Recensione Antropocene, storie di fantascienza sul cambiamento climatico

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Antropocene è il nome dell'epoca geologica in cui viviamo, secondo la visione del biologo Eugene F. Stoermer, abbracciata successivamente da molti tra scienziati e umanisti. Tra di loro ci sono Francesco Verso e Roberto Paura, curatori del libro Antropocene - un esperimento unico (per ora) nel panorama letterario italiano.

Un esperimento che riprende, come ricorda Paura nella sua introduzione, quanto fatto negli Stati Uniti a opera del Center for Science ed immagination. Antropocene è, dunque, una raccolta di racconti e saggi tutti dedicati a un unico tema: il cambiamento climatico. Un progetto simile, ma più specifico, a Segnali dal Futuro, dagli stessi curatori.

Già, ma che cos'è l'Antropocene? Viene considerato la terza parte dell'Olocene, e descrive quell'epoca geologica in cui l'ambiente è pesantemente modificato dall'azione umana (da cui il prefisso antropo). Altre interpretazioni vedono l'Antropocene come un periodo successivo all'Olocene, invece che una sua parte.

Il libro rappresenta un sforzo multiplo. Da una parte ci offre una nuova occasione (non sono mai abbastanza) di riflettere su cosa sia il cambiamento climatico, e ci aiuta a immaginarne le possibili conseguenze tramite i racconti. Dall'altra è un momento formativo, grazie ai molti saggi che, da diversi punti di vista, ci raccontano cos'è il clima e in che modo lo stiamo alterando. Se siete tra quelli che dubitano ancora sulle responsabilità del genere umano su questo argomento, dovreste leggere questo libro se non altro per verificare se tutte le vostre convinzioni restano in piedi.

Pare impossibile, ormai, evitare un surriscaldamento del pianeta di almeno due gradi entro il 2100. Abbiamo ancora l'opportunità, però, di evitare che siano quattro o più gradi, ipotesi che sarebbe del tutto catastrofica per il genere umano e renderebbe più che reali gli scenari immaginati dagli scrittori.

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Antropocene contiene racconti di Jean-Louis Trudel (Le nevi del tempo che fu, 2,99€), Clelia Farris, Chen Quifan (presente in Nebula: Fantascienza contemporanea cinese), Marian Womack, Robert Silverberg (Pianeta senza scampo, 3,99€) e dello stesso Francesco Verso. I saggi sono affidati a scienziati italiani con esperienze specifiche quali Marco Signore (paleontologo), Antonio Camorrino (ricercatore e docente di sociologia), Fausto Vernazzani (sociologo e giornalista), Gennaro Fucile (giornalista), Giampiero Casasanta (fisico e climatologo, ha svolto ricerche sul campo in Antartide). Chiude il libro un testo del curatore Roberto Paura. Una varietà di autori dunque, che porta naturalmente a molti stili diversi, tanto nei racconti quanto nei saggi.

Letture consigliate

Lo sforzo dei narratori è sempre teso a immaginare un mondo, nel futuro prossimo e remoto, dove il genere umano deve fare i conti con le conseguenze estreme del cambiamento climatico: mari che si sono innalzati di svariati metri, aria irrespirabile, mancanza di cibo e acqua, raggi solari che sono diventati velenosi e così via. Ognuno degli autori dà vita a un "incubo" e immagina un diverso modo in cui l'umanità in qualche modo cerca di sopravvivere.

La parte saggistica invece è una vera e propria cornucopia di informazioni, utili a chi vorrà approfondire le tematiche scientifiche, e a chi invece vorrà esplorare quello che si propone come un nuovo genere narrativo, quello della climate fiction, spesso abbreviato con cli-fi.

Antropocene, proprio per la sua varietà, difficilmente vi piacerà dalla prima all'ultima pagina - io per esempio ho vissuto come una tortura uno dei saggi. Ma nell'insieme è un libro meritevole, e non solo per il fatto di rappresentare un atto pionieristico nel nostro paese.

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Le sue 262 pagine piaceranno a chi ama la fantascienza e soprattutto la cosiddetta speculative fiction. Amerete imparare molte cose nuove grazie ai saggi, per la maggior parte scritti con passione divulgativa, accessibili anche a chi non padroneggia l'argomento. I racconti hanno il pregio di stimolare la riflessione sul presente mentre ti fanno divertire con un futuro immaginato, come ci si aspetta da una narrativa fantascientifica che non sia brodaglia.

E finirete il libro chiedendovi dove stiamo andando come specie, e cosa possiamo fare per evitare una nuova estinzione di massa. Perché l'antropocene non è l'epoca geologica che mette a rischio il Pianeta Terra, che continuerà comunque a orbitare intorno al Sole qualsiasi cosa succeda, o quasi. Chi rischia di non avere un futuro siamo noi, insieme a molte altre forme di vita. Plantigradi, scarafaggi, muschi e creature resistenti in genere, invece, possono evitare serenamente di passare in libreria.

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