Moon Knight Episodio 4: citazioni e riferimenti in La Tomba

Moon Knight Episodio 4: citazioni e riferimenti in La tomba. La serie è disponibile settimanalmente su Disney Plus.

Avatar di Manuel Enrico

a cura di Manuel Enrico

La Tomba, il quarto episodio di Moon Knight, ci ricorda che siamo oramai oltre la metà della serie dedicata all’eroe Marvel, disponibile su Disney+. I precedenti episodi ci hanno guidato alla scoperta di questo eclettico personaggio, dandoci una diversa visione della tipica narrativa del Marvel Cinematic Universe, offrendoci modi nuovi di intendere la comicità e l’eroismo dei personaggi del MCU. Tendenza che trova nuova conferma con La Tomba, spingendoci a cerca riferimenti e citazioni in Moon Knight Episodio 4.

Superfluo da dire, ma come sempre prima di affrontare la lettura di questa nostra caccia all’easter egg, il consiglio è di vedere prima l’episodio su Disney+. La presenza di riferimenti alla storia editoriale del personaggio e al più ampio contesto del Marvel Cinematic Universe è meno evidente rispetto a precedenti produzioni disponibili su Disney+, ma si tratta comunque di potenziali lanci di futuri personaggi che esordiranno in futuri progetti del Marvel Cinematic Universe.

Moon Knight Episodio 4: citazioni e riferimenti

Tombe e segreti

La ricerca della tomba di Ammit porta Steven e Layla all’interno di un vecchio complesso funerario, che non nasconde solamente la divinità egizia. Durante l’esplorazione di questa tomba, infattil, Marc spiega a Steven come prima di Ammit questo fosse stato il luogo dell’eterno riposo di una delle figure più affascinanti della storia antica: Alessandro il Grande.

Storicamente, gli studiosi non sono mai riusciti a identificare il vero luogo dove riposa il condottiero, anche se la maggior parte delle teorie vorrebbe la tomba nascosta tra le sabbie dell’Egitto, come mostrato in Moon Knight. Ad essere particolarmente interessante la menzione ad Alessandro il Grande in La Tomba è il fatto il macedone era solito presentarsi come Zeus, divinità che presto vedremo sul grande schermo, interpretata da Russel Crowe, in Thor: Love and Thunder.

Sin dalla su prima apparizione in Moon Knight, Layla (May Calamawy) è stata identificata come la versione del Marvel Cinematic Universe di Marlene Alraune, moglie di Marc Spector e figlia del professor Peter Alraune, archeologo la cui morte fu centrale nel processo che rese il mercenario Marc Spector il supererore Marc Spector. Negli scorsi episodi di è visto come questa attinenza tra Layla e Marlene sia stata sempre più definita, ma è con La Tomba che il processo viene completato. A farlo è Arthur Harrow (Ethan Hawke), che nello svelare come sia morto il padre di Layla, Abdullah El-Faouly, racconta come Marc fosse parte della squadra di mercenari incaricata di seguire e proteggere lo studioso, non impedendone però la morte.  Harrow rivela come sia stato proprio il compagno di Marc a uccidere il padre di Layla, un riferimento che sembra puntare proprio verso Raoul Bushman, personaggio che nei comics compiva l’omicidio e divenne poi un avversario di Moon Knight

Follia o inganno?

Gli ultimi due episodi di Moon Knight si divertono a citare in modo non troppo velato il tipico impianto narrativo di un film avventuroso, sulla scia di successi come Indiana Jones o La mummia. In questo episodio, a un certo punto, vediamo comparire una serie, Tomb Buster, un film d’avventura che pare essere particolarmente gradito a Marc, che scopriamo esser in realtà l’ospite di un ospedale psichiatrico. La presenza di questa serie potrebbe essere il riferimento alla run di Mon Knight firmata da Bendis e Maleev, in cui Marc Spector, sotto l’identità del miliardario Steven Grant, dava vita a una propria casa di produzione, che realizzava pellicole che raccontavano le avventure di Moon Knight.

La pare finale dell’episodio, ambientata nell’ospedale psichiatrico, pare esser tratta dalla run di Moon Knight realizzata da Jeff Lemire, con i disegni di Greg Smallwood, che iniziava proprio con Marc rinchiuso in manicomio. Nella storia di Lemire, a gestire il manicomio era il dottor Emmet, che si scopriva poi essere un avatar di Ammit, non stupisce quindi che nella versione del Marvel Cinematic Universe di questo particolare momento a capo dell’ospedale psichiatrico ci sia Harrow, che sappiamo essere l’avatar di Ammit.

Non è la prima volta che una serie ispirata al mondo Marvel ci porta in un ospedale psichiatrico, considerato che Legion, la serie dedicata all’incontrollabile mutante figlio di Charles Xavier, si svolgeva in una simile struttura. Oltre a mostrarci nuovamente piccoli dettagli riferiti agli episodi precedenti, che si tratti di oggetti o di volti che assumono particolari ruoli in questa struttura (come i poliziotti Bobbi e Billy, che diventano inservienti proprio come nella run di Lemire), nuovamente viene lasciato intendere che Marc e Steven possano avere un terzo compagno di viaggio.

Durante la fuga nell’ospedale psichiatrico, infatti, i due incappano in una stanza in cui è conservato un sarcofago al cui interno si nasconde qualcuno che cerca disperatamente di fuggire. La sensazione è che nel sarcofago possa essere rinchiuso Lockley, personalità violenta che potrebbe essere la responsabile dell’inspiegabile massacro visto nel precedente episodio.

Moon Knight: La Tomba

Dopo un terzo episodio in cui abbiamo visto Marc prendere il sopravvento, con La Tomba Steven torna al comando, offrendoci la possibilità di rivedere una contrapposizione tra i due che viene declinata in modo arguto per far emergere le ultime nozioni sull’origine del personaggio e sul suo rapporto con Layla. L’atmosfera da film d’avventura classico non viene meno, ma fa da sfondo a un episodio che, nell’ultimo atto, proietta la serie in una dimensione più complessa, che echeggia al meglio il disturbo dissociativo tipico del personaggio.

Dopo una serie di momenti comici, il tono drammatico, sostenuto da una colonna sonora incalzante, il finale di La Tomba viene strutturato con un crescendo inquietante che trova piena realizzazione in un divertente finale di episodio che lancia la serie verso i due promettenti episodi finali.

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