Nocterra 1 - Notte Fonda, recensione: black hole sun

saldaPress porta in Italia Nocterra 1 - Notte Fonda: la serie post-apocalittica dai toni horror e action di Scott Snyder e Tony S. Daniel.

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a cura di Domenico Bottalico

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saldaPress aggiunge al suo già ricco e variegato catalogo anche Nocterra 1 - Notte Fonda di Scott Snyder e Tony S. Daniel. Si tratta del primo volume di una delle prime serie creator owned lanciate da Scott Snyder dopo la fine del suo contratto in esclusiva con DC, la serie negli Stati Uniti è pubblicata da Image sotto la neonata etichetta dello stesso scrittore Best Jacket Press. Nocterra è una serie regolare classica da albi mensili di 22 pagine che, tematicamente, unisce ad un setting post-apocalittico l'amore per l'horror dello stesso Snyder e una certa urgenza tipica della miglior produzione anni '90 dettata anche dalle matite sinuose e dettagliate di Daniel.

Nocterra 1 - Notte Fonda, black hole sun

Val Riggs è una traghettatrice. Guida il suo tir in lungo ed in largo trasportando merci e persone in un mondo avvolto dal Grande Buio. Poco più di dieci anni prima infatti il Sole si è oscurato avvolgendo la Terra in una oscurità impenetrabile. Il fenomeno, che non ha mai avuto una spiegazione, ovviamente ha radicalmente modificato l'ecosistema mondiale e fatto implodere le convenzioni sociali costringendo l'umanità a riorganizzarsi in uno scenario post-apocalittico. L'oscurità infatti è più pericolosa di quanto sembri e soprattutto è contagiosa: non solo muta piante e animali ma anche gli esseri umani che diventano creature fameliche e a quanto pare connesse con una mente-alveare che le guida, ma con quale scopo?

L'unica speranza nonché unica arma di difesa è la luce, artificiale ovviamente, che allontana le creature e nei casi più lievi di infezione, insieme alla dialisi, è anche una cura. Proprio per questo motivo Val è alla ricerca di una lampada abbastanza potente da curare il fratello Em. L'occasione sembra offerta dai misteriosi Augustus e sua nipote Bailey che le chiedono di essere scortati da Denver in un misterioso rifugio oltre le Montagne Rocciose. Si tratta di oltre 1000 pericolosissimi kilometri.

Augustus è uno scienziato che sostiene, fra le altre cose, di essere stato la causa, insieme a suo fratello Tiberius, dell'oscuramento del Sole. Sempre più sospettosa sui suoi due passeggeri, Val e Em si mettono in viaggio non sapendo che sulle loro tracce c'è il letale Blacktop Bill. Arrivati nel misterioso rifugio verranno sì accolti ma solo per scoprire che proprio Tiberius è al centro di una cospirazione legata al Grande Buio e alla scoperta di piani dimensionali sconosciuti.

Nocterra 1 - Notte Fonda, fast times....

Nocterra è figlia di suggestioni spiccatamente personali per Scott Snyder che al lancio della serie non aveva mancato di parlare approfonditamente della nascita la serie indicando fra le principali fonti di ispirazioni l'atavica paura del buio che attanagliava anche lui da bambino. Un concetto semplice che ha trovato terreno fertile nella predilezione dell'autore per atmosfere horror che però in Nocterra 1 - Notte Fonda vengono declinate in egual misura verso territori marcatamente action.

Snyder crea una tensione narrativa semplice ma efficace. Narra in analessi non solo il background di Val e Em ma anche l'avvento del Grande Buio prediligendo certi stilemi tipici dell'horror salvo poi virare nel presente su stilemi invece da survival horror in cui riaffiorano nel finale echi cosmico-lovecraftiani. La formula è intrigante ed è ben supportata da un ritmo decisamente sostenuto in cui l'azione è frenetica. Si concede al lettore pochissimo respiro mentre alle didascalie vengono lasciate le incombenze legate al world building raccontando e contestualizzando situazioni e personaggi.

Snyder ha inoltre il merito di creare una protagonista tostissima ma insolita a metà strada fra Riddick, i classici protagonisti da saga post-pandemica e Jack Burton. Volano di questo originalissimo mix è il Mad Max di George Miller che riaffiora prepotente nelle spettacolari sequenze d'inseguimento fra il tir di Val e l'auto di Blacktop Bill, antagonista letale quanto enigmatico nel suo look total black.

Nocterra 1 - Notte Fonda è esse in cui è facile rintracciare non solo le caratteristiche tipiche della scrittura di Scott Snyder ma anche quel suo gusto sopra le righe da blockbuster d'azione ad altissimo budget.

In questo senso, l'autore trova in Tony S. Daniel perfetto interprete alle matite tanto della componente quanto soprattutto di quella action. È indubbio che graficamente Nocterra 1 - Notte Fonda sia ispirato ad una certa produzione anni '90 fortunatamente però non si tratta di anatomie ipertrofiche e della ricerca del dettaglio esasperato quanto invece di un approccio agli spazi e alle inquadrature volutamente "importante". Forte di uno stile dettagliato ma pulito, fatto di linee continue e sinuose, Daniel lavora da una lato soprattutto su una inedita verticalità che, richiamando l'elemento solare assente, si contrappone idealmente anche al movimento orizzontale del tir di Val per esempio.

Non mancano le splash-page doppie ma sono eccezioni che confermano la regola. La tavola è ripartita in maniera semplice e ordinata, vengono evitate soluzioni funamboliche, configurazionali o produttive. Si opta invece per soluzioni più semplici ma ugualmente efficaci: inquadrature ravvicinate e primi piani, campi lunghi riportati in riquadri orizzontali, inserti e riquadri radicali dove innestare riquadri satellite, figure sbordate anche intere. Anche dal punto di vista del character design le soluzioni sono semplici ma efficaci in cui la praticità prevale sull'estetica fine a sé stessa. Unica pecca forse in questo approccio è il design delle Macchie, o Ombre Umane, ovvero umani infettati dall'oscurità il cui aspetto è sì minaccioso ma forse un po' troppo generico.

Il volume

saldaPress porta, sugli scaffali delle librerie e fumetterie italiane, Nocterra 1 - Notte Fonda in volume cartonato che si distingue, come ormai consuetudine per l'editore emiliano, per la grande cura nella confezione. La copertina infatti è lavorata con inserti in rilievo e lucidi che impreziosiscono l'edizione italiana; da segnalare che questo primo volume è disponibile con ben tre copertine differenti: Regular, Variant e Exclusive. Dal punto di vista carto-tecnico la rilegatura è solida e la rifilatura delle pagine è più che buona permettendo una lettura agevole. La carta utilizzata è quella opaca e dalla media grammatura che unisce un'ottima resa dei colori ad una agilità del volume stesso alleggerendone il peso. Dal punto di vista redazionale ed editoriale invece non sono presenti contributi da parte dei curatori italiani né extra di alcun tipo se non la classica galleria di copertine variant originali. Buoni sia la traduzione che l'adattamento a fronte anche di una verbosità inusuale per questo tipo di storie.

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