Recensione: Nimble, ad ogni capolavoro il proprio colore

Nimble è un gioco di carte in cui è essenziale essere veloci e avere un buon colpo d'occhio, associando le carte nella propria mano con quelle in gioco, facendo attenzione a non sbagliare e a non farsi anticipare dagli altri giocatori. Consigliato ai giovanissimi e giocatori frettolosi, ma ugualmente esigenti e desiderosi di sfidarsi in brevi sessioni di gioco adrenalinico.

Avatar di Alessandro Pabis

a cura di Alessandro Pabis

Nimble è un gioco di carte in cui è essenziale essere veloci e avere un buon colpo d'occhio, associando le carte nella propria mano con quelle in gioco, facendo attenzione a non sbagliare e a non farsi anticipare dagli altri giocatori. Consigliato ai giovanissimi e giocatori frettolosi, ma ugualmente esigenti e desiderosi di sfidarsi in brevi sessioni di gioco adrenalinico.

Nimble è un piccolo gioco che è stato creato appositamente con uno scopo, farvi ammattire. Non cattura subito alla vista, dopotutto si tratta solo di quattro mazzetti di carte, ma complice un regolamento snello, la velocità nello spiegarlo e giocarlo, si presta ad una quantità incredibile di partite.

E se Alice incontrasse Pinocchio?

Quattro mazzetti di carte divisi per colore sul dorso, uno per giocatore. Ogni mazzo, composto da trenta carte è ulteriormente suddiviso in sei colori e un cerchio al centro di colore diverso. In pratica in ogni mazzo ci sono carte tutte diverse l'una dall'altra.

L'autore ha abbinato ciascuno dei sei colori utilizzati nel gioco ad un capolavoro della letteratura, dando un'ambientazione di fondo piacevole. Abbiamo quindi Moby Dick di un verde tenue, Il giro del mondo in 80 giorni di un arancione tendente all'ocra. La guerra dei mondi con il viola, Alice nel paese delle meraviglie rosso, Pinocchio con il beige e per finire Don Chisciotte con un verde più acceso. In tutta onestà l'ambientazione è un po' appiccicata al gioco e non ha molta attinenza con le sue meccaniche, ma i disegni che accompagnano le carte, seppur poco visibili per ragioni di praticità, sono piacevoli e rievocativi. Apprezzabile lo sforzo fatto per dare un'identità al gioco.

"Qualunque cosa un uomo può immaginare, altri uomini possono rendere reale." Jules Verne

Il gioco è semplice da spiegare, inizialmente vengono poste tre carte scoperte al centro del tavolo, prelevandole dai mazzi dei giocatori. In caso di numero pari dei partecipanti, sono necessarie una serie di partite per compensare eventuali disparità di partenza, ma data la breve durata di ogni partita, questo non sarà mai un problema. Ognuna di queste tre carte fa parte di una pila bersaglio dove i giocatori dovranno piazzare le proprie carte. Lo scopo finale è quello di riuscire a liberarsi delle proprie carte il più velocemente possibile, ma senza commettere errori in quanto c'è una logica ben precisa da seguire.

I giocatori tengono il proprio mazzo in una mano e rivelano la prima carta posandola a terra davanti a loro, questa sarà la pila degli scarti dove andremo a mettere le carte che non saremo in grado di giocare.

Ora viene la parte facile del gioco, ma che in realtà, soprattutto all'inizio, verrà sbagliata di continuo.

Al via del giocatore più giovane, ogni partecipante gioca in contemporanea la prima carta del mazzo in mano e controlla che il bordo della carta abbia lo stesso colore del cerchio, di una carta delle tre pile bersaglio. In caso non vi sia un riscontro la carta viene scartata nella propria pila degli scarti, qualora invece ci sia corrispondenza fra i colori, bisogna toccare da prima la pila degli scarti con la carta, per poi andarla a sovrapporre sulla carta al centro del tavolo.

Alice: “Per quanto tempo è per sempre?” Bianconiglio: “A volte, solo un secondo.”

Considerando che il primo che finisce il proprio mazzo di carte è il vincitore, il gioco diventerà frenetico in una vera e propria corsa nel piazzare carte, avvolgendo il tavolo in una bolgia come raramente capita.

Sarà difficile mantenere la calma e non lasciarsi prendere dalla frenesia, ma il gioco non è solo una mera corsa fortunosa, c'è di più.

La carta appena posta sopra il mazzo degli scarti può inaspettatamente diventare utile in un attimo, si può quindi prendere e giocare su di una pila bersaglio e con un po' di fortuna concatenare una serie consecutiva di piazzamenti.

Altra particolare mossa, consentita solo una volta è quella di prendere la prima carta dal mazzo degli scarti e rimetterla in mano coperta, così da poter accedere a quella sottostante e giocarla su di una pila bersaglio.

Al termine del proprio mazzo si riprende in mano quello degli scarti, voltandolo e continuando fino a che qualcuno non abbia terminato tutte le carte. Chi ne avrà avanzate di meno sarà il secondo e così via.

Volendo si potrà verificare al termine della partita il corretto svolgimento del gioco, passando in rassegna ogni pila bersaglio e controllando che non vi siano stati errori.

Se ci fossero, facilmente riscontrabili e attribuibili al giocatore per via del colore sul dorso della carta, si provvederà a squalificarlo e assegnare la vittoria al secondo arrivato, sempre che anche lui non abbia commesso errori!

"La passione, anche quella più profonda, non richiede un palcoscenico grandioso per recitare la sua parte.“ Herman Melville 

Nimble è un titolo fresco e veloce che può essere portato ovunque e giocato in qualsiasi luogo. Dopotutto si tratta di un gioco di carte che non necessita di nulla, se non di un piano in cui giocare. Fortemente consigliato a neofiti e giovanissimi, può sorprendere anche i giocatori più esperti, sempre alla ricerca di un bel riempitivo di fine serata ludica.

Il gioco è apprezzabile per l'immediatezza e di fatto perfetto per chi solitamente sfugge i vincoli di un regolamento troppo complesso e articolato.

Materiali

La scatola al proprio interno è piuttosto minimal, contiene tuttavia ciò che serve per giocare, compreso un regolamento in italiano scritto in modo chiaro e corredato da diversi esempi, tutto racchiuso in un'unica pagina fronte retro.

Quattro mazzi da trenta carte in quattro diversi colori, di buona qualità e resistenti alle continue sollecitazioni. Ottima la scatola e l'inserto interno, anche se forse sarebbe stato preferibile rinunciare a quest'ultimo ed optare per una scatola più ridotta, rendendo il gioco più compatto e tascabile.

"insegui ciò che ami, o finirai per amare ciò che trovi." Carlo Collodi

Nimble è sicuramente un ottimo filler, semplice nelle regole e veloce, anche se non proprio immediato. Il dubbio è che la confusione iniziale delle primissime partite possa spiazzare i giocatori, con il rischio che il gioco venga messo da parte troppo presto. Bastano però soltanto un paio di partite di assestamento per scoprire che in realtà il titolo è divertente e che si corre il rischio, addirittura, che possa diventare un tormentone per i più giovani. Difficilmente si riusciranno a fare meno di tre o quattro partite ogni volta che lo si proporrà, anche perché il gioco stimola la competitività.

Molto bene la qualità delle carte, resistenti a decine di partite intensive seppur costantemente maneggiate e sollecitate in modo frenetico.

Non sarebbe stato male avere un mini set di carte di partenza, così da non obbligare invece i giocatori a partire chi avvantaggiato e chi no, in partite a due e quattro giocatori.