Immagine di Muhammad Ali: Kinshasa 1974, recensione: The Rumble in the Jungle tra fumetto e fotografia
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Muhammad Ali: Kinshasa 1974, recensione: The Rumble in the Jungle tra fumetto e fotografia

Muhammad Ali: Kinshasa 1974 è un emozionante graphic novel che racconta il mito di The Rumble in the Jungle.

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a cura di Manuel Enrico

In sintesi

Muhammad Ali: Kinshasa 1974 l'emozionante graphic novel che racconta il mito di The Rumble in the Jungle.

Per gli appassionati di boxe, pochi eventi hanno fatto la storia come The Rumble in the Jungle. Non potrebbe esser diversamente, se pensiamo che al centro di questo leggendario incontro di pugilato si muovevano due vite intense, come quella di Muhammad Ali  e di George Foreman, due icone della boxe del periodo. Ma nell’afosa notte di Kinshasa in cui si scontrarono questi due titani c’era molto di più, c’erano gli occhi del mondo che vedevano in questo incontro non una semplice lotta tra due uomini, ma uno scontro di ideali, di passioni pure. Una ricchezza di suggestioni che emergono pienamente in Muhammad Ali: Kinshasa 1974, graphic novel edito da Panini Comics che offre una visione più articolata di questo indimenticabile evento.

The Rumble in the Jungle è stato raccontato in mille modi, dai libri ai biopic come Ali con Will Smith, ma ognuna di queste rivisitazioni aveva sempre come focus il mito di Muhammad Ali, il pugile che aveva osato sfidare il governo americano sull’impegno militare in Vietnam, perdendo il proprio titolo e la licenza di pugile, pronto a tornare sul ring al termine del forzato allontanamento dalla boxe. Una storia che da sola merita il proprio posto nell’Olimpo dello sport, ma a rendere ancora più epica questa vicenda è il percorso che ha reso possibile questo evento. Serviva quindi trovare un punto di partenza ideale da cui costruire una narrazione avvincente, che sapesse andare oltre quanto già più volte raccontato, stuzzicando la curiosità del lettore avvicinandolo da una diversa prospettiva.

Muhammad Ali: Kinshasa 1974, The Rumble in the Jungle diventa un fumetto

E non poteva esserci nulla di meglio di una fotografia, o meglio, di un intero reportage fotografico che racconti non solo la lotta sul ring, ma anche la preparazione a questo momento epocale. Non mancano certo le foto di The Rumble in the Jungle, ma Muhammad Ali: Kinshasa 1974 nasce dalla sensibilità dell’occhio del fotoreporter Abbas, che diventa il nostro punto di vista di questa vicenda. Non solo per comprendere l’incredibile vitalità di questo scontro, di questa sfida tra due differenti concezioni di boxe, ma per andare oltre il sudore e il sangue versato sul ring, aiutandoci a comprendere quello che era il mondo di allora e quanto la presenza dei due boxeur americani fosse l’incarnazione di una lotta di ideali in quella notte del 30 ottobre 1974.

In Muhammad Ali: Kinshasa 1974 le tavole dedicate all’incontro sono centrali, ma sono al contempo il culmine di un racconto più articolato. Sfruttando l’escamotage narrativo del dialogo tra Abbas e il lettore, Jean-David Morvan imbastisce un ritratto sociale complesso e affascinante, non limitandosi solamente a definire le figure di Muhamad Ali e George Foreman, ma dando risalto ad altri tasselli essenziali di questo evento. Dalla machiavellica figura di Donald ‘Don’ King, il famigerato organizzatore di incontri che ha dato risalto anche a generazioni successive di boxeur, alla figura di Angelo, l’allenatore confidente Ali, Morvan allarga la visione del lettore consentendogli di comprendere a livello emotivo, quasi epidermico, quali fossero le emozioni del momento, non solo dei due pugili, ma di tutti coloro che guardavano a quel ring come al palcoscenico di una lotta sociale.

Oltre ai muscoli e agli uppercut, sul ring di The Rumbel in the Jungle si trovavano a confronto due diversi visioni del mondo. Se Ali aveva rinunciato al suo nome di Cassius Clay per difendere i propri principi, arrivando anche a schierarsi contro le direttive del suo stesso governo, Foreman era invece un campione più gradito all’establishment americano, disposto a concedersi a commenti che sostenessero un patriottico rispetto della voce di Washington. Due volti diversi dell’american way che si scontrarono a Kinshasa, in Zaire, nazione africana che nel 1974 era una delle perle dell’Africa, libera dalla precedente dominazione coloniale e pronta a dimostrarsi come nazione moderna. E in un simile tumulto sociale, la voce di Muhammad Ali era il tamburo che risuonava nei cuori dei locali, che mal tolleravano gli atteggiamenti da ricco americano di Foreman.

Una stupenda sintesi tra disegno e fotografia

Con intelligenza, Morvan sviluppa la prima parte di Muhammad Ali: Kinshasa 1974 facendo emergere subito queste differenze, lasciando che sia la voce di Abbas a raccontarci questi retroscena spesso trascurati. Ma parlando di un fotoreporter, oltre alla sua voce Morvan lasciano che siano anche i suoi scatti a trasmetterci la potenza di quei momenti, creando una suggestiva opera di ibridazione tra disegno fotografie originali di Abbas, messe a disposizione dall’Association Abbas Photos. Gli scatti di Abbas diventano parte integrante del tessuto narrativo di Morvan, in una meravigliosa alternanza con i disegni dell’artista sudamericano Rafael Ortiz, che riesce a cogliere l’essenza umorale di queste figure epiche, che si tratti di mostrare la potenza dei loro pugni o la fragile emotività degli uomini dietro gli altisonanti nomi di questi atleti che hanno fatto la storia.

Panini Comcis pubblica Muhammad Ali: Kinshasa 1974 in un volume dal generoso formato che rende omaggio alla stupenda opera di Morvan e Ortiz, riuscendo a dare alla ricca produzione fotografica di Abbas il giusto risalto. A dare ulteriore fascino a questa graphic novel è il ricco comparto di extra, che racconta la genesi di questo affascinante esperimento, corredata da una breve cronologia dell’esistenza di Muhammad Ali. La lettura di Muhammad Ali: Kinshasa 1974 non è riservata solamente agli appassionati di boxe, ma rappresenta un’opera a fumetti di mirabile fattura.

Voto Recensione di Muhammad Ali: Kinshasa 1974



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Concept dell'opera affascinante

  • - Materiale fotografico dell'epoca di grande valore

  • - Racconto emozionante di Rumble in the Jungle

  • - Edizione di prestigio

Contro

  • - Non pervenuti

Commento

Panini Comics pubblica Muhammad Ali: Kinshasa 1974 in un volume dal generoso formato che rende omaggio alla stupenda opera di Morvan e Ortiz, riuscendo a dare alla ricca produzione fotografica di Abbas il giusto risalto. A dare ulteriore fascino a questa graphic novel è il ricco comparto di extra, che racconta la genesi di questo affascinante esperimento, corredata da una breve cronologia dell’esistenza di Muhammad Ali. La lettura di Muhammad Ali: Kinshasa 1974 non è riservata solamente agli appassionati di boxe, ma rappresenta un’opera a fumetti di mirabile fattura.

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Immagine di Muhammad Ali: Kinshasa 1974

Muhammad Ali: Kinshasa 1974