Ravensburger ed El Dorado a Lucca Comics & Games 2019, la nostra visita allo stand

La nostra visita allo stand di Ravensburger e l'intervista ad Andrea Miani, Product Manager Games Italy and Spain di Ravensburger.

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a cura di Davide Vincenzi

Ravensburger, vincitrice del premio Gioco dell’Anno 2019 con il gioco da tavolo El Dorado, è presente a Lucca Comics & Games con due stand, uno dedicato proprio al titolo che si è aggiudicato l’ambito premio del settore ludico e uno dedicato a Disney Villainous, il tanto apprezzato boardgame che consente di impersonare uno degli iconici Cattivi dei film di animazione Disney.

In The Legendary El Dorado, ogni giocatore rappresenta il responsabile di una spedizione che ha come scopo quello di addentrarsi in inesplorati e pericolosi territori per cercare la strada che porta alla mitica città d’oro, appropriandosi del più grande tesoro mai esistito. Un gioco “travestito” da family game che mette a disposizione dinamiche e regole semplici ma in grado di far fare “un passo in avanti” ai giocatori nel mondo dei giochi da tavolo introducendo con facilità ed immediatezza concetti di gioco non banali.

Abbiamo quindi colto l’occasione della nostra presenza alla fiera toscana per andare a trovare Ravensburger presso il loro stand e intervistare Andrea Miani, Product Manager Games Italy and Spain di Ravensburger che ci ha accolto in uno stand gremito di giocatori impegnati a provare il gioco supportati dai dimostratori presenti in modo da poter immediatamente prendere dimestichezza con le meccaniche del gioco e poterne provare caratteristiche e peculiarità.

Buongiorno Andrea e grazie per il tuo tempo. Ravensburger ed il gioco da tavolo: raccontaci qualche dettaglio sull'azienda, la sua presenza in Italia ed i prodotti proposti in questo settore.

Buongiorno e grazie a te per l’opportunità di raccontare e far conoscer un po’ di Ravensburger in questa intervista. Ravensburger, presente in Italia come filiale della tedesca Ravensburger AG, negli anni ha sempre proposto un ricco portfolio di giochi da tavolo per lo più adatti a tutta la famiglia come i grandi classici Scotland Yard, Labirinto Magico e i cosiddetti giochi televisivi come Caduta Libera.

Il 2019 ha visto Ravensburger Italia compiere un passo importante nel mondo del gioco da tavolo del nostro paese, con la pubblicazione di titoli importanti come Trans Europa, Disney Villainous ed El Dorado, che vanno ad affiancare i vostri grandi classici come Scotland Yard e Labirinto. Cosa ha spinto Ravensburger a muovere questo passo?

Come hai già ben detto tu Trans Europa ma soprattutto El Dorado hanno rappresentato il trampolino di lancio nel mondo del gioco da tavolo sul territorio nazionale. La nostra prima partecipazione alla Play di Modena nel 2018 ha contribuito ha muovere questo passo poiché ci ha permesso di entrare in contatto sia con l’ambiente ludico che con i player del settore.

L’ingresso di Ravensburger nel mondo del gioco da tavolo più “impegnato” ha avuto un immediato risultato positivo. El Dorado, infatti, ha vinto il Premio Gioco dell’Anno 2019 che verrà consegnato proprio in questi giorni qui a Lucca Comics & Games. Come è stata accolta questa notizia in Ravensburger? Ve lo aspettavate? Tutto “pianificato” o la fortuna del “nuovo arrivato”?

Anche qui prima partecipazione al concorso con un esito grandioso che ci ha resi orgogliosi e felici del lavoro svolto. Non ci aspettavamo un risultato del genere anche perché da “matricola” avevamo appena iniziato a muovere i primi passi. Non la definirei fortuna perché dal canto nostro eravamo consapevoli che un titolo come El Dorado avrebbe dato del filo da torcere a chiunque. Stiamo pur sempre parlando di un gioco finalista nel 2017 dello Spiel des Jahres il cui autore è Reiner Knizia.

I nove componenti della giuria del Gioco dell’Anno hanno considerato El Dorado il gioco più riuscito del 2019 per semplicità e chiarezza del regolamento, alta rigiocabilità e ambientazione evocativa. Quanto sono importanti per voi queste motivazioni?

Indubbiamente ci spingono a lavorare in questa direzione consci dei principi necessari a rendere un gioco da tavolo amato e apprezzato dal pubblico. Per noi è molto importante nonché un onore essere considerati tra gli editori che favoriscono la diffusione, tra grandi e piccini, e l’avvicinamento al gioco da tavolo che crediamo essere portatore di sani valori.

Inoltre, la giuria ha riconosciuto come elemento di merito la capacità del sistema di gioco di migliorare significativamente la profondità delle partite col progredire dell’esperienza acquisita dai giocatori, offrendo sfida e divertimento ai neofiti come ai giocatori esperti. A quale tipologia di giocatori vi rivolgete maggiormente? Quanto è importante per Ravensburger allargare la base dei giocatori?

El Dorado è considerato appunto un ottimo “introduttivo” soprattutto per i neofiti ai quali ci siamo sempre rivolti con localizzazioni di giochi per lo più adatti a tutta la famiglia. Il nostro percorso è iniziato con un ottimo equipaggiamento rappresentato dai già citati classici Ravensburger e ora non ci resta che migliorare il “deck” aggiungendo mano a mano “attrezzatura” in grado di allargare la base dei giocatori ai quali ci rivolgiamo.

