Recensione: Tokyo Highway, l'eleganza del grigio

In Tokyo Highway i giocatori dovranno costruire tratti della famosa autostrada urbana giapponese, nel tentativo di piazzare tutte le proprie auto, ma per riuscire nell'impresa, bisognerà agire strategicamente ed avere mano ferma. Un gioco che si fa apprezzare per semplicità e profondità.

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a cura di Alessandro Pabis

Tokyo Highway è un gioco di abilità e ingegno, in cui è essenziale avere mano ferma e buona visione di gioco. Ad ogni turno ogni giocatore dovrà dare vita al proprio progetto urbano, utilizzando tre mosse da combinare insieme: costruire un pilone portante, appoggiarvi un nuovo tratto di strada e collocarvi sopra un'automobilina, se vengono rispettate determinate condizioni.

Chi saprà destreggiarsi fra l'intricata e fitta rete autostradale, piazzando tutte le proprie auto, sarà il vincitore della sfida, ma attenzione, nulla è così semplice come sembra e la fragilità del dedalo di strade può generare un crollo da un momento all'altro, comportando delle penalità e rallentando la via verso la vittoria.

Non solo treni

Tokyo con i suoi nove milioni di abitanti è fra le città più popolose al mondo, con un'area geografica di circa 2200 km quadrati, ma se consideriamo l'intera area metropolitana copre addirittura 13.500 km quadrati per un totale di 36 milioni di persone. All'incirca le dimensioni della regione Campania, giusto per fare un esempio, ma con lo stesso numero di abitanti dell'intera Oceania!

Una metropoli in cui i cittadini principalmente si muovono con i mezzi pubblici fra le varie prefetture, ma che contrariamente a quanto si pensi, non disdegnano l'utilizzo dell'auto per spostarsi, potendo approfittare della famosa autostrada urbana di Tokyo, da cui abilmente è stata presa l'idea per questo gioco. Un titolo affascinante e dalle regole semplici, ma per nulla banale.

Il colpo d'occhio che questa intricata opera ingegneristica regala è qualcosa di incredibile, ma nel suo piccolo anche Tokyo Highway riesce ad incantare, ricreando in stile moderno e minimale, scenari tridimensionali degni dello stesso panorama, coniugando semplicità delle regole alla profondità del sistema di gioco stesso.

Questione di design

Una volta raccolta la dotazione di colonne, strade e auto del colore scelto, nella quantità stabilita dal numero di giocatori, verranno posizionate quelle di partenza secondo la configurazione iniziale, creando così per ognuno il proprio imbocco dell'autostrada. In partite a due giocatori non è previsto l'utilizzo degli edifici, mentre in tre e quattro ogni giocatore ne piazzerà uno, in qualsiasi punto del tavolo. Questi edifici fungeranno da ostacoli, rendendo difficoltoso il posizionamento di nuove strade e aggiungendo maggiore sfida.

Durante il turno di gioco, ogni giocatore avrà a disposizione un'azione suddivisa in tre fasi, che dovranno sottostare a piccole, ma determinanti regole.

Per prima cosa si piazza un pilone alla distanza di una strada da quello piazzato nel turno precedente, dopo si procede a posarvi sopra un'estremità della nuova strada, seguendo la continuità con quella precedentemente piazzata, per finire si colloca l'eventuale automobilina. In fase di piazzamento si potrà sistemare liberamente la nuova tratta, andando a spostarla come meglio si crede, finché non si avrà passato il turno, dopodiché non potrà più essere modificata. Ogni giocatore formerà la propria autostrada seguendo questa logica, turno dopo turno, ma facendo attenzione che ogni nuovo pilone posto sia formato da un numero di cilindretti maggiore o minore di uno, rispetto a quello precedente. La strada collocata, oltre a non poter sporgere dalle colonne, non potrà toccarne altre. Le strade non potranno attraversare altre strade all'altezza delle colonne, ma si dovrà far si che l'intersezione avvenga unicamente sui rettilinei. Le strade inoltre non potranno creare un circuito chiuso fra loro, ma dovranno sempre avere una possibilità di prosecuzione del gioco.

