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a cura di Mabelle Sasso

Fase Imperiale parte 1 è il quinto volume di The Wicked + The Divine, la saga sulle divinità/popstar di Gillen e McKelvie. Con la conclusione del quarto volume la storia è giunta ad un nuovo punto di partenza in cui gli dèi del Pantheon dovranno dimostrare di essere in grado di camminare con le proprie gambe ora che il gruppo ha tolto di mezzo Ananke.

Se non conoscete The Wicked + The Divine potete mettervi in pari leggendo la nostra introduzione a questa serie e le nostre recensioni dei precedenti volumi. Come nelle precedenti recensioni anche qui parleremo approfonditamente degli eventi narrati, quindi troverete diversi spoiler.

Dove eravamo rimasti

Nel tentativo di preservare lo status quo e scongiurare l’arrivo della Grande Tenebra, Ananke ha sacrificato tre membri del Pantheon. Per completare questo spietato rituale manca solo una vittima: Minerva, l’incarnazione più giovane delle 13 entità divine. Il tentato sacrificio di Mini da parte di Ananke ne decreta però la fine: nessuno dei ragazzi vuole macchiarsi di un atto così efferato. Guidati da Persefone, i sopravvissuti hanno la meglio sulla signora della Necessità ma, mentre stanno decidendo quale sarà il suo destino, è la stessa Persefone che la giustizia sommariamente, in preda all’ira.

Meta-fumetto ai massimi livelli

Il volume si apre con il capitolo 23: quello che vi troverete davanti non potrà che sorprendervi. The Wicked + The Divine è un’opera contemporanea che pesca a piene mani dal mondo della cultura pop; nel quinto volume Gillen eleva la narrazione ulteriormente regalandoci un intero capitolo che trascende le barriere del fumetto per approdare nel mondo dell’informazione e ci propone “Pantheon Monthly”, una vera e propria rivista dedicata al mondo del Pantheon. Dall’impaginazione, ai contenuti, all’art direction, le pagine di “Pantheon Monthly” richiamano in tutto e per tutto una vera rivista di costume e società, come Vogue o Vanity Fair.

Il capitolo si apre con un editoriale firmato da K. Gillen, il direttore, e propone una serie di articoli monografici dedicati alle divinità. Ad arricchire ognuno di questi servizi troviamo splendide “fotografie” di moda che esaltano l’essenza degli dèi. Il vero tocco di genio però è rappresentato dalle penne che hanno firmato i vari articoli: non si tratta di testo ideato e scritto da Gillen, bensì sono importanti giornalisti e scrittori internazionali a firmare i diversi pezzi (così come nel volume tre diversi artisti internazionali hanno fornito una loro interpretazione delle diverse divinità). Per quel che riguarda le fotografie queste sono opera di Kevin Wada apprezzato illustratore e copertinista dallo stile sofisticato, diventato famoso per aver realizzato illustrazioni in stile “fashion” di personaggi come gli X-Men.

Arriva la Grande Tenebra

Fino ad oggi la Grande Tenebra ha rappresentato una sorta di monito paventato da Ananke, quel genere di entità spaventosa che sembra tratta da una fiaba per bambini. Nel quinto volume il tempo degli avvertimenti giunge al termine e il confronto con la Grande Tenebra avviene a viso aperto. Ciò che rimane del Pantheon è motivato a trovare una soluzione a questo problema, tuttavia le diverse divinità non sono in grado di concordare sul tipo di approccio da intraprendere: nasce così una netta spaccatura tra chi vorrebbe prendere di petto la questione, chi preferirebbe studiare la natura della Grande Tenebra e chi invece non è disposto a sottostare a nessuna di queste decisioni.

Il Ruolo di Ananke

In questo volume il vuoto lasciato da Ananke cercherà di essere colmato da Baal, che sentirà il peso della responsabilità riversarsi sulle sue spalle. Nessuno del Pantheon ha chiesto questo, ma per Baal cercare di tenere insieme ciò che rimane della sua famiglia divina è un modo per colmare il vuoto lasciato dalla perdita di Inanna.

Ma per quale motivo la signora della Necessità tirava le fila del Pantheon? Come visto nel volume 2 il Pantheon non è sempre stato in grado di preservare se stesso e la propri memoria storica: questo sconfitta causava la vittoria della tenebre e la conseguente discesa nell’abisso dell’ignoranza da parte della razza umana.

“Gli dei camminavano sulla terra, ma a ogni Ciclo venivamo respinti dalle forze delle tenebre. Venivamo, combattevamo per il futuro... e perdevamo, forzando l’umanità a essere per un altro periodo poco più che animali. Ancora e ancora, gli dei venivano sconfitti e la notte imperava.”

Per superare questo ostacolo uno degli dèi decise di sacrificare se stesso per garantire la continuità della propria missione: contrastare il grande Buio. Memori di questo dettaglio, il monologo di Ananke subito prima della sua esecuzione inizia ad acquistare un significato... ma questo è solo l’inizio delle amare conseguenze alle azioni del Pantheon.

Un impero in declino

“Gli imperi nascono. Raggiungono l’apice. Gli imperi si riducono. Poi muoiono.”

Fase Imperiale parte 1 da il via ad un nuovo arco narrativo più cupo e autodistruttivo. Nonostante il suo folle piano omicida, Ananke rappresentava una guida. La saggezza degli anni le aveva donato una consapevolezza e una capacità di pianificare diverse dalla prospettiva di chi può solo vivere pochi anni e nonostante questo, le sue scelte le sono state fatali.

Adesso il destino del Pantheon e dell’umanità è nelle mani degli dèi che sono sopravvissuti, ma invece che agire di concerto per preservare loro stessi e l’umanità, essi danno ascolto soprattutto ai loro desideri e alle loro perversioni più oscure. In questa spirale discendente l’unica a mantenere una connessione con la realtà sarà Urdr.La leader delle Norne non solo cercherà di mostrare un po’ di assennatezza alle altre divinità, ma sembra l’unica a voler investigare il significato delle azioni di Ananke e il ruolo della misteriosa macchina creata da Woden, creazione di cui anche quest’ultimo ignora il significato.