Neil Armstrong: il celebre astronauta nella Cultura Pop

Esattamente 90 anni fa, il 5 agosto del 1930, nasceva Neil Armstrong. Ecco in che modo è entrato nella cultura pop con la sua storica impresa.

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a cura di Giovanni Arestia

Esattamente 91 anni fa, il 5 agosto del 1930, nasceva a Wapakoneta, una piccola cittadina nell'Ohio, Neil Armstrong. Quasi fin dalla nascita fu appassionato di volo e aerei, ad appena due anni il piccolo Armstrong fu portato dal padre alla National Air Races di Cleveland ed ebbe la sua prima esperienza di volo a soli 6 anni su un Ford Trimotor a Warren. Forse neanche lui poteva immaginare che trent'anni dopo sarebbe entrato nella storia come il primo uomo a mettere piede sulla Luna (esattamente il 21 luglio 1969 alle ore 02:56:15 UTC).

Neil Armostrong non è solo entrato nella storia dell'umanità - impossibile non ricordare la celebre citazione "un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l'umanità" pronunciata non appena posò il piede sul terreno lunare -, ma ha anche acquisito notevole importanza nella Cultura Pop e pertanto eccoci qui a raccontare alcuni aneddoti sul celebre astronauta.

Neil Armstrong: una vita dedicata al volo e all'aeronautica

Prima di tutto iniziamo raccontando un po' della vita dell'astronauta. Neil ebbe due fratelli più giovani, June e Dean e il padre Stephen lavorava come revisore dei conti per il governo dello Stato dell'Ohio mentre la madre Viola era una casalinga. Nei suoi primi 15 anni, Neil e la famiglia si dovettero trasferire ripetutamente nello Stato in 20 diverse città a causa del lavoro del padre.

Nel 1944 Neil e famiglia ritornarono stabilmente a Wapakoneta dove Neil frequentò la Blume High School e prese le prime lezioni di volo nell'aeroporto della contea. Il suo primo brevetto di volo lo prese a soli 15 anni, praticamente prima di avere l'età legale per prendere la patente di guida dell'auto. Armstrong fu anche uno scout e questo è un aspetto talmente importante per la sua vita che, oltre a portare con sé sulla Luna un distintivo scout, mentre era nel modulo Columbia in viaggio verso il satellite, alle ore 8:15 del 18 luglio 1969 mandò il seguente messaggio:

"Vorrei salutare tutti i miei colleghi Scout e Capi Scout al Farragut State Park in Idaho dove si sta svolgendo il Jamboree Nazionale questa settimana; e Apollo 11 vuole mandar loro i suoi migliori auguri."

Nel 1947 Armstrong iniziò a studiare ingegneria aeronautica alla Purdue University, nonostante fosse stato ammesso anche al Massachusetts Institute of Technology. Il suo percorso di studi non fu brillante, anche a causa della partecipazione alla Guerra di Corea, ma riuscì ugualmente a conseguire la laurea di primo livello nel corso di ingegneria aeronautica nel 1955 e nel 1970 prese anche un Master of Science in ingegneria aerospaziale alla University of Southern California.

Da ufficiale della United States Navy a ufficiale della NASA

Prima di diventare un astronauta, Armstrong fu ufficiale della United States Navy e servì come pilota collaudatore presso il National Advisory Committee for Aeronautics, dove effettuò più di 900 voli. Successivamente decise di partecipare ai programmi Man In Space Soonest della U.S. Air Force, dato che gli statunitensi erano convinti di poter vincere la corsa allo spazio nei confronti dei sovietici.

Neil prese, quindi, parte dello sviluppo del Boening X-20 DynaSoar per realizzare uno spazioplano con tecnologie molto avanzate ed entrò a far parte del NASA Astronaut Corps nel 1962. Il suo primo volo spaziale venne effettuato in qualità di comandante della missione Gemini 8 e durante la quale Armstrong e il pilota David Scott effettuarono il primo aggancio tra due navicelle spaziali in orbita.

La sua seconda e ultima missione spaziale lo vide comandante proprio dell'Apollo 11 realizzando il primo allunaggio umano. Nella missione presero parte anche Buzz Aldrin e Michael Collins, il quale rimase sul modulo di comando in orbita intorno alla Luna.

Neil Armstrong e la Cultura Pop

L'evento fu talmente importante da entrare di prepotenza anche nella Cultura Pop con citazioni o veri e propri omaggi tramite film, serie tv, fumetti, giochi da tavolo e videogiochi.

