la tensione scattò solo quando Hunt venne squalificato non dal Gran Premio di Spagna, ma da quello di Brands Hatch. Tra l'altro un'altra curiosità riguarda le auto guidate dai due attori: non potendo guidare delle vere monoposto di Formula 1, agli attori venne concesso di usare delle auto di Formula 3 su cui vennero progettate e montate appositamente delle carrozzerie da Formula 1. Nel cast, comunque, spiccano anche tanti attori italiani tra cui Piefrancesco Favino nei panni di Clay Regazzoni, Augusto Dallara presta il volto a Enzo Ferrari, mentre Ilario Calvo è Luca Cordero di Montezemolo.

La pellicola è amata dai fan dei motori anche e soprattutto per il suo realismo e per la sua fedeltà agli eventi realmente accaduto. Il merito di questo è anche dovuto all'ex pilota tedesco Jochen Mass, compagno di Hunt in McLaren nel 1976, il quale partecipò al film come consulente e controfigura. Proprio riguardo al realismo, è curiosa la reazione del vero Niki Lauda alla visione del film. L'ex campione di Formula 1, infatti, rimase estremamente impressionato dall’impeccabile performance dell’attore Daniel Bruhl e quando vide il film per la prima volta, come da lui stesso dichiarato, il pilota esclamò: “Oh m***a,  ma quello sono io!”.

Veloce come il vento

Veloce come il vento è un film tutto italiano del 2016 diretto da Matteo Rovere e liberamente ispirato alla vita del pilota di rally Carlo Capone. La storia racconta di Giulia (interpretata da Matilda De Angelis), giovane campionessa di gare automobilistiche, la quale si riconcilia con il fratello tossicodipendente Loris (Stefano Accorsi) quando capisce che, nonostante i suoi problemi, il ragazzo è in grado di aiutarla nella carriera di pilota. La pellicola fu un grande successo di pubblico e di critica vincendo numerosi premi tra cui tre Nastri d'Argento e ben sei David di Donatello.

Per chi non lo sapesse, Carlo Capone fu il vincitore del Campionato Europeo di Rally nel 1984 a bordo di una Lancia Rally 037. Purtroppo nel 1985 il pilota torinese si ritirò definitivamente dalle corse e la sua vita fu correlata da numerosi drammi personali: la tragica morte della giovane figlia e la separazione dalla moglie. Questi, insieme ad altre difficoltà, spinsero Capone sulla strada della droga. Attualmente vive in Piemonte, all’interno di una struttura protetta che offre assistenza alle persone con patologie psichiatriche.

Nel film è presente una bellissima Peugeot 205 Turbo 16 da 400 Cv che venne fatta arrivare per l’occasione direttamente dal Musée de l’Aventure Peugeot di Sochaux. Stefano Accorsi, per poterla guidare, prese lezioni di guida dal nove volte campione italiano di rally Paolo Andreucci, che ha seguito le riprese del film da istruttore e stuntman. Inoltre Matilda De Angelis prese la patente proprio nel giorno in cui le venne proposto il film: diciamo che qualora non avesse superato gli esami, sarebbe stato decisamente più complicato girare alcune scene.

Giorni di Tuono

Giorni di tuono è un film d'azione del 1990 diretto da Tony Scott ed interpretato da Tom Cruise, Robert Duvall e Nicole Kidman. La pellicola racconta il mondo ad alta velocità della NASCAR. Qui la rivalità fra il nuovo arrivato Cole Trickle ed il veterano Rowdy Burns, ha raggiunto livelli preoccupanti. In seguito ad un grave incidente in cui entrambi gli uomini rimangono feriti, il loro antagonismo si trasforma in un'amicizia sincera. Lo spirito del primo viene sollevato dalla storia d'amore con il neurochirurgo Claire Lewicki mentre il secondo è costretto a prendersi una pausa dalle gare. 

Nella pellicola sono presenti anche in alcuni cameo dei reali piloti NASCAR, come Rusty Wallace, Neil Bonnett, ed Harry Gant. Questo film segnò anche l'incontro sul set fra Tom Cruise e Nicole Kidman ed è il primo dei tre produzioni che avrebbero girato insieme (fu anche il luogo dove si innamorarono nella vita vera divenendo una delle coppie più iconiche di Hollywood). Inoltre ricevette anche una candidatura agli Oscar del 1991 nella categoria Miglior sonoro forse merito anche della collaborazione con Hans Zimmer.