Quali sono le motivazioni che hanno spinto Ravensburger a puntare proprio su El Dorado per lanciarsi nel mondo del gioco da tavolo e per partecipare al Premio Gioco dell’Anno?

La capacità di coinvolgere e allo stesso tempo fare divertire neofiti ed esperti è stato sicuramente uno dei fattori principali. Personalmente sono stato piacevolmente sorpreso e colpito all’ultima Play, del 2019, nel vedere bambini di 8 anni saltare ed esultare sulla sedia non appena riuscivano a muovere la propria pedina esploratore davanti a quella del papà o della mamma.

Perché El Dorado ha tutte le carte in regola sia per partecipare al Premio Gioco dell’Anno che per essere un ottimo introduttivo non solo per i “casual” gamers, ma anche per Ravensburger Italia nel mondo del gioco da tavolo.

Andrea, tu sei Product Manager Games di Ravensburger sia per l’Italia che per la Spagna, quali differenze hai colto tra queste due realtà nel mondo del gioco da tavolo?

A mio avviso il livello di maturità raggiunto in Spagna nel mondo del gioco da tavolo è leggermente più alto rispetto all’Italia. Nulla di comparabile alla Germania, Francia, Austria o ai paesi del nord Europa, però non si direbbe che una nazione “mediterranea” proprio come la nostra penisola abbia una così ben radicata cultura dell’attività ludica. Una cosa che invece le accomuna è la situazione positiva di crescita e interesse nel settore boardgame.

Cosa si può fare, a tuo avviso, per far conoscere maggiormente questo bellissimo hobby a chi ancora pensa che l’attività ludica sia solo una cosa per bambini?

“Se Maometto non va alla montagna, è la montagna che va da Maometto.” Mi permetto di citare questo conosciutissimo proverbio perché penso riassuma il concetto. Non possiamo di certo aspettarci che le persone con questa idea sull’attività ludica si presentino di loro spontanea volontà a fiere come Lucca Comics & Games o alla Play di Modena. Ecco perché si rende necessario che gli attori del settore, editori e giocatori, agiscano in modo tale per cui si possa far conoscere maggiormente questo hobby. Tra le azioni possibili mi verrebbe da pensare a giornate di gioco organizzate in ambienti pubblici con un’affluenza di persone alta oppure basterebbe anche solo allestire un tavolo con alcuni giochi da provare all’interno del negozio di giocattoli del caso.

Quali sono i progetti di Ravensburger per il prossimo futuro nel mondo del gioco da tavolo? Come intende muoversi sul mercato?

Per il prossimo futuro Ravensburger ha come primo obiettivo farsi conoscere per poi affermarsi sul territorio nazionale come azienda protagonista nel mondo del gioco da tavolo. Piano piano andremo ad immettere sul mercato alcuni tra i titoli considerati più interessanti e strategici.

Puoi darci qualche anticipazione sulle prossime uscite?

Considerando che il 2019 ha visto l’uscita di titoli attesi come El Dorado e Disney Villainous posso assicurarvi che per il 2020 sono in programma altrettanti “succulenti” novità. Ad inizio anno usciranno un paio di titoli alea mentre un gioco di strategia e suspense ci accompagnerà prima dell’apertura delle spiagge, sempre che non abbiate poi il terrore di farvi un bagno…

Spesso alcuni giochi da tavolo vengono arricchiti da delle espansioni. Come si pone Ravensburger di fronte a questo fenomeno? Vedremo la pubblicazione delle eventuali espansioni dei vostri prodotti o vi concentrerete esclusivamente sulle versioni base dei giochi?

Le espansioni rappresentano una parte importante e consentono di mantenere vive le versioni base dei giochi oltre che ad arricchirle. Ravensburger a fronte di questo tema si pone in maniera responsabile e conscia della loro necessità. Perciò sì, se ne vedranno delle belle (di espansioni)!

E cosa mi puoi dire delle eventuali edizioni speciali, limited e collector? Ravensburger è interessata a rivolgersi anche al pubblico dei collezionisti?

Al momento e con curiosità monitoriamo anche il pubblico dei collezionisti ma senza nessuna edizione limited o collector in programma. Se avremo qualche possibilità per agire, cercheremo di non farcela sfuggire.

È prevista una qualche edizione celebrativa di El Dorado, visto l’importante riconoscimento ricevuto? Domanda da “gamer”, ma il mondo dei “collezionisti del gioco” è sempre allettato da queste possibilità.

Non la considererei edizione celebrativa ma posso rivelarvi in anteprima che nel 2020 localizzeremo la prima espansione di El Dorado. Una notizia davvero dell’ultima ora!

Giochi per il “mass market” e giochi per “i gamer”, ritieni che esista una reale differenza o è solo una questione di presenza a scaffale e quindi disponibilità e percezione da parte dei consumatori? Una maggiore presenza nella GDO di giochi potrebbe essere una rapida soluzione all’allargamento del mercato?

Potrebbe essere una soluzione all’allargamento del mercato ma parziale e non rapida. Questo perché esiste indubbiante una differenza reale per il “mass market” e i giochi per i “gamer”. Anche se fossero maggiormente presenti titoli “impegnati” a scaffale nella GDO il consumatore casual gamers non sarebbe in grado di capire le reali potenzialità che potrebbero renderlo appetibile. Questa situazione potrà essere una delle prossime sfide da affrontare con entusiasmo, a favore di una maggiore diffusione della cultura ludica.