Tutto ebbe inizio già il 16 settembre 1962, quando fu annunciata la scelta di Armstrong come astronauta. I suoi genitori furono portati a New York per apparire nello spettacolo televisivo I Got a Secret. Dopo che il loro segreto venne indovinato, il conduttore Garry Moore commentò:

"Non sarebbe qualcosa di splendido se vostro figlio fosse il primo uomo sulla Luna?".

L'episodio venne mandato in onda su Game Show Network anche se Armstrong stesso non lo vide mai fino a quando il suo biografo non gli portò una copia del nastro.

Nel 1969 fu realizzato un film documentario intitolato Footprints on the Moon di Bill Gibson e Barry Coe che parla proprio della missione Apollo 11. Due anni dopo venne prodotto un altro documentario dal titolo di Moonwalk One da parte di Theo Kamecke.

Futurama, Indipendence Day e... MTV!

La prima camminata sulla Luna fu utilizzata, nel 1981, come simbolo su MTV per identificare l'ora nei primi anni del canale via cavo. I produttori del programma Alan Goodman e Fred Seibert decisero anche di affiancare al classico omonimo premio del network, delle statuette di astronauti soprannominate Moonmen per premiare gli annuali Video Music Awards.

Alcune citazioni sono presenti anche nella serie televisiva animata americana del 1993 Exosquad. In particolare quando l'Able Squad visita brevemente la Tranquility Base durante e dopo la Battaglia per la Luna e si vedono l'iconica bandiera piantata sul suolo lunare e l'impronta dello scarpone di Armstrong.

Nel film del 1995 Apollo 13, basato sulla vera missione, Jim Lovell, Jack Swigert, Fred Haise, Ken Mattingly, Pete Conrad e Marilyn Lovell si riuniscono a casa della famiglia Lovell per guardare il moonwalk di Neil Armstrong. Più tardi nel film, mentre l'equipaggio passa intorno alla Luna, Haise sottolinea che stanno passando sopra il Mare Tranquillitatis e lo definisce "il vecchio quartiere di Neil e Buzz".

Nelle scene di apertura del film Independence Day del 1996, inoltre, viene mostrata una nave madre aliena che passa molto in basso sul sito di atterraggio dell'Apollo 11. La sua grande onda d'urto causata dal suo passaggio cancella la famosa impronta lasciata sulla morbida superficie lunare. Parti della missione Apollo 11 sono anche descritte nella mini-serie della HBO del 1998 From the Earth to the Moon nell'episodio Mare Tranquilitatis.

Il sito di atterraggio dell'Apollo 11 è presente anche nell'episodio di Futurama del 1999 La serie è atterrata, con Fry e Leela al riparo dalla notte lunare nel modulo lunare dell'Apollo 11. Neil Armstrong compare anche in due puntate dei Simpson: la prima si intitola Sindacato alla mafia ed è una puntata della decima stagione dove l'astronauta è un ospite speciale dando la voce al suo stesso personaggio.

La seconda è la puntata speciale intitolata Treehouse of Horror XIX dove nel piccolo capitolo dal titolo Come andare avanti in Dead-vertising, Homer viene assunto come sicario di alcune celebrità, facendo fuori personaggi noti come l'attore George Clooney, il cantante Prince e proprio l'astronauta Neil Armstrong.

Da Watchmen a Doctor Who, passando per Cattivissimo me

Il film australiano del 2000 The Dish racconta la storia leggermente immaginaria di come le immagini della passeggiata lunare furono ricevute dal radiotelescopio all'Osservatorio di Parkes, nel Nuovo Galles del Sud.

Altri film d'animazione che citano la missione Apollo 11 sono anche Fly Me to the Moon del 2008 e Cattivissimo me del 2010. Nel primo l'intera storia è incentrata su tre mosche che si nascondono sul Command Module Columbia e sull'Apollo Lunar Module Eagle, riparano un corto elettrico immaginario durante l'inserzione lunare e riescono ad atterrare sulla Luna.

Il vero Buzz Aldrin ha anche discusso brevemente il film durante i titoli di coda. Nel secondo, invece, appare un flashback in cui Gru, guardando l'atterraggio sulla Luna, dice a sua madre che un giorno avrebbe potuto andare sulla Luna, ma che purtroppo non poteva.

https://youtu.be/uMGy6fThWiw

Neil Armstrong è anche il protagonista di un particolare Easter Egg presente nel film del 2009 Watchmen. Nei titoli di testa del film, Armstrong viene mostrato sulla Luna mentre, guardando il Dr. Manhattan, esclama:

"Buona fortuna, signor Gorsky".

