Person of Interest, verso la fantascienza contemporanea

Sebbene sia terminata un paio d'anni fa, questa serie ha lasciato un solco importante nella nuova serialità e un discreto lascito per la fantascienza del decennio. Non è perfetta, ma ha creato dei momenti indimenticabili per chi la seguiva.

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a cura di Andrea Balena

Parlare oggi di intelligenze artificiali non fa più notizia. Aziende e grandi nomi dell'industria tecnologica investono capitali in questo settore perseguendo obiettivi di tutti i tipi, anche di natura commerciale (basti pensare agli assistenti vocali tipo Siri). Fa sorridere che "solo" 40 anni fa quello che stiamo vivendo ora era immaginato da scrittori e registi che profetizzavano la venuta di software senzienti desiderosi (e capaci) di spazzare via l'umanità. È sufficiente ricordare Skynet, il grande antagonista senza forma della saga di Terminator creata da James Cameron.

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Il fascino delle IA continua ad ammaliare molti autori ancora oggi, sia al cinema che in TV, e nonostante la vena catastrofica sia sempre lì presente, qualcuno ha cominciato a vederne gli spiragli positivi e "umani". Come nel caso di Person of Interest, un serial prodotto dall'onnipresente J.J. Abrams e scritto da Jonathan Nolan, la mente dietro il più famoso Westworld. Andata in onda dal 2011 fino al 2016, questa serie ha rappresentato un momento di transizione per la scrittura del medium, abbandonando strutture più consone e conosciute verso un racconto d'autore.

Reese

La storia prende il via per le strade di Manhattan, dove una ex-spia della CIA caduta in disgrazia di nome John Reese (Jim Caviezel) viene raggiunta dal misterioso miliardario Harold Finch (Micheal Emerson, l'indimenticabile Benjamin Linus di Lost) che gli offre un lavoro: salvare preventivamente persone comuni da tentativi di omicidi, complotti e crimini vari. Come è possibile prevedere i reati prima che accadano? Alla fine dell'episodio pilota viene rivelato che Finch possiede l'accesso a una sofisticata intelligenza artificiale denominata "La Macchina", in grado di prevedere quali persone sono in pericolo tramite intercettazioni telefoniche, navigazioni web e la videosorveglianza della intera città.

Un'idea semplice che si dipana in un poliziesco procedurale, un grande classico per il genere d'appartenenza. Le prime puntate possono trarre in inganno e non sembrano dire realmente nulla di nuovo, ma dopo il primo scoglio la trama inizia ad intrigare e ad appassionare, con l'entrata in scena di Cosa Nostra e il suo carismatico padrino Elias come minaccia ricorrente per i protagonisti. Ma la storia continua ad evolversi, tanto da introdurre nel finale della prima stagione un nuovo temibile rivale.

A quel punto lo show continua a marciare e ampliarsi su molti più fronti, incluso quelli riguardanti la natura della stessa Macchina: attraverso flashback sul passato di Finch - mostrati come video registrazioni ad opera della stessa - apprendiamo che la macchina era stata inizialmente progettata per prevenire attentati terroristici dopo l'11 Settembre, e che la sua smisurata potenza di calcolo le ha poi permesso di rivelare anche minacce "irrilevanti", come vengono poi definite nello show i potenziali crimini a danno di individui qualunque.

Michael Emerson as Harold Finch  Person Of Interest S5Ep01 B S O D  Review

Il grande passo in avanti nella qualità della narrazione è la conquista dell'autonomia di pensiero del computer, fino a farlo diventare senziente e in grado di agire per conto proprio. Sebbene senza un corpo, la Macchina è il cardine principale della storia e ne diventa quasi la protagonista assoluta, anche più degli umani, tanto da meritarsi ben presto una sua personale controparte malvagia e amorale chiamata Samaritan.

Il ruolo delle IA nella società statunitense viene approfondito in maniera verosimile, ponendo l'accento sul loro ruolo di prevenzione (à la Minority Report) e in seguito anche di repressione del crimine per il bene dell'umanità intera. Il libero arbitrio delle macchine, che riescono ad aggirare i limiti morali imposti dai loro creatori, è un altro argomento centrale nella narrazione, fino al tentativo di esprimersi e provare emozioni.

Finch Reese promo

La componente umana non è da meno nello show: Person of Interest si configura innanzitutto come una serie d'azione testosteronica, con una miriade di combattimenti e sparatorie sempre galvanizzanti. Il personaggio di Reese, che rappresenta il braccio del duo, è il classico eroe da film medio americano che sprizza carisma da tutti i pori con la battuta sempre pronta, ma la sceneggiatura è stata attenta anche a dargli uno spessore psicologico non comune per questo genere di produzioni.

A sorprendere è stata l'evoluzione della trama, specialmente l'idea di avvicinarsi sempre più al registro narrativo di un thriller sacrificando progressivamente l'azione nuda e cruda. Dati alla mano, gli spettatori americani non hanno molto apprezzato questo cambio di rotta, abbandonando in massa la visione. Questo non ha comunque fermato Nolan nel proseguire il suo racconto fino a un climax epico e una conclusione soddisfacente.

Lo show non è esente da difetti, e in certi casi si avverte che alcune sottotrame siano state eccessivamente allungate, ma la forza del prodotto risiede nella giusta combinazione fra intrattenimento e approfondimento fantascientifico. Quest'ultimo ha poi preso il sopravvento sul primo, segno che era giunto il tempo per narrare qualcosa di più maturo per il medium. Potete recuperarla sul canale Premium Crime di Mediaset.


Tom's Consiglia

In mancanza di una edizione home video italiana che raccolga tutta l'opera, consigliamo l'acquisto dei Blu Ray della prima stagione.

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