Paris la Cité de la Lumière: la recensione del gioco

Paris la Cité de la Lumière distribuito da Devir è un gioco strategico di piazzamento per due giocatori. Ambientato nella Parigi dell’esposizione universale del 1889, vedrà contrapporsi due personalità della città, impegnate a costruire palazzi da valorizzare con l’aiuto dell’ultima incredibile invenzione dell’uomo: l’illuminazione elettrica.

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a cura di Roberto Richero

Paris la Cité de la Lumière è un gioco di piazzamento per due persone, ambientato nella Parigi del 1889, anno dell’esposizione universale.

La città è vortice di gente, invenzioni ed entusiasmo; quale occasione migliore per rinnovare il titolo di Città delle Luci trasformando il proprio sistema di illuminazione pubblica alimentato a gas, con uno completamente nuovo funzionante ad elettricità, la novità del momento?

Paris la Cité de la Lumière si presenta come un classico gioco a piazzamento altamente competitivo, dove i giocatori si contendono la plancia cercando di costruire edifici in modo da massimizzare i punti. Le meccaniche sono però leggermente più articolate e garantiscono molta varietà nelle partite e una forte componente strategica.

Strategia...

Nella prima fase di gioco i giocatori si alternano svolgendo una di due azioni: piazzare una tessera acciottolato o scegliere un edificio dalla riserva comune e aggiungerlo nella propria. La plancia di gioco parte infatti completamente neutra e saranno le scelte dei giocatori con le azioni di piazzamento a determinare la configurazione finale. Considerando che ogni giocatore ha otto tessere (ognuna delle quali può essere posizionata in quattro modi diversi, essendo suddivise in quattro quadranti) e che sono pescate casualmente dalla propria riserva, si può facilmente intuire che è praticamente impossibile ottenere due volte la stessa configurazione della plancia. Durante il piazzamento i giocatori devono anche scegliere gli edifici da costruire, partendo da una riserva comune; questa scelta è molto importante in quanto determina che cosa si andrà ad edificare nella seconda fase di gioco. La scelta non è solo determinata dalla configurazione della plancia, ma anche da scelte precise atte ad ostacolare l’avversario.

... e tattica!

Nella seconda fase di gioco in Paris la Cité de la Lumière i partecipanti si alternano potendo scegliere ancora una volta fra due azioni: costruire edifici o usare le cartoline azione (in ogni partita sono scelte casualmente otto delle dieci cartoline a disposizione). Queste ultime possono creare nuove situazioni che determinano punti, oppure garantire azioni speciali non ammesse normalmente, fornendo un ulteriore elemento di strategia al gioco.

La scelta di piazzamento si basa sulla configurazione della plancia determinata dalla prima fase di gioco e suddivisa in sessantaquattro aree. Ogni area potrà essere edificabile da un solo giocatore, da entrambi o non edificabile (perché occupata da un lampione). I giocatori dovranno quindi piazzare i propri edifici (scelti sempre nella prima fase di gioco), non solo in funzione della compatibilità della forma degli edifici con le aree a loro accessibili, ma anche cercando di anticipare le mosse dell’avversario, cercando di disturbarlo il più possibile.

Completata la fase di costruzione degli edifici, si procede con il calcolo del punteggio, estremamente semplice: ogni edificio vale tanti punti quanto è la sua dimensione (in termini di aree coperte), moltiplicata per il numero di lampioni che lo illuminano. Altri punti derivano dalle cartoline azione e dal bonus per il gruppo più grande di edifici.

Conclusioni

Paris la Cité de la Lumière, è un gioco che si appronta in pochissimi secondi e dal ritmo abbastanza sostenuto. Risulta molto vario, sia nello svolgimento, sia nelle differenze fra una partita e l’altra. Gli aspetti competitivi sono estremamente marcati e può capitare di sentirsi frustrati quando un avversario, con una sola mossa, invalida una parte consistente della propria strategia. Gli elementi strategici sono molti (piazzamento delle tessere, scelta degli edifici, posizionamento degli stessi, scelta delle cartoline azione) e questo rende la partita difficile da programmare in anticipo: è fondamentale da questo punto di vista pianificare con cura, ma lasciarsi ampie dosi di flessibilità, perché tutto può cambiare in pochi attimi. Ogni partita permette di capire meglio i meccanismi e quindi di elaborare strategie sempre più complesse.

Il gioco risulta nel complesso divertente, bello da vedere e da giocare, stimolante ma allo stesso tempo non così complesso da diventare pesante. La durata contenuta delle partite (meno di trenta minuti quando si ha preso la mano) è un ulteriore vantaggio.

Materiali

Tutto in Paris la Cité de la Lumière è curato nei minimi dettagli con una meticolosità incredibile, ancor più rara nei giochi per sole due persone. Il manuale di presenta come un giornale dell’epoca, le tessere sono di cartone spesso e ben stampato, i camini in legno ben sagomati ed il tavoliere incorporato nella scatola è geniale (l’unico difetto è che in questo modo rimane poco spazio per il materiale, che quindi tende a non far chiudere la scatola, se non piazzato perfettamente). Le cartoline azione sono delle vere e proprie cartoline rappresentanti i principali luoghi di interesse della città dell’epoca; ognuna di esse è una piccola opera d’arte, meravigliosa nei colori e nella riproduzione della stile dell’epoca.

Gioco indicato per

Fra i giochi per due persone, è sicuramente consigliato a chi cerca un gioco altamente competitivo, dove il pestarsi i piedi a vicenda ed agire apertamente contro l’avversario non sono un problema. La durata ridotta delle partite, unita alla bassa complessità ma alla strategicità non banale, lo rende particolarmente appetibile per gli appassionati di giochi da tavolo che cercano qualcosa di diverso che sia più di un filler, forse più un modo per scaldare i motori prima di giochi più impegnativi.