Questa frase si riferisce ad una divertente leggenda urbana degli anni '90 che porrebbe le suddette parole come le prime pronunciate prima della celebre citazione più famosa di sempre. L'astronauta in realtà non pronunciò mai quelle parole, ma inventò un suo particolare aneddoto dopo che insistentemente gli fu chiesto perché le avesse pronunciate.

La missione Apollo 11, e più precisamente il momento in cui Neil Armstrong passeggia sulla Luna, gioca un ruolo cruciale nell'episodio di Doctor Who del 2011 Il giorno della Luna. Viene mostrato il Dottore che altera il cablaggio all'interno del Modulo di comando sulla piattaforma di lancio e viene anche mostrato il video del lancio della missione.

Lo scopo di tutto questo era di mettere una breve clip, come una sorta di suggerimento post-ipnotico, nel pezzo di filmato più visto nella storia per aiutare la razza umana a difendersi dagli alieni "a prova di memoria".

Armstrong conosce e ricorda i Men in Black!

Armstrong è fittiziamente presente anche nel film Men in Black 3 del 2012. L'Apollo 11 viene, infatti, utilizzato dall'Agente K per trasportare nello spazio l'ArcNet (uno scudo che protegge la Terra dall'invasione aliena). I tre storici astronauti vedono gli uomini in nero che combattono contro i malvagi alieni dall'abitacolo, ma Aldrin si rende conto che se lo segnalano via radio a Mission Control il lancio verrà interrotto e potrebbero non essere mai inviati sulla Luna.

Armstrong risponde con nonchalance ad Aldrin che non ha visto nulla e semplicemente non lo riporta. Apparentemente anche Collins era d'accordo e di conseguenza gli uomini in nero non si sono mai resi conto che gli astronauti li vedevano e quindi non hanno mai cancellato i loro ricordi con i nevralizzatori come il protocollo standard prevederebbe, il che implica che gli astronauti avevano sempre ricordato cosa era successo e non lo avevano mai detto a nessuno.

In un episodio della serie animata del 2016, Ready Jet Go!, Jet, Shawn, Sidney e la madre e il padre di Mindy e Jet, Celery Propulsion e Carrot Propulsion, rievocano la missione Apollo 11. Jet, Shawn e Sidney ritraggono gli astronauti dell'Apollo 11, mentre Carrot Propulsion e Mindy descrivono le persone presenti nel Mission Control. In questa rievocazione, Shawn interpreta Neil Armstrong.

I due Apollo 11 e l'ultimo First Man

La missione Apollo 11 appare anche nell'episodio Space Race del 2016 della stagione 1 della serie NBC Timeless. Nell'episodio, Lucy, Wyatt e Rufus viaggiano fino al giorno della missione, il 20 luglio 1969, per impedire a Garcia Flynn di interferire con la stessa. Dopo che l'aiutante di Flynn, Anthony Bruhl, lancia un virus moderno contro la NASA che impedisce allo staff di comunicare con Neil Armstrong e Buzz Aldrin, Rufus e Lucy ricevono aiuto dalla matematica Katherine Johnson per fermare il virus e Flynn prima che sia troppo tardi.

Nel 1996 e nel 2019 sono usciti due docufilm dal titolo Apollo 11 con immagini e registrazioni mai viste prima che portano lo spettatore direttamente nel cuore della missione più famosa della NASA, mentre gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin intraprendono il loro storico viaggio verso la Luna. Un altro docufilm è Armstrong realizzato nel 2019 per celebrare il 50° anniversario dell'allunaggio. Il lungometraggio vede la partecipazione di Harrison Ford, Dave Scott, Gerry Griffin, Christopher Kraft e alcuni spezzoni del vero Neil Armstrong.

Sempre nel 2019, per Apple Tv+Ronald D. Moore ha creato e scritto la serie For All Mankind che racconta una storia alternativa in cui l'URSS batte gli Stati Uniti nella corsa allo spazio, effettuando il primo sbarco sulla Luna con equipaggio. Neil Armstrong è interpretato da Jeff Branson.

