Raised by Wolves fra stampa 3D ed effetti speciali

La stampa 3D nel cinema e nelle serie tv? Un esempio lo da la serie tv Raised by Wolves di Ridley Scott.

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a cura di Mabelle Sasso

Portare sullo schermo, piccolo e grande che sia, mondi e creature scaturiti dall’immaginazione dei diversi autori è sempre stata una delle sfide con cui gli artisti degli effetti speciali si sono dovuti confrontare. Mondi visionari e incredibili richiedono infatti grande abilità nel rendere reale e tangibile oggetti, creature e tutto ciò che l’immaginazione di un autore può produrre. Fallire in questo aspetto andrebbe irrimediabilmente ad intaccare la sospensione dell’incredulità, vanificando così parte dell’esperienza visiva e narrativa.

Per la creazione di questi mondi, i team di effetti speciali possono ricorrere a diversi metodi, dalla computer grafica, agli effetti digitali fino ai cosiddetti practical effects, ovvero effetti speciali effettivamente realizzati fisicamente, senza l’utilizzo alcuno di tecniche digitali. Un variegato microcosmo, quello dei practical effects, che abbraccia la creazione dei prop (ovvero gli oggetti di scena), il trucco protesico, i costumi, gli effetti meccanici e le illusioni ottiche. I processi artigianali e manuali necessari alla realizzazione dei diversi oggetti possono essere molto dispendiosi in termini di tempo e materiali, e avere quindi impatti sostanziali sul budget di produzione.

Una scelta all’avanguardia che può venire in contro alle necessità degli artisti è la stampa 3D, una tecnologia, sempre più diffusa, che permette la produzione di oggetti e prototipi facilmente replicabili e che trova applicazione diretta in moltissimi ambiti, commerciali e non. Un recente e interessantissimo esempio di stampa 3D nel mondo delle serie tv è offerto da Raised by Wolves – Una nuova umanità, serie di HBO Max diretta da Ridley Scott.

Raised By Wolves: una nuova umanità

La produzione dell’estetica fantascientifica di Raised by Wolves è stata possibile grazie all’incredibile lavoro del team guidato da Jaco Snyman, Lead Prosthtetics Designer della serie e fondatore di Dreamsmith. Il gruppo di artisti aveva a disposizione un intervallo di circa due-tre settimane tra ogni episodio per concettualizzare, prototipare, approvare e produrre le parti finali per ogni blocco di riprese successivo. Per ottimizzare i tempi e ottenere stampe in 3D precise e ricche di dettagli, i designer hanno integrato nel loro flusso di lavoro le stampanti 3D stereolitografiche (SLA) di Formlabs, una delle aziende leader nel settore della stampa 3D.

Chi ha seguito Raised by Wolves – Una nuova umanità riconoscerà alcun degli oggetti presenti in questo articolo, di cui vedremo il processo produttivo.

Dall'idea alle stampanti Formlabs

In linea generale, la creazione dei diversi prop iniziava dalla modellazione 3D dell’oggetto utilizzando ZBrush; il modello 3D veniva poi stampato con le macchine Formlabs per ottenere il prototipo originale dal quale poter ricavare gli stampi necessari a realizzare la produzione degli oggetti di scena finali. Ciò ha permesso così di abbattere drasticamente costi e tempistiche di produzione: il successo di questa esperienza potrebbe far si che, in futuro, sempre più produzioni utilizzino la stampa 3D come nuovo approccio alla realizzazione degli effetti visivi pratici.

Vediamo quindi di osservare un po’ più nel dettaglio alcuni oggetti apparsi in Raised by Wolves – Una nuova umanità.

La testa dell’infermiera

Il trucco protesico mostrato qui sopra è stato realizzato partendo dalla scansione della testa dell’attrice, sulla quale è stato poi modellato il componente cybernetico. Questo è stato stampato utilizzando Clear Resin di Formlabs, un fotopolimero trasparente che ha permesso di mostrare il liquido all’interno realizzato con una miscela di acqua e colorante alimentare.

Medical Android Carl

Per creare la maschera di questo personaggio, il team di Snyman ha eseguito un calco dal vivo della testa dell’attore a cui è seguita una scansione 3D. Successivamente sono state progettate e stampate (sempre in resina) le componenti. L’assemblaggio finale ha dato vita alla protesi indossata dall’attore. La creazione dello stesso modello, utilizzando tecniche più tradizionali avrebbe richiesto oltre una settimana, invece l’utilizzo della stampa 3D ha ridotto i tempi ad un solo giorno.

Varlac

Per quel che riguarda questo oggetto di scena, occorreva trovare una soluzione realistica per poter mostrare l'anatomia interna del personaggio, in quanto il modello stesso sarebbe stato dissezionato durante le riprese.Basandosi sui concept di Furio Tedeschi, concept artist della serie, Dreamsmith ha creato un modello composto da quattro strati interni (pelle, strato sottocutaneo, le costole e la base sotto le costole). Anche in questo caso la stampa 3D è stata la base sulla quale l’intero progetto si è sviluppato. Il modello, realizzato tramite il processo denominato FDM (fused deposition modeling), è stato poi assemblato e riempito di silicone, per simulare i diversi tessuti organici.

Ambrose - Mano meccanica

Tra i molti oggetti realizzati dal team di Snyman, uno dei più impegnativi è stata una mano meccanica interamente articolata. Ad aumentare il coefficiente di difficoltà dell’oggetto, rappresentato dalla necessità di avere delle dita che si potessero mettere in diverse pose, è stato il poco tempo a disposizione. Gli artisti sono quindi partiti dalla scultura digitale, poi stampata in resina utilizzando sempre materiali e macchinari di Formlabs. Una volta assemblata, la mano meccanica è stata ultimata con una pittura fotorealistica e una finitura in lamina d’oro.

L'Operazione di Madre

Durante il corso della stagione, Madre, l'androide protagonista, subisce un'operazione chirurgica. Il modello utilizzato per questa scena è stato scolpito digitalmente, ponendo particolare attenzione agli strati interni della pelle. La stampa è stata eseguita utilizzando Elastic 50A Resin, un materiale diverso dal silicone, ma in grado ugualmente di riprodurre la texture dei tessuti organici di Madre. Nella foto pubblicata qui sopra è possibile osservare il workflow di Snyman: dal progetto alla divisione in più parti del modello in 3D, fino alla stampa e all’assemblaggio finale.

Processore organico

Gli androidi di Raised by Wolves sono equipaggiati con particolari processori organici, che sono stati realizzati in due versioni differenti. La prima versione, utilizzata come matrice da cui ricavare degli stampi, è stata realizzata in silicone trasparente. La seconda versione, invece, è stata realizzata in resina trasparente.Nel secondo modello, quello in resina, il processore è stato scolpito digitalmente in modo da ottenere una forma negativa che sarebbe servita per ottenere lo stampo finale per la riproduzione dell'oggetto. Da notare che lo spazio negativo interno del processore è stato scolpito in modo da apparire solido osservandolo esternamente.

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