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Moonshine (Azzarello & Risso) Recensione

L'ultima solida collezione di avventure noir firmata Azzarello e Risso è un rutilare di raffiche di piombo e mostri, tra le impervie regioni degli Appalachi. Oscar Ink Mondadori presenta il primo volume della collecting edition di “Moonshine”!

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a cura di Mauro Longo

In sintesi

L'ultima solida collezione di avventure noir firmata Azzarello e Risso è un rutilare di raffiche di piombo e mostri, tra le impervie regioni degli Appalachi. Oscar Ink Mondadori presenta il primo volume della collecting edition di “Moonshine”!

L'ultima solida collezione di avventure noir firmata Azzarello e Risso è un rutilare di raffiche di piombo e mostri, tra le impervie regioni degli Appalachi. Oscar Ink Mondadori presenta il primo volume della collecting edition di “Moonshine”!

Gangster, pupe e lupi mannari

Anni '20, racket, proibizionismo, mitra, bravi ragazzi.

Su a New York ci sta quel gran figlio di buona donna di Joe Masseria che ha bisogno di qualche camion di liquore, di quello buono, per i suoi club. Un giorno gli capita tra le mani una bottiglia di moonshine che viene dagli Appalachi. Roba buona. Molto buona. La migliore.

È allora che “Joe the Boss” chiama uno dei suoi, Lou il Bello, e lo manda tra i montanari a stringere un accordo per il whisky. Un buon accordo. Un accordo che non si può rifiutare.

Solo che i montanari rifiutano. I dannati hillbilly non vogliono vendere. E allora Joe manda qualche altro bravo ragazzo lì tra i monti a dare manforte a Lou, nonostante lui ne avrebbe davvero fatto a meno.

Anche perché c'è lo sceriffo che gli sta col fiato sul collo. E ci stanno i federali che vogliono incastrare i montanari. E ci stanno i neri giù in mezzo alle paludi, che sembrano avere qualcosa da nascondere. E a un certo punto arriva anche un killer, e non è una bella cosa. E poi spuntano una pupa, anzi due, che però tutto sono tranne che damsel in distress. E poi ci sta una strana bestia assetata di sangue, impossibile, mostruosa, inumana. O forse più di una...

Insomma, cosa potrebbe andare storto?

Torna la premiata ditta Azzarello - Risso

Brian Azzarello ed Eduardo Risso ci offrono con Moonshine una storia sporca e insanguinata, che mescola gangster story e horror, pulp e weird, noir e narrazione minimalista, pallottole e mostri, in un distillato gradevole e ben riuscito, come il moonshine dei montanari.

Eh sì perché il Moonshine del titolo altro non è che il whisky artigianale e clandestino che si produce in barba alla legge negli anni del Proibizionismo, il “filu e ferru” degli Appalachi, spesso tanto malfatto da essere quasi velenoso, ma così a buon mercato da far gola a tutti i trafficanti...

E però moonshine è anche il chiaro di luna, quella luna che secondo le leggende trasforma gli uomini in belve assetate di sangue, che poi finiscono ad aggirarsi per foreste e terre desolate... e quale luogo più remoto e selvaggio esiste in America se non gli Appalachi, quasi una terra di nessuno all'interno del West Virginia?

Insomma, gli ingredienti per condire una storia di gangster e lupi mannari ci sono tutti, l'idea regge e tutta la patina pulp e noir della vicenda, nella sceneggiatura come nei disegni, sostiene il tema di fondo perfettamente.

L'accoppiata Azzarello – Risso, ormai collaboratori di lunga data e vincitori insieme anche di un Eisner Award per 100 Bullets, regge perfettamente e l'intesa si avverte chiaramente in tutte le pagine. In questo caso, Risso si occupa di tutti gli episodi e anche della colorazione, e Azzarello sembra riuscire a buttarci dentro tutte le sue idee e trovate un noir senza alcun difetto di comunicazione con l'altro titolare della testata.

L'unico appunto che ci sentiamo di fare è che a volte la finezza narrativa di Azzarello, affilata per anni su testate DC, Vertigo e Wildstorm, risulta fin troppo tagliente per il lettore non statunitense e non abituato al suo stile pulp minimalista. Diversi passaggi e dialoghi, incontri e scontri notturni tra i boschi, situazioni e conflitti tra personaggi meritano sicuramente un lettore attento ed allenato.

La storia è appena iniziata...

Detto questo, dove andrà a parare la storia di Lou il Bello? Ancora non lo sappiamo, visto che i due autori hanno programmato di concluderla in 30 episodi e questo volume degli Oscar Ink Mondadori mette insieme solo i primi sei, quelli che servono a dare il via comunque travolgente all'intera sarabanda di eventi che già possiamo immaginare.

Non vediamo l'ora di sapere come procederanno le sue disavventure, ricercato ormai dalla legge, dai mostri e dai criminali, mentre affonda sempre più nella spirale di violenza e aberrazione in cui Azzarello e Risso lo hanno cacciato. Prossima tappa: New Orleans!

Voto Recensione di Moonshine



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Gangster, federali, killer, pupe e lupi mannari.

  • - Un gustoso distillato di narrazione noir, pulp e weird, in pieno stile moderno americano.

  • - Una storia trascinante che non si ferma mai, piena di colpi di scena e nuovi elementi aggiunti alla miscela ad ogni episodio.

Contro

  • - Opera assolutamente derivativa, con pochi spunti di vera originalità.

  • - Necessita di una lettura attenta e concentrata per cogliere tutti i dettagli.

  • - Il volume racchiude solo i primi sei episodi, e ci saranno verosimilmente altre quattro raccolte come questa.

Commento

Un bel fumetto denso di azione, in stile manieristicamente pulp/noir/weird; se vogliamo del tutto derivativo ma con la capacità di tenersi il lettore ben stretto fino all'ultima pag

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