Samuel Stern 30 - La Crepa, recensione

Questa volta Samuel Stern dovrà fare i conti con la crepa di un demone che non riesce a scacciare e con la malattia della sua posseduta.

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a cura di Massimo Costante

Senior Editor

Samuel Stern si ritrova invischiato in un processo, dove nell’aula di tribunale presenzia un assassino. Ma chi è il vero colpevole e, possibile che anche stavolta la possessione abbia preso il sopravvento? In Samuel Stern 30 - La crepa il rosso dovrà far fronte a delle nuove difficoltà, grazie all’intervento di Gianmarco Fumasoli e Marco Savegnago che anche stavolta rompono decisamente gli schemi enfatizzando e dando ancora di più importanza al concetto di “crepa” e la visione dei demoni scaturiti.

Samuel Stern e la crepa

La povera Monica Reid è stata uccisa dal marito, ma anche se l’omicidio è avvenuto davanti agli occhi di Duncan che ha provato disperatamente a salvare la donna, sembra che l’azione esuli da raptus di rabbia o di follia. Qualcosa di veramente oscuro si era impossessato di Monica… e il marito l’aveva finalmente liberata. Nella faccenda, vuole vederci chiaro anche Julie Sampson, un avvocato che tra le altre cose era amica della vittima. Ma, oltre l’amicizia, le due donne condividevano anche una malattia: l’Alzheimer precoce.

La donna, cominciando a patire la perdita dell’amica e gli effetti delle cure, viene sopraffatta da un’entità demoniaca che prende il sopravvento. In questo contesto, ancora una volta, Duncan e il Rosso si ritroveranno gomito a gomito per l’ennesima estenuante lotta per individuare la crepa da cui è nato il demone di Julie. Ma stavolta i nostri protagonisti dovranno fare i conti con qualcosa di inaspettato.

Infatti, mentre Samuel cerca di entrare in connessione con la psiche di Julie, con la ricerca dei ricordi per capire come è nato il demone e scovarne la crepa, anziché navigare nei suoi ricordi il Rosso vive un incubo perenne nella mente della donna. Cosa è accaduto? E perché Samuel non riesce a vedere i ricordi di Julie?

L’assenza dei ricordi

Secondo l’idea degli autori originali, Fumasoli e Filadoro, l’essere umano è fatto di luce e ombra. Nel concetto di Ombra, si intende tutto quello che rimuoviamo dalla nostra coscienza e seppelliamo nel nostro abisso personale, tutto ciò che ci terrorizza e rifiutiamo, o ancora le nostre ossessioni, i sentimenti maligni come l’invidia o la gelosia. Ma quando le ombre prendono il sopravvento sugli esseri umani che li ospitano, grazie a precisi eventi chiave riconosciuti come “crepe”, esse acquistano una vera e propria coscienza e generano un demone. È per questo motivo che il nostro demonologo di Edimburgo, grazie alle sue capacità straordinarie, può entrare in connessione con le vittime della possessione scavando nei loro ricordi e, quindi, rilevando la crepa. Ma nella mente di Julie non vi sono ricordi. Solo incubi dominati dal suo demone.

La spiegazione di questo arcano risiede nella sua malattia: l’Alzheimer precoce, che di fatto le cancella i ricordi. Allora come farà Samuel a salvarla e a individuare la crepa se la donna non possiede più ricordi? E soprattutto… siamo sicuri che Samuel dovrà salvarla da suo demone e non da qualcosa di più minaccioso?

Ancora una volta, in Samuel Stern si assiste al conflitto tra possessione e medicina. Se vi ricordate abbiamo già avuto un altro esempio chiave nell’eccellente storia de Il Quinto Comandamento.  Infatti, anche in questa storia (senza troppi spoiler, promesso) la bestia dentro Julie combatte la malattia e preserva in parte la memoria per aiutarla nel processo. Si tratta di una nuova occasione dove i demoni aiutano le loro vittime, ampliando il raggio di azione di queste entità rendendole ancora, se vogliamo, più misteriose negli intenti.

In ultimo, prima di conoscere il vero nemico di questa storia, vi consigliamo di rispolverare Samuel Stern 5 - La fine della coscienza, per via di una vecchia conoscenza che farà la sua comparsa.

Negli ultimi mesi la narrativa principale di Samuel Stern è andata sempre più arricchendosi, riprendendo quel fil rouge presente negli albi precedenti, per poi prepararci a qualcosa di molto più grande di quanto già avvenuto con la saga di Abisko.

Ne La crepa la storia è ben rappresentata dallo stile asciutto e minimalista di Luca Colandrea, che rende però benissimo nelle scene più oniriche, soprattutto nelle tavole dove il Rosso va a caccia del demone nella mente di Julie. La cover è sempre affidata alle sapienti mani di Piccioni, Di Vincenzo e Tanzillo che però viene letteralmente “fatta a pezzi” da un meraviglioso motivo a puzzle perfettamente in linea con la storia che racchiude.

Samuel Stern 30 - La crepa è un esempio di ciò che vorrebbero i lettori in ogni storia del demonologo di Edimburgo: trovare quei paradigmi a cui sono stati abituati in queste prime trenta storie, quei punti fermi che hanno fatto amare il personaggio di Samuel Stern & C. a patto di assistere a quegli sconvolgimenti che mettono sempre a dura prova il protagonista (e gli autori) e dare vita a quella continuity che amplia sempre di più il mondo di Samuel Stern svelandone le radici.

Per la lettura di questo albo, ci sentiamo di consigliarvi l’ascolto di Rolling in the Deep dei Linkin Park. Siamo sicuri che apprezzerete.