Myth Cloth EX: Isaac di Kraken, la recensione

Bandai ha immesso sul mercato la terza Myth CLoth EX dedicata ai Generali di Poseidone, quella raffiugrante Isaac di Kraken.

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a cura di Raffaele Giasi

Senior Editor

Continua la pubblicazione, da parte di Bandai e della sua linea Tamashii Nation, delle versioni EX delle Myth Cloth dedicate ai Generali di Nettuno o, più propriamente noti come “Marine”. Arrivati all'inizio del 2019, la compagnia ha quindi messo in commercio la terza figure dedicata ai Guardiani dei Mari tratti dalla serie Seint Seiya, ridando lustro al personaggio di Isaac di Kraken, noto da noi come “Abbadon di Kraken”, e guardiano della Colonna del Mar Glaciale Artico.

Come chiarito in apertura parliamo di una figure della serie “Myth Cloth”, ovvero action figure di alta qualità e dai dettagli straordinari, pensate per rispecchiare in pieno quella che è il character design originale del personaggio, tenendo particolarmente in considerazione la serie animata, specie per ciò che concerne la colorazione.

Più nello specifico parliamo della linea “EX” (da “Exclamation”, chiaro riferimento sia al famoso colpo “Athena Exclamation” dei Saint di Athena, sia da intendersi come l'esclamazione di meraviglia che le nuove figure dovrebbero suscitare), ovvero quella linea di figure che, superando il confine della mera riedizione, puntano ad offrire al collezionista non solo una più fedele riproduzione dei dettagli in linea con i personaggi originali – ricolorazione compresa – ma anche e soprattutto una miglior calzabilità delle armature sulle figure, un punto che è da sempre focale quando si parla della qualità, e del giudizio, nel campo delle action figure dedicate ai Cavalieri dello Zodiaco.

Per altro, se si considera che l'uscita della Myth Cloth originale di Kraken è datata addirittura 2006, è ovvio che la linea Ex è anche un'occasione più comoda per recuperare il personaggio per i nuovi collezionisti o per gli acquirenti occasionali che, magari recentemente re-innamoratisi dell'opera di Masami Kurumada, avrebbero difficoltà a reperire facilmente la figure originale.

Il personaggio

Ex compagno di addestramento di Hyoga (Crystal il Cigno in Italia), Isaac è un guerriero addestrato dal Maestro dei Ghiacci, devoto ad Athena e con un forte senso di giustizia. Convinto che anche l'amico si stia addestrando per null'altro che servire la dea, Isaac resta deluso nello scoprire che Hyoga altro non vuole che il potere di poter distruggere il ghiaccio che sovrasta il relitto in cui è sepolta sua madre, conservato nel tempo dal ghiaccio eterno del mare artico.

Separatisi dopo un duro conflitto, Isaac sarà tra i primi cavalieri, dopo Sea Horse/Canon a rinvenire i resti sommersi del tempi di Poseidone, luogo in cui entrerà in contatto con lo spirito del dio da cui riceverà la Scale di Kraken.

Quando i Cavalieri di Athena si scontreranno contro i Marine per abbattere il dio dei mari, reo di aver rapito Athena, l'abbattimento della Colonna (simbolo del potere dei Generali di mari) di Isaac sarà affidato proprio a Hyoga, che dopo un duro scontro riuscirà ad avere la meglio sul Generale del Kraken. Quest'ultimo, a conoscenza della morte del Maestro dei Ghiacci, come del Cavaliere dell'Acquario, proprio per mano di Hyoga, comincerà un combattimento senza pietà, durante il quale quasi accecherà ad un occhio il Cavaliere del Cigno.

Sconfitto, e pentitosi di una vita di astio nei confronti dell'amico di sempre, sarà proprio Isaac a rivelare poi, al Cavaliere di Athena, la verità dietro la guerra tra Athena e Poseidone.

Il mito

Mostro mitico ben noto a chi mastica i miti del mare e non solo, il Kraken è una leggenda che alberga nel folclore marinaresco sin dal 1700, quando l'espansione dell'esplorazione navale, e il conseguente sviluppo della pirateria navale, portò alla stratificazione di una mitologia del mare, in parte ereditata dal folclore europeo, in parte sviluppatasi in modo del tutto autonomo. Per questo è difficile immaginare un'origine del mito del Kraken, e benché molti pensino faccia riferimento all'epica greca o nord-europea, in realtà in nessuna delle due letterature è stata mai citata una creatura con questo nome.

