Run Away With Me, Girl 1, recensione: non è mai troppo tardi per essere felici

Run away with me, Girl, edito da Star Comics: l’amore ritrovato tra due donne ma anche temi profondi e attuali come la solitudine.

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a cura di Beatrice Villa

Run Away With Me, Girl (Kakeochi Girl) è l’ultimo manga che si aggiunge alla collana Queer di Star Comics, scritto e disegnato da Battan. In Giappone è stato serializzato sulla rivista Hatsu Kiss della Kodansha, dal 2018 al 2020 per 16 capitoli. Nonostante la storia sia Yuri, la rivista in sé sia josei, quindi si rivolge alle donne adulte e molte delle sue pubblicazione sono tendenti allo slice of life mentre raramente vengono pubblicate storie di genere yuri. Sebbene infatti la storia centrale sia incentrata sull’amore ritrovato tra due donne, nel corso della lettura l’autrice affronta altrettanti temi profondi e attuali, quale la paura, anzi il terrore di rimanere soli, che ci porta a compiere scelte sbagliate, che non tengono in considerazione la nostra felicità, e quella dell’obbligo del matrimonio, particolarmente sentito dalle donne, clausola necessaria per potere essere riconosciute come membri perfettamente integrate con la società. Quella che ci presenta Battan, è una romantica quanto tormentata storia d’amore di due giovani donne che si rincontrano dopo anni riaccendendo un sentimento che sembrava sopito, che devono affrontare le loro paure e lottare per la loro felicità.

“Posso fingere di essere una di quelle dee. Posso farcela. Continuerò a non fare nulla, lasciando solo che il tempo passi. Quello che provo nel mio cuore e la me stessa nella realtà si stanno separando sempre di più."

Run Away With Me, Girl : un incontro inaspettato

Quando erano al liceo Makimura e Midori erano inseparabili. Condividevano un rapporto speciale che andava oltre l’amicizia. Le due ragazze si amavano e Makimura sapeva nel suo cuore che non avrebbe trovato un’altra ragazza uguale a Midori. Si scambiavano lettere d’amore, tornavano a casa mano nella mano e si baciavano. Tutto era perfetto. Makimura era certa che sarebbero rimaste insieme per sempre ma prima di diplomarsi, la fidanzata le dice che tra di loro è finita, che è ora di crescere e di trovarsi un ragazzo. Passano gli anni ma Makimura non riesce a dimenticare il suo primo amore, intrappolata nel ricordo di questa relazione finita.

Un giorno, ecco che Midori si presenta nel suo studio e, per quanto Makimura abbia cercato di convincersi che il suo amore per la ragazza fosse finito, è bastato rivedere sul viso per far riaccendere la fiamma. Ma se Makimura non è cambiata, soprattutto nel suo essere se stessa ovvero una donna che ama le altre donne e che sa che non potrà mai avere una relazione con un ragazzo, Midori non è più la ragazzina spensierata e felice di una volta. Ha trovato un ragazzo e tra poco tempo diventerà sua moglie, coronando apparentemente il suo sogno.

Per di più scoprirà di aspettare un bambino ed è allora che le cose si complicheranno. Perché nemmeno Midori ha dimenticato Makimura ma l’amore che l’amica le poteva dare era troppo incerto, la paura di rimanere sola le toglieva il respiro, e il matrimonio sembrava l’unica scelta possibile. Ma Tazune, il suo attuale ragazzo, non è il bravo uomo che sembra e il suo matrimonio sembra destinato a finire prima ancora di cominciare. L’unica che la comprende veramente è Makimura, ma Midori sarà abbastanza coraggiosa da fuggire dalla vita apparentemente perfetta che si è creata e cercare la sua felicità?

Run away with me, Girl: la paura di restare sola e il matrimonio come obbligo sociale

Ci sono moltissimi temi profondi e attuali che l’attrice affronta in questa bellissima storia, dai disegni sensuali e accattivanti, tanto che l’elemento Yuri passa in secondo piano. Makimura e Midori non potrebbero essere più diverse, non solo nel carattere ma anche nella forza di accettare chi sono veramente. Makimura è sempre stata una ragazza silenziosa, timida e studiosa al contrario di Midori, la più scalmanata tra le due, un carattere solare e uno stupendo sorriso in viso. Sembrava sapere da sempre come la sua vita sarebbe andata, sicura di sé e decisa nel carattere. Ma quando le due si rincontrano Midori è diversa, ha perso quella gioia che aveva in gioventù, soffocata dalle sue paure e dall’ansia di rimanere sola, al contrario di Makimura, la quale sa che cosa vuole, non ha timore di ammettere di essere ancora profondamente innamorata di Midori, per la quale farebbe tutto.

Ma Midori appare oppressa dalla pressione sociale che obbliga una donna a sposarsi entro una certa età, ad avere figli prima che sia tropo tardi, come se questo fosse un dovere da portare a termine e non è assolutamente contemplato un altro tipo di amore al di fuori della famiglia tradizionale né altri progetti. Una donna che per sentirsi donna deve rientrare nelle regole imposte per lei dalla società. Non solo. Midori è una donna terribilmente sola, tanto che si convince di non potercela fare con le sue sole forze, decidendo di rimanere insieme a un uomo che la tratta con cattiveria, la sminuisce e alla fine, si accanisce fisicamente contro di lei. Tazune, che da adolescente ha sofferto a causa delle donne che lo deridevano costantemente per il suo aspetto, ora da adulto ha sviluppato un sentimento di disprezzo e di odio verso l’altro sesso, tanto che si accanisce contro Midori, ormai sottomessa a lui. Ma quando il rapporto evolve in violenza domestica, la donna deve capire che non ha altra scelta se non quella di porvi fine, trovando il coraggio di chiedere aiuto, superando il terrore puro che prova quando il pensiero di rimanere sola per sempre si fa strada in lei. Perché Midori non è sola e c’è una persona che può amarla veramente, ovvero Makimura. Ricercare la propria felicità è un percorso arduo, sempre in salita e nel mentre si cadrà, ci si scontrerà con ostacoli all'apparenza insormontabili. Ma siamo noi gli artefici del nostro destino e solo noi possiamo decidere cosa è meglio per noi, non gli altri.

Qualche informazione in più sul manga

L'autrice riesce a portare a galla le paure profonde dei personaggi e i loro sentimenti che hanno represso per molto tempo attraversò una narrazione introspettiva e poetica che non censura nulla. I designi sono molto belli, sensuali, dalle linee morbide e accattivanti. I personaggi riescono a esprimere una grande gamma di espressioni, sono reali e tangibili.

L'edizione che ci presenta la Star Comics è ben curata, con una sovraccoperta su cui spiccano le due protagoniste, dipinta con colori pastello. L'inserimento di un'illustrazione a colore avrebbe dato però al manga quel tocco in più.