Lo scopo del gioco è quello di piazzare, di volta in volta, tutte le auto del proprio colore sopra l'autostrada che si va a creare, ma per poterlo fare bisognerà rispettare una condizione: la strada appena piazzata dovrà passare sopra o sotto quella di un avversario, in cui non ve ne sia ancora passata alcuna. Nella fortunata circostanza in cui la strada appena piazzata riesca a passare fra due strade, si potranno piazzare due automobili.

Un tocco di colore giallo

I raccordi sono dei pezzi speciali, cilindri gialli che potranno essere usati in combinazione con le colonne standard. Una volta deciso di usarli si è obbligati a metterli in cima alla quantità di colonne desiderata, ma liberi dal vincolo condizionato dal numero del precedente. Quindi nulla vieterà di utilizzare lo stesso numero di colonne della precedente posa, o di poterne mettere anche due o tre di differenza. La difficoltà, semmai, sarà quella di riuscire a fare stare le automobiline sulle strade con una pendenza eccessiva.

I raccordi sono come delle sorte di Jolly, oltre a permettere di modificare le altezze a piacimento, permettono di creare delle biforcazioni e quindi di creare dei veri propri svincoli. Nel momento in cui un giocatore porterà una strada fino a terra, creerà un'uscita autostradale, ottenendo un bonus di piazzamento di un auto sopra di essa, ma considerando che nessun giocatore potrà mai iniziare una nuova strada da un'uscita, questa dovrà necessariamente essere la sua ultima mossa, a meno che non si abbia creato una biforcazione utilizzando un raccordo e avendo quindi la possibilità di andare avanti a giocare.

Vincoli e svincoli sono adatti a tutti?

Poche ed essenziali le regole di posizionamento che comportano un'attenta pianificazione per le mosse successive, dando vita ad un gioco sì di ragionamento, ma alla portata di tutti, dal neofita al giocatore esperto. Una parte importante da non sottovalutare tuttavia è la manualità richiesta che ricopre, indubbiamente, una parte molto importante. Il gioco è consigliato dagli otto anni, ma bisogna mettere in conto le difficoltà oggettive di un bambino alle prese con delicati posizionamenti, con il rischio di frequenti crolli, magari anche emotivi.

Dentro la scatola

La scatola di dimensioni quadrate all'interno è ben suddivisa e contiene:

  • 1 Regolamento di due pagine
  • 40 Automobiline divise in quattro colori
  • 1 Pinzetta per posizionamenti complessi
  • 4 Edifici di diverse forme
  • 36 Strade
  • 80 Colonne Grigie
  • 8 Colonne Gialle

I materiali sono tutti di buona qualità ed adatti al prezzo del prodotto. Nessuno degli elementi ci è parso "fragile" o destinato a cedere con l'usura e l'utilizzo ripetuto del prodotto.

In conclusione

Il gioco riesce ad essere innovativo e avvincente con due regole messe in croce, non male per un astratto principalmente monocolore, eppure anche la scelta cromatica contribuisce a dare quel tocco in più a livello estetico, evitando inutili commistioni di colori che porterebbero a stancare gli occhi.

Se durante la partita inavvertitamente si faranno cadere dei pezzi, questo comporterà una penalità, ma purtroppo questa "minaccia" non ridurrà il numero delle probabili cadute che, in casi estremi, potrebbero causare effetti anche troppo devastanti. Può essere snervante interrompere una partita sul più bello a causa di un crollo troppo esteso, ma è pur sempre un'eventualità non frequente e bisogna prenderla con filosofia, semmai fingere di essere stati testimoni di un terremoto, cosa nemmeno troppo rara da quelle parti.

Purtroppo c'è anche l'eventualità che un giocatore finisca i materiali di costruzione, comportandone la sconfitta e l'esclusione dal gioco per il resto della partita, una cosa che si accetta a fatica, ma che per fortuna solitamente accade in prossimità della fine della partita.