Il pilota della NASCAR Greg Sacks sostenne quasi tutte le scene di guida acrobatica di Tom Cruise. L'attore, in realtà, non voleva essere sostituito da una controfigura, ma non gli venne permesso di girare in pista le scene più pericolose per motivi assicurativi. Curiosa la scelta riguardo alle Chevrolet presenti nel film: queste furono preparate dal team di corse di Rick Hendrick, che in seguito ne utilizzò alcune in gare reali. Il film fu un gradissimo successo, tuttavia non piacque a un pilota celebre della NASCAR: a "il Re" Richard Petty (così chiamato perché detiene il record di vittorie nella storia della NASCAR Grand National). Il pilota, dopo aver visto la pellicola, disse: "L'unica cosa corretta erano i numeri di gara adesivi sui lati delle macchine".

Need for Speed

Need for Speed è un film d'azione del 2014 diretto da Scott Waugh e si tratta di un adattamento cinematografico della popolare serie di videogiochi automobilistici Need for Speed. La storia segue le vicende di Tobey Marshall (interpretato da Aaron Paul), ovvero un pilota automobilistico impegnato in corse clandestine, il quale esce di prigione con una sola missione: vendicarsi di un tradimento subito da un rivale. Per farlo, l'uomo deve sfuggire alla polizia e ai cacciatori di taglie. Nel cast sono presenti anche nomi celebri come Imogen Poots, Dominic Cooper, Rami Malek, Michael Keaton e Dakota Johnson.

Tra i produttori esecutivi della pellicola spicca il nome di Steven Spielberg, il quale decise che Aaron Paul avrebbe dovuto interpretare il protagonista del film dopo una maratona ininterrotta di Breaking Bad, in cui l'attore interpreta l'ormai leggendario Jesse Pinkman. Prima di Aaron Paul, erano stati presi in considerazione per il ruolo del protagonista vari attori, tra cui Liam Hemsworth, Taylor Kitsch e Brenton Thwaites. Dopo la scelta di Aaron Paul, non essendo molto alto come attore, il resto del cast venne scelto in linea con la sua altezza, in modo da non sminuirlo.

Per quanto riguarda la produzione, invece, la maggior parte delle scene d'azione sono state girate senza effetti digitali, utilizzando però solo carrozzerie invece che macchina vere e proprie, così da rendere più economico il tutto. A tal proposito, anche gli elicotteri della polizia sono gli stessi con cui hanno girato le riprese dall'alto, solo con la cancellazione delle macchine da presa in postproduzione.

Fast and Furious

Proseguiamo con le corse clandestine con quella che, di fatto, è una delle serie cinematografiche più amate e longeve della storia. Sebbene ormai abbia preso risvolti molto fantasiosi, la serie nacque per mostrare molta azione e adrenaliniche corse d'auto clandestine. A partire dal quarto film la serie decise di mutare in parte i suoi connotati caratteristici, aggiungendo elementi che l'avvicinano sempre più al filone dei film di spionaggio e degli heist movie. La serie verte sulle vicende di due personaggi, Dominic Toretto, interpretato da Vin Diesel, e Brian O'Conner, interpretato da Paul Walker. Il personaggio di quest'ultimo, a causa della prematura scomparsa dell'attore, venne fatto uscire di scena a partire dall'ottavo film. Negli anni la serie si è trasformata sempre più in un ensemble cast e ha visto aggiungersi, fra gli altri, icone del cinema d'azione come Dwayne Johnson, Jason Statham, Kurt Russell, Charlize Theron, John Cena, Gal Gadot e Jason Momoa.

Ovviamente vi consigliamo di iniziare dal primo film del 2001 nato da un semplice articolo letto su una rivista. Infatti il produttore Scott Stuber mostrò al collega Neal H. Moritz e al regista Rob Cohen un articolo della rivista Vibe incentrato sulle corse clandestine di auto a New York e da lì partì lo spunto per quella che sarebbe diventata una saga fiorente e duratura. Inizialmente per il ruolo di Brian O’Conner, affidato poi a Paul Walker, erano stati presi in considerazione altri attori come Mark Whalberg, Christian Bale e addirittura il rapper Eminem. Il regista Rob Cohen però scelse Walker, sia per il talento dimostrato ai provini che per la grande passione dell’attore per le auto da corsa.

Per il ruolo di Dominic Toretto invece la prima scelta della produzione era Timothy Oliphant, che però rifiutò il ruolo. Prima di affidare il ruolo a Vin Diesel, bisognò rivedere più volte la sceneggiatura perché l'attore non era convinto. Per quanto riguarda, invece, Michelle Rodriguez (interprete di Letty Ortiz) e Jordana Brewster (interprete di Mia Toretto), le due furono scelte con difficoltà perché nessuna delle due aveva mai preso la patente, pertanto dovettero ottenerla prima dell’inizio delle riprese per girare numerose scene alla guida. Piccola curiosità sul titolo del film: forse non lo sapete ma già esistevano due pellicole con lo stesso nome. La prima Fast and Furious era una commedia noir del 1939 girata da Busby Berkeley, la seconda sempre col titolo Fast and Furious, diretta da John Ireland e Edward Sampson nel 1955, ha una storia più simile alla saga perché racconta di un uomo che evade di prigione e che, durante la sua fuga, rapisce una donna alla guida di un'auto sportiva.

Cars - Motori ruggenti

Concludiamo questa lista con uno dei film d'animazione più amati di tutti i tempi. Cars è un film d'animazione del 2006 diretto da John Lasseter e prodotto dai Pixar Animation Studios in collaborazione con Walt Disney Pictures che aveva già acquisito lo studio. La pellicola è dedicata alla memoria di Joe Ranft, co-autore e co-regista, deceduto in seguito a un incidente stradale e il suo grande successo ha permesso di realizzare sia due sequel (oltre a una serie di cortometraggi) sia di ricevere importanti riconoscimenti (tra cui un Golde Globe) e due nomination agli Oscar 2007 come miglior film d'animazione e per la miglior canzone. Il protagonista della storia è Saetta McQueen, nonché un'automobile da corsa. Decisa a partecipare alla prestigiosa Piston Cup, parte alla volta della California, ma lungo la leggendaria Route 66 si imbatte nella cittadina di Radiator Springs, dove fa la conoscenza di alcuni dei suoi abitanti a quattro ruote. Grazie al loro aiuto, Saetta può prendere parte alla difficile competizione, nella quale deve affrontare una serie di irriducibili avversari.

Inizialmente il film doveva prendere il nome di Little Yellow Car e avrebbe dovuto vedere come protagonista un’auto elettrica bistrattata dalle auto a combustione interna che popolavano il mondo. Anche il nome del protagonista non è stato scelto casualmente: Saetta McQueen è stato chiamato così in memoria di uno degli animatori della Pixar, Glenn McQueen, scomparso mentre realizzava Alla Ricerca di Nemo e anche per celebrare il celebre attore e pilota Steve McQueen. Un altro omaggio è, ad esempio, la marca di pneumatici utilizzata nel film, Lightyear: è contemporaneamente un riferimento alla Goodyear e anche Buzz Lightyear, l’astronauta protagonista di Toy Story.

Tanta cultura automobilistica anche nella versione italiana della pellicola. Bob Cutlass e Darrell Cartrip, i due commentatori delle gare della Piston Cup, sono stati doppiati da Gianfranco Mazzoni e Ivan Capelli, voci storiche della Formula 1 trasmessa sulla Rai. Inoltre Boost, DJ e Wingo, le auto che fanno addormentare Mack durante il viaggio di trasferimento in California, nella versione italiana del film sono doppiati rispettivamente da Giancarlo Fisichella, Jarno Trulli e Emanuele Pirro. Guido, ispirato ad una Iso Isetta del 1956, nella versione inglese della pellicola parla in italiano, mentre nella versione italiana si esprime solamente in dialetto modenese e a doppiarlo è Alex Zanardi. Infine la Ferrari F430 che nei minuti conclusivi del film entra nel negozio di gomme di Luigi e Guido è doppiata in tutte le versioni del film dal grande campione Michael Schumacher.