Pacific Rim - La Zona Oscura 2, recensione

Pacific Rim - La zona oscura 2 recensione della seconda e ultima parte dell'anime spin-off del film di Guillermo del Toro, esclusiva Netflix.

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a cura di Daniele Rea

Pacific Rim - La Zona Oscura 2, è la seconda stagione dello spin-off ambientato nel mondo abitato da jaeger e kaiju, creato da Guillermo Del Toro nel 2013 in Pacific Rim. Con robot giganti e mostri alieni, nonostante il periodo d'oro che questo format sta rivivendo (ma è mai veramente scemato?), Pacific Rim - La Zona Oscura 2 riuscirà a essere ricordato e a mantenere le buone premesse che aveva mostrato con la prima stagione? E domanda ancora più importante, riuscirà a rendere omaggio al brand di cui fa parte e a non deludere i tantissimi appassionati?

Jaeger e Kaiju on the road

Dopo una prima stagione interessante sotto diversi punti di vista che ci aveva lasciato con la scoperta della particolare natura di Boy e con l'arrivo delle misteriose Sorelle dei Kaiju, Pacific Rim - La Zona Oscura 2 continua il viaggio dei fratelli Travis, di Mai e del misterioso ragazzino Boy che sarà una delle chiavi di questa nuova stagione viste le sue capacità. Ad aiutare il gruppo di ragazzi ci sarà ancora LOA, l'intelligenza artificiale installata all'interno dello jaeger Atlas Destroyer, che svolgerà il ruolo di guida nel complesso meccanismo del Drift, la connessione mentale che permette a due piloti di connettere le loro coscienze per poter "guidare" gli enormi Jaeger, le enormi macchine da guerra create dagli uomini per contrastare gli attacchi sempre più violenti dei Kaiju inviati nella nostra dimensione dai Precursori, una razza aliena intenzionata a terraformare la Terra per conquistarla.

Il viaggio on the road in chiave robotica, attraverso i resti dell'Australia devastata dalla Guerra fra gli umani e gli alieni, porterà i ragazzi a scelte difficili e duri scontri, in luoghi dove come abbiamo visto nella prima stagione, il pericolo non è rappresentato solamente dai Kaiju ma anche dall'avidità degli uomini che sopravvivono in queste lande desolate; una narrazione che richiama le ambientazioni post-apocalittiche alla Mad Max.

Altro punto chiave di questa nuova stagione sarà il Drift che come abbiamo già visto nella prima serie di Pacific Rim - La Zona Oscura non è solamente una complessa interfaccia di connessione neurale, ma un vero e proprio archivio della psiche e della memoria dei piloti precedenti che può essere usato e consultato dai membri della Pan Pacific Defense Corp, ma che rappresenta un'arma a doppio taglio perché può lasciare tracce profonde nella mente di chi ne fa uso. Un'aspetto molto interessante che va ad ampliare di molto la lore del franchise Pacific Rim e che in futuro potrebbe essere sfruttato per sviluppare nuove storie di questo apprezzato titolo.

Pacific Rim - La Zona Oscura 2: pro e contro

Netflix continua ad ampliare la sua offerta di anime in esclusiva, con questa serie autoconclusiva divisa in 2 stagioni prodotta dallo studio di animazione Polygon Pictures che abbiamo già apprezzato nella trilogia dedicata ai Transformer: War for Cybertron, i tre film su Godzilla (Godzilla: Il pianeta dei Mostri, Godzilla: Minaccia sulla città, Godzilla: Mangiapianeti) e con i loro lavori per Star Wars: The Clone Wars e Star Wars: Resistance.

Lo stile grafico di Pacific Rim - La Zona Oscura 2 è rimasto fedele a quello della prima stagione, con un grande attenzione al design dei personaggi e dei Kaiju, ma un po' carente per quanto riguarda invece il mecha design visto che gli Jaeger presenti sono veramente pochi. Altro dettaglio carente del lavoro della Polygon Pictures è sicuramente legato alla mancanza di espressività dei personaggi, purtroppo una costante del lavoro dello studio come avevamo potuto vedere anche in loro altre produzioni come la trilogia animata incentrata su Godzilla, sempre prodotta come esclusiva per Netflix. Ma va comunque riconosciuto che le animazioni sono sensibilmente migliorate e più fluide in questa nuova serie di episodi, e che anche i colpi di scena non mancano e sono ben strutturati.

Purtroppo Pacific Rim - La Zona Oscura 2 ha anche dei difetti decisamente più palesi. Per esempio alcuni dei personaggi e degli antagonisti sono a tutti gli effetti un po' piatti e privi di approfondimento, risultando in alcuni casi figure stereotipate. Probabilmente la scelta di chiudere la serie in sole 2 stagioni non ha permesso un reale sviluppo di alcune trame che avrebbero meritato più spazio, come ad esempio Boy e le Sorelle dei Kaiju, ma anche il ruolo delle forze di difesa umane. Per non parlare della razza dei Precursori che viene trattata solo marginalmente.

In Conclusione

Sicuramente Pacific Rim - La Zona Oscura 2 nel suo complesso è una serie che offre tanti nuovi spunti agli appassionati di Pacific Rim, ma forse è un po' mancante in quella che era la parte principale del successo del primo film di Guillermo del Toro, ovvero il puro e semplice divertimento del vedere robottoni che colpiscono mostri giganti con pugni a razzo e spade retrattili, e se serve anche con una petroliera trovata li per caso. L'impostazione adulta data alla serie è sviluppata bene ma in alcuni punti rallenta molto la narrazione della storia; fortunatamente nella fase finale della stagione la trama scorre in maniera piacevole e come già detto ricca di colpi di scena. La stagione è divisa ancora una volta in 7 episodi da circa 25 minuti ciascuno, che vi permetterà di godervela tutta in una piacevole sessione di binge watching.

Pacific Rim - La Zona Oscura 2 è disponibile su Netflix dal 19 aprile 2022. Recuperate anche: "Disegnare la Cultura Pop Episodio 4: Godzilla, Kaiju No. 8 e i mostri giganti con Giuseppe Latanza".