San Andreas: l'adrenalina oltre il green screen

Tom's Hardware vi regala un'esclusiva anteprima sull'ultimo action thriller con Dwayne Johnson, che esce nelle sale italiane il 28 maggio 2015.

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a cura di Micol Petruzzi

Giovedì 21 maggio 2015 si è tenuta a Londra la première mondiale del film "San Andreas", action thriller che riunisce Dwayne Johnson al regista Brad Peyton e al produttore Beau Flynn, dopo la loro prima collaborazione per "Viaggio nell'isola misteriosa" del 2012.

Il cast include anche i nomi di Ioan Gruffudd, Archie Panjabi, Hugo Johnstone-Burt, Art Parkinson, Kylie Minogue e Paul Giamatti, nominato all'Oscar per "Cinderella man", nei panni dell'unico scienziato in grado di prevedere l'abbattersi del catastrofico terremoto.

Dwayne Johnson interpreta Ray, un pilota di elicotteri di soccorso della Los Angeles Search and Rescue, che con l'aiuto della sua ex moglie Emma (Carla Gugino), decide di intraprendere un difficile viaggio per salvare la figlia Blake (Alexandra Daddario), in pericolo dopo il catastrofico terremoto che colpisce San Francisco.

Quello che si presenta come il più intenso terremoto mai registrato nella storia, viene originato da una faglia non ancora rilevata vicino alla diga di Hoover in Nevada, la quale fa risvegliare la letale faglia di San Andreas, che attraversa tutta la California da Los Angeles a San Francisco, generando tremende scosse che causano incendi e tsunami in quest'ultima.

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Gli effetti speciali in 3D, usati per rendere realistica la devastazione portata dall'inarrestabile forza della natura, sono forse ciò che più colpisce lo spettatore, al punto da poter sentire l'acqua impregnare i propri vestiti, e la paura generata dall'impotenza davanti alle imprevedibili scosse.

Spesso, in film così tecnicamente curati, si tende a trascurare lo sviluppo della trama per puntare sull'effetto sorpresa dell'iper-realismo. Per fortuna non è questo il caso, visto che la bravura nell'utilizzo del green screen da parte del regista Brad Peyton non ha offuscato l'evolversi dei personaggi che maturano davanti agli occhi dello spettatore.

Ray non è solo un pilota, è soprattutto un padre animato dal desiderio di portare in salvo la sua unica figlia, dopo che il rimorso della perdita della prima lo divora; così come Emma e Blake non sono "donzelle in difficoltà", ma donne forti e capaci di salvare le loro vite e quelle di chi amano senza bisogno di un eroe che le protegga.

Quello che rende questo disaster movie un film diverso dal solito e piacevole anche per i non amanti del genere è proprio la trama incentrata sulla straordinaria forza di una famiglia che fa di tutto per restare unita nonostante le tremende avversità che la colpiscono.

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L'interessante e per nulla scontato intreccio di personaggi e calamità fa anche perdonare il finale spiccatamente patriottico che vede una bandiera americana spiegata al vento su una San Francisco ormai interamente spazzata via, simbolo di una gloriosa rinascita.

Il film, quindi, risulta nel complesso avvincente e coinvolgente, non solo perché gioca sulle sorti dei personaggi, ma anche perché ogni volta che lascia pensare allo spettatore che le calamità siano finite, in realtà è solo l'inizio.