Infine la più recente dedica cinematografica a Neil Armstrong è il film del 2018 First Man che descrive Armstrong e Aldrin mentre si preparano per la missione Apollo 11 e poi la compiono. Il moonwalker è interpretato da un abile Ryan Gosling.

L'omaggio di Tintin e l'Universo Marvel

Per quanto riguarda i fumetti, nel 1950 fu realizzata una versione speciale di Tintin dal titolo Tintin les premiers pas sur la lune dove il noto personaggio belga incontra Neil Armstrong proprio sulla Luna mentre scende dal modulo lunare.

Armstrong compare anche nell'Universo Marvel denominato Terra-616. Qui, durante la missione Apollo 11, il noto astronauta non è a conoscenza del fatto che la sua missione fosse stata messa a repentaglio dagli Skrull. Quest'ultimi sono degli alieni che cercavano di minare il programma spaziale terreste per organizzare una futura invasione. Questo complotto fu vanificato dalla Prima Linea, un gruppo di supereroi americani che erano attivi alla fine del XX secolo.

Non solo, anche I Fantastici Quattro protessero Armstrong e la missione Apollo 11 dai Kree Sentry, degli enormi robot da combattimento costruiti dalla razza aliena Kree. Una storia successiva racconta anche che Armstrong e il suo partner Buzz Aldrin avevano trovato un dispositivo lasciato sulla Luna dal Doctor Doom mentre esplorava il satellite.

L'omaggio di Leo Ortolani

Tra i fumetti da ricordare vi è senz'altro I Am Neil Armstrong di Brad Meltzer (Autore) e Christopher Eliopoulos (Illustratore). Si tratta di un'amichevole e divertente serie biografica che si concentra sui tratti che hanno reso grandi i nostri eroi - i tratti a cui i bambini possono aspirare per vivere eroicamente se stessi. Ogni libro racconta la storia di una delle icone americane in un modo vivace e colloquiale e ovviamente non poteva mancare il volume dedicato ad Armstrong.

Infine tra le più recenti opere, vi è la serie di fumetti del 2020 Rom: Dire Wraiths, di Chris Ryall, Luca Pizzari, Guy Dorian Sr e Sal Buscema. La serie mostra e analizza alcuni elementi dell'atterraggio sulla Luna dell'Apollo 11 con citazioni ai tre piloti tra cui, appunto, Neil Armstrong. Alcune citazioni del grande astronauta sono anche presenti in Luna 2069 di Leo Ortolani pubblicato nel 2019 per celebrare i 50 anni dall'allunaggio.

Le altre citazioni tra giochi da tavolo e videogiochi

Per quanto riguarda, invece, gli altri medium come videogiochi e giochi da tavolo, ecco le più importanti citazioni:

  • Una delle domande del gioco originale American Trivial Pursuit chiedeva il titolo del New York Times il 21 luglio 1969. La risposta era Men Walk On Moon riferendosi, ovviamente, ad Armstrong.
  • LEGO ha realizzato dei modellini dell'Apollo 11 e del Lunar Lander con tanto di miniature dei tre astronauti.

  • One False Step for Mankind è un gioco da tavolo disegnato da James Ernest e pubblicato da Cheapass Games nel 2003. I giocatori ricoprono il ruolo di sindaci di alcune città, cercando di diventare governatore della California nel 1849 (durante la corsa all'oro della California). Nelle regole del gioco è esplicitamente presente la seguente citazione: "È un passo falso per l'umanità, un grande salto per voi". Questo è un chiaro gioco di parole che riprende la citazione dall'astronauta Neil Armstrong.
  • Nella missione Moon di Command & Conquer: Yuri's Revenge (2001), c'è un Apollo 11 Lunar Lander e una bandiera americana nella parte orientale della mappa vicino all'area di partenza sovietica. Lo stadio superiore del lander lunare è attaccato e quindi sono presenti ancora i tre astronauti.
  • In Lego Marvel Super Heroes, Torcia Umana pronuncia: "Questo è un piccolo passo per l'uomo e una gigantesca scalata su un razzo HYDRA".

  • In Kerbal Space Program c'è un monumento dedicato a Neil Armstrong e Buzz Aldrin sul Mun, alle coordinate esatte in cui Apollo 11 sbarcò nel 1969.
First Man è disponibile in edizione Blu-Ray ed è in vendita su Amazon. Ecco a voi la pagina di acquisto. Su Amazon trovate anche il set LEGO del Lunar Lander e il fumetto I Am Neil Armstrong.