Analisi e curiosità

Era l'epoca d'oro della fantascienza, e questo film è senz'altro tra quelli meglio riusciti e più rappresentativi.

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a cura di Tom's Hardware

Analisi

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Questo film è eccellente sotto ogni punto di vista, tranne nel titolo. Tanto quello originale (The incredible Shrinking Man, cioeÌ€ l'incredibile uomo che rimpicciolisce) quanto quello italiano sono terribili.

C'è almeno un precedente simile, il  dottor Cyclops. I protagonisti diventano piccoli, ma Radiazioni BX riesce a creare molto meglio un'atmosfera inquietante e un senso di ignoto, un lavoro in cui Anderson era maestro.

Arnold realizzò il film per Alberto Zugsmith, che lasciò massima libertà creativa al regista e allo sceneggiatore Richard Matheson. Quest'ultimo invece ha visto altri suoi lavori spesso alternati, per non dire massacrati. L'ultimo uomo sulla Terra, 1975: occhi bianchi sul pianeta Terra, Dopo la vita, etc; almeno a Duel. Lo stesso Matheson si dichiara soddisfatto del film. Il risultato è un film inquietante, una delle vette della fantascienza degli anni cinquanta.

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Il tema della paranoia, costante nella narrativa di Matheson, si mescola con due temi ricorrenti in altri film del regista: il progresso scientifico che diventa distruttivo per l'uomo e la perdita d'identità, non disgiunta da quello dell'impotenza virile cui si accenna in una sequenza spesso tagliata in TV: alto un metro e a disagio con la moglie, Scott Carey inizia una relazione con una nana. Dal punto di vista tecnico, segnaliamo che ancora una volta (come in Tarantola) il ragno veniva guidato sul set mediante getti d'aria; il sincronismo del montaggio dei fotogrammi del ragno e del piccolo Grant Williams sono pressoché perfetti. Le scene sono state girate nei teatri di posa della Universal dove, in pratica, eÌ€ stata ricostruita la cantina con gli orrori di tutte le normali cantine di questo mondo.

Curiosità

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Orson Welles, che stava girando L'infernale Quinlan negli studi accanto, prestò la voce per il trailer del film. Alcuni dei giganteschi oggetti dell'attrezzatura di scena (le forbici, la trappola per topi) rimasero a lungo esposti nel museo della casa di produzione Universal. È uno dei primi film che ricorre ai nuovi obiettivi a focale variabile della Zoomar Corp. Detti zoom.

Omar Serafini

Classe 1965, è laureato in Ingegneria Elettronica e in Scienze della Comunicazione, con una tesi sulla Storia e critica della filmografia di Godzilla del periodo Showa. Ha curato molti prodotti dedicati al genere kaiju eiga, e ha collaborato con Fantascienza.com, e Università dell'Insubria di Varese nell'ambito dei seminari Scienza & Fantascienza. Nel 2011 crea il podcast FantascientifiCast (Facebook - Twitter), già vincitore di diversi riconoscimenti. Potete seguire Omar su Twitter.

Radiazioni bx: Distruzione uomo Radiazioni bx: Distruzione uomo
  

L'infernale Quinlan L'infernale Quinlan
  

Dottor Cyclops Dottor Cyclops