Il nome proprio “Kraken”, in ogni caso, ha un'etimologia oscura, e si pensa possa significare null'altro che “mostro marino”. Nel corso del 1700 e del 1800, un gran numero di avvistamenti di creature marine di grandi dimensioni, probabilmente null'altro che calamari giganti o colossali, diede vita al mito del mostro tentacolare che trascina sul fondo mercantili e velieri.

Il Kraken, dunque, è stato nel tempo raffigurato come un mostro tentacolare di dimensioni maestose, e la sua esistenza è stata da subito al centro di una lunga discussione scientifica, al punto che il suo mito, in origine, portò alla catalogazione dell'animale all'interno di diversi volumi accademici relativi la vita marina, seppur nessuno potesse dire di averlo mai effettivamente avvistato.

Per quanto riguarda Saint Seiya, non è chiaro del perché Masami Kurumada abbia raffigurato il Kraken come un pesce, rispetto al suo immaginario più tipico. Come noterete, infatti l'armatura sembra più richiamare all'aspetto di una razza, creatura marina che, nel mito classico, è forse stata d'ispirazione per la raffigura del mostro Ceto, uno dei mostri marini per antonomasia del mito greco da cui, forse, Kurumada ha tratto ispirazione per la Scale di Kraken.

La Myth Cloth

Disposta nella tipica confezione con a fronte nome, e fotografie della figure, e una gradevole colorazione blu e nera, secondo il nuovo standard di colori della linea dedicata alla casta dei Generali dei mari (l'edizione 2006 era infatti caratterizzata da confezioni verdi), la figure è alloggiata in tre blister differenti, il primo contenente la figure, gli spallacci e per l'armatura degli arti; il secondo dedicato invece alla base su cui adagiare l'armatura per la formazione del totem, e contenente petto, gonnellino elmo e ben 4 volti sostitutivi; e il terzo con la base per il totem, le ali e ben 5 coppie di mani sostitutive, con in più due singole destre per le pose relative ai colpi tipici del cavaliere del Kraken.

Da segnalare in questa fase una sola assenza, ovvero quella di un volto in ombra che richiami al primo incontro tra il personaggio ed il suo acerrimo nemico, Hyoga del Cigno, ove il personaggio di Isaac di Kraken, per l'appunto, è mostrato con il volto in ombra che ne nascondeva i lineamenti. Si tratta comunque di un'assenza minore, e non particolarmente rilevante.

Ben più importante il sostanziale cambiamento della base per l'armatura in versione totem, che oltre ad una diversa colorazione, presenza ora un design più accattivante, e dall'aspetto simile a quella che è la forma del segno (una sorta di manta), in virtù dell'originale base rotonda.

Parlando dei colori proprio questi sono la fondamentale differenza di questa edizione EX rispetto a quella originale del 2006. Una differenza evidente a tutti che, per ciò che ci riguarda, dona alla figure un aspetto più gradevole e, soprattutto, meno piatto.

Un problema considerevole di molte edizioni originali, difatti, era quello di avere una colorazione quasi monocroma, che faceva riferimento più alle idee originali di Masami Kurumada, che all'aspetto ed alle colorazioni poi effettivamente riportati nella versione anime della serie. Questa particolare scelta stilistica era forse appagante per diverse figure, ma non per i Marine di Poseidone, che tra tutte le Myth Cloth originali soffrivano di colori molto “retro”, e di un aspetto generale molto spento che riguardava, per altro, anche dettagli come le capigliature.

L'originale colorazione dorata, dunque, è stata sostituita da una doppia colorazione oro/rame, che segue per filo e per segno quello che è il modello di Kraken derivante dal cartone animato, anche per parte delle forme. I dettagli, per altro, sono stati definiti da zero, e sono ora più in linea con l'aspetto dell'anime, dove gli inserti colorati di petto, braccia e schinieri seguivano le forme spigolose tipiche di questa Scale, a differenza invece della Myth Cloth del 2006, dove i dettagli erano diversi, e certamente meno godibili per i già noti problemi di colorazione.

Da segnalare anche una doverosa ri-colorazione della chioda di Kraken, oltre che ovviamente dei dettagli del volto. Le forme del volto del Kraken 2006, per quanto pulite, erano vagamente meno precise dell'edizione odierna, ed i capelli, in particolare, erano di uno smunto verde acido, a fronte invece del colore verde brillante che contraddistingue il personaggio, e che oggi è doviziosamente riprodotto.

Un passo in avanti importante per ciò che riguarda l'aderenza all'anime, che si ripercuote anche sulla forma stessa della chioma, che è oggi più in linea con il disegno originale in termini di lunghezza sia frontale che posteriore.

Tornando alle forme, queste, come spesso accade sono state ridisegnate, per rispondere prettamente al problema di una migliore vestibilità. Intendiamoci: non stiamo dicendo che il Kraken originale fosse raffazzonato rispetto alla sua controparte EX, tuttavia è evidente che le figure EX ripongano maggiore attenzione nel posizionamento dei vari pezzi di armatura sul corpo delle doll, facendo spesso uso di un maggior numero di pezzi, così da adattarsi all'aumento di articolazioni che c'è stato con l'arrivo delle figure di nuova generazione.

Anche la disposizione dei materiali è stata cambiata, e per quanto le figure siano sempre e comunque in plastica e metallo pressofuso (diecast), è stato rivisto l'uso degli stessi rispetto alla posizione del corpo, per dare alla figure non solo un aspetto più gradevole, ma anche e soprattutto una migliore posabilità.

Un grande passo avanti rispetto al modellino originale è stato fatto soprattutto nei confronti degli agganci che, specie per il gonnellino, sono oggi più puliti, rimarcando di meno le linee di stacco che sussistono lì dove c'è l'apertura della componente dell'armatura. Rientrando sempre nel discorso dell'aderenza all'anime originale, e soprattutto della calzabilità dell'armatura, è evidente che sia stato compiuto un passo in avanti importante, e il risultato finale è una figure quanto mai pulita ed elegante, senza fastidiosi traballamenti che ne minino la posabilità.

Anche quest'ultima ha ovviamente risentito in positivo dei passi avanti fatti in termini di di qualità, e benché quasi tutte le figure della serie Myth Cloth si contraddistinguano per una posabilità, tutto sommato, più che buona, ancora una volta è nella linea EX che si riscontrano i prodotti migliori, con gambe salde, piedi mobili ma fermi, ed una distribuzione del peso che non mette in pericolo di caduta il modellino stesso.

In particolare è stata rivista la posizionabilità delle gambe rispetto alle forme del gonnellino, che rende ora possibile un'estensione maggiore degli arti inferiori, senza il rischio che parti dell'armatura saltino via involontariamente. E credeteci, non è poco.

Il merito è anche di una revisione nelle dimensioni di alcune parti della cloth, originariamente più piccole rispetto sia alla nuova edizione che a quello che era l'immaginario derivato dalla serie animata che, oltre al succitato gonnellino, ha visto un ridimensionamento anche degli schinieri, e delle ali posteriori, con queste ultime che, per altro, risolvono finalmente un difetto importante relativo alla fragilità dell'edizione originale ed ai suoi agganci. Il blocco ali è ora unico, e permette il posizionamento delle ali senza che queste rischino di smontarsi o, peggio, di spezzarsi durante il montaggio, pur restando ovviamente mobili.

L'armatura, insomma, è bella e molto funzionale, e per altro facilmente assemblabile sul corpo della figure. Discorso completamente diverso è invece il posizionamento sul totem, che richiede grande cura e attenzione, specie per ciò che concerne la sezione del tronco inferiore e della coda del segno del Kraken. Il montaggio di quest'ultimo, infatti, può creare qualche grattacapo, specie se si dovesse scegliere di non seguire le istruzioni incluse nella confezione (cosa che, come sempre, si sconsiglia in maniera assoluta per questa tipologia di prodotti).

A dispetto di un numero di pezzi, tutto sommato, molto esiguo rispetto a prodotti ben più imponenti – pensiamo ad esempio alle Gold Cloth nella versione divina lanciate dopo l'arrivo dell'anime “Soul of Gold” - l'armatura di Kraken ha molti pezzi che vanno disposti su di un totem contenuto, e sostanzialmente sviluppatosi in orizzontale, rispetto alla media in verticale di questa linea di figure. Ne consegue che potreste avere alcuni problemi nell'alloggiamento dei pezzi a incastro, come ad esempio la cintura, e nel corretto posizionamento dei pezzi più piccoli. La fibbia della cintura, in particolare, sembra continuare ad essere un problema per la linea EX, trattandosi di un pezzo veramente molto piccolo, e pertanto difficile da maneggiare ed alloggiare adeguatamente nella corretta posizione.

In ogni caso, la stabilità dell'armatura in versione totem è garantita. Anche in questo caso la struttura è stabile, può essere maneggiata senza troppe difficoltà e il risultato estetico è di grande impatto, specie se raffrontato alla figure originale, decisamente più compatta e meno lunga. La coda, in particolare, ha subito un restyle quasi completo, ed è ora più lunga ed accattivante, complice comunque anche il nuovo gioco cromatico creato dalla colorazione EX, che dona più spessore e profondità al prodotto sotto ogni aspetto.