Monsters & Co., vent'anni di mostri simpatici targati Pixar

Celebriamo i vent'anni dall'uscita di Monsters & Co. con alcune curiosità su questo film Pixar campione di incassi.

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a cura di Francesca Sirtori

Uno dei film Pixar che più sono rimasti nel cuore, per via della sua trama e della particolarità dei suoi personaggi, è quello uscito nel 2001, quandoi registi Pete Docter, Lee Unkrich e David Silverman hanno portato sul grande schermo Monster & Co., la storia dell’amicizia tra Mike e Sulley, due creature mostruose che vivono nella grottesca città di Mostropoli dove lavorano come spaventatori. Si tratta del primo di tre film usciti in totale finora, seguito da oltre a vantare dal 28 marzo 2012 una nuova versione 3-D. Il film è stato presentato in anteprima il 28 ottobre 2001 all'El Capitan Theatre di Hollywood, in California, seguito dall’uscita nelle sale americane il 2 novembre 2001, mentre in Italia arrivò con diversi mesi di ritardo, il 15 marzo 2002. Un anniversario importante, quello che ricordiamo oggi, in virtù dei vent’anni dalla primissima uscita, accompagnata dal cortometraggio animato della Pixar Pennuti Spennati, diretto da Ralph Eggleston e premiato con l'Oscar al Miglior cortometraggio d'animazione 2002. Un titolo aggiunto a seguire come contenuto extra del dvd del film. Vediamo allora le principali curiosità legate a questo film, campione di incassi all’epoca della sua uscita. Ricordiamo inoltre che di recente è uscita anche la serie di corti Monsters & Co. La serie – Lavori in Corso!, per la quale abbiamo avuto l'opportunità di incontrare, seppur virtualmente, il cast

Monsters&Co., una storia scritta e riscritta

Come anticipavamo, la trama della storia narra di mostri, ma anche di esseri umani: il compito di queste due creature protagoniste infatti, insieme a quello di molti altri loro simili, è proprio quello di entrare nelle stanze dei bambini di notte, mentre dormono, per spaventarli e catturare le loro urla, preziosa fonte di energia utile ad alimentare la cittadina dei mostri. Un giorno, però, a causa di un banale errore, la piccola Boo entra nel mondo dei mostri, seminando il panico e portando scompiglio. Toccherà così a Mike e Sulley proteggere la bambina e cercare il modo di riportarla a casa sana e salva.

Ma come nasce questo film? La prima idea originale di Pete Docter era in realtà molto diversa dal progetto giunto a noi in versione definitiva. Inizialmente, il regista aveva pensato di raccontare la storia di un trentenne che lavora come contabile, odia la sua professione e un giorno si imbatte per caso in un vecchio quaderno con alcuni disegni che faceva da bambino. L'uomo lo ripone sulla mensola, ma la notte stessa il mostro del disegno si materializza nella sua stanza, non lo abbandona più, lo segue al lavoro e persino durante gli appuntamenti vari. L'intento del film era proprio quello di voler raccontare la storia di un uomo come tanti che deve affrontare e superare quelle paure che lo tormentano fin da bambino.

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La storia alla base di questo film di animazione ha subìto molti cambiamenti durante la produzione. La prima idea era quella di un uomo adulto di 30 anni che aveva disegnato dei mostri in un quaderno da bambino, e che ora lo perseguitavano da adulto. Ogni mostro rappresentava una delle sue paure d'infanzia, e ogni volta che vinceva una delle sue paure, uno dei mostri scompariva. Dopo aver scartato quest'idea, Docter ha avuto l'idea di un bambino che faceva amicizia con un mostro, intitolato semplicemente Monsters in cui il personaggio mostruoso di Sulley (conosciuto in questa fase come Johnson) era un dipendente di un'azienda il cui scopo era spaventare i bambini. L'eventuale compagno di Sulley, Mike Wazowski, non era stato ancora aggiunto. Da ricordare inoltre che nella sceneggiatura originale, Sulley non era uno “spaventatore” ma un operaio con la pelliccia marrone.

Citazioni importanti e curiosità sui personaggi (e non solo)

I film della Pixar, come ben sanno gli aficionados della casa di produzione, sono celebri perché nascondono sempre delle citazioni o dei riferimenti nascosti tutti da scoprire. Tra i tanti giochi di Monsters & Co. c’è anche il curioso nome del ristorante in cui Mike porta a cena la sua ragazza. Il ristorante si chiama Harryhausen ed è un preciso omaggio a Ray Harryhausen, leggendario artista degli effetti speciali scomparso nel 2013 all’età di 92 anni.  Tra le altre citazioni sempre presenti nei film della Pixar ci sono anche gli immancabili riferimenti ai precedenti film già prodotti o persino ai film che dovevano ancora arrivare in sala. Nel caso di Monster & Co., le easter egg sono da ritrovare tra i giochi di Boo, dove, uno sguardo attento e preparato avrà notato la celebre palla, Jessie di Toy Story 2 e persino un peluche di Nemo di Alla ricerca di Nemo, film che però arriva in sala solo dopo quello in questione. Sempre per citare la saga di Toy Story, a Billy Crystal era stato offerto il ruolo di Buzz Lightyear nel primo film del 1995, ma aveva rifiutato. Qui invece interpreta Mike Wazowski.

Altre citazioni? Nel film si vede un ristorante che si chiama Harryhausen, un omaggio affettuoso a Ray Harryhausen, il genio della stop-motion, mentre il polpo dietro al bar nel ristorante ha solo sei zampe ed è un riferimento a Il mostro dei mari, un film del 1955 in cui sempre Harryhausen aveva creato una piovra con sei braccia, in quanto la produzione aveva pochi soldi a disposizione.

Arriviamo ora invece ad alcune curiosità legate alla realizzazione dei personaggi del film. Ad esempio, la piccola protagonista di Monsters&Co. viene chiamata Boo e poco o nulla sappiamo su di lei, dato che non pronuncia molte parole. C’è però una scena del film in cui si suggerisce allo spettatore che il vero nome di Boo potrebbe essere Mary, in quanto l’attrice che ha dato la voce a Boo è Maria Gibbs, nata pochi anni prima, solo nel 1996. Inoltre nelle prime stesure, Boo aveva 6 anni e gli autori hanno deciso di farla più piccola, perché sarebbe risultata ancora più dipendente da Sulley. E il suo amico peloso invece? Proprio questo personaggio è stato realizzato con circa 2,320,413 peli unici sul suo corpo e per animare ogni singola ciocca, gli animatori hanno lavorato anche per un minimo di 12 ore per ogni inquadratura.

Concludiamo la nostra carrellata di curiosità con un cenno dedicato al doppiaggio (e alla lingua vera e propria) dei personaggi coinvolti. Secondo quanto raccontato dagli animatori della casa di Topolino, il 90% dei mostri ha la stessa lingua. Invece di spendere tempo, soldi ed energie a disegnare diverse lingue, gli animatori hanno deciso di applicare a tutti i mostri la lingua verde e giallina che ha anche Mike Wazowski. Per quanto riguarda invece il doppiaggio, Bill Murray era stato considerato e testato per il ruolo di Sulley, ma alla fine la parte del doppiatore è andata a John Goodman. Infine, nella versione in lingua tedesca del film, pare che l’abominevole uomo delle nevi parli il dialetto svevo, che è principalmente usato nella Germania sud-occidentale.

Una serie di aneddoti e curiosità davvero particolari, che rendono Monsters&Co. ancora più interessante per chi lo ha già visto e, perché no, a catturare l'attenzione anche di coloro che ne sono ancora a digiuno, per un recupero della visione di un film tanto tenero, quanto